
Smog, aumentano i rischi per cuore e polmoni: lo sottolineano due studi Usa
Urgenza di limitare l’inquinamento atmosferico
Due ampi studi americani pubblicati su ‘Bmj’ evidenziano i crescenti rischi di ricovero ospedaliero per gravi malattie cardiache e respiratorie correlati all’esposizione a breve e lungo termine alle polveri sottili Pm2,5 presenti nello smog.
Secondo la ricerca, non esiste una soglia di inquinamento considerata sicura per la salute di cuore e polmoni, rafforzando l’importanza di limitare l’inquinamento atmosferico. Le linee guida dell’OMS del 2021 raccomandano livelli medi annuali di Pm2,5 al di sotto dei 5 microgrammi per metro cubo, ma entrambi gli studi indicano che anche livelli inferiori potrebbero comportare rischi significativi.
Gli scienziati sottolineano l’urgenza di revisionare e rafforzare gli standard sulla qualità dell’aria per proteggere la salute cardiovascolare e respiratoria della popolazione.
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(con fonte AdnKronos)
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