Primarie Michigan: voto protesta minaccia Biden, Tlaib sostiene ‘Nessuno’
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La vicenda di Gaza e il voto di protesta
Nelle primarie nel Michigan, un rischio di voto di protesta minaccia Joe Biden. Rashida Tlaib, deputata democratica di origini palestinesi, è emersa come una delle voci principali che esorta la base democratica a votare ‘nessuno’ invece di Biden. L’obiettivo è inviare un segnale forte sulla necessità che gli Stati Uniti sostengano concretamente il cessate il fuoco a Gaza.
La Campagna per ‘Nessuno’
Layla Elebad, attivista dem del Michigan e sorella di Tlaib, è tra gli organizzatori di campagne come “Listen to Michigan”, “Our Revolution” e “Abandon Biden”. Queste campagne stanno spingendo gli elettori, in particolare gli arabi americani, a mostrare la loro delusione per il sostegno incondizionato di Biden ad Israele votando ‘nessuno’. Almeno 10mila persone, secondo gli organizzatori, stanno aderendo a questa forma di protesta.
Critiche e Preoccupazioni
Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan e co-presidente della campagna Biden per il 2024, ha criticato la campagna per il voto di protesta. Ha sottolineato l’importanza di non perdere di vista il fatto che ogni voto non dato a Joe Biden potrebbe supportare un secondo mandato di Trump, sottolineando le potenziali conseguenze devastanti su diritti, democrazia e politica estera.
La Complessità delle Primarie Repubblicane
Mentre i democratici eleggeranno i loro 117 delegati, i repubblicani si confrontano con una complessa struttura di primarie. La divisione nella presidenza del partito repubblicano locale tra Kristina Karamo e Pete Hoekstra aggiunge confusione. Questa complicazione è una risposta al cambiamento della data delle primarie voluto dai democratici, introducendo una struttura a due fasi per l’assegnazione dei delegati.
Michigan: Uno Stato Chiave
Il Michigan, uno stato chiave negli ultimi cicli elettorali, continua a essere un terreno di sfida. Con una storia di risultati di misura, un sondaggio recente indica che se si votasse oggi, Trump vincerebbe con un vantaggio di due punti. La decisione degli elettori, in particolare in risposta alle dinamiche regionali e internazionali, potrebbe plasmare il panorama politico a livello nazionale.
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(con fonte AdnKronos)
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