Autopsia su Giulia Tramontano: si cercano risposte su delitto di Senago
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Nella mattinata di oggi si terrà l’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, la giovane donna incinta di sette mesi che è stata accoltellata dal suo compagno nella loro abitazione a Senago, in provincia di Milano. Gli esperti di medicina legale, tra cui il professore Andrea Gentilomo, sono incaricati di fornire dettagli sulla dinamica del delitto avvenuto in via Novella.
L’autopsia cercherà di rispondere a diverse domande formulate dagli investigatori e dai magistrati durante una riunione svoltasi ieri pomeriggio in procura. Tra i quesiti da chiarire ci sono l’identificazione della coltellata mortale inflitta a Giulia, la possibile aggravante della crudeltà derivante dal numero di colpi inferti dopo la sua morte, nonché la determinazione del momento in cui il cuore del feto, chiamato Thiago, ha smesso di battere e se è stato oggetto di violenza.
Questi dettagli potrebbero aumentare ulteriormente l’orrore di questa tragica storia e potrebbero influire anche sull’accusa formulata, aggravandola. Attualmente non si sa con certezza quale colpo sia stato mortale o il numero esatto di coltellate inflitte. Una delle ipotesi suggerisce che Giulia sia stata sorpresa e colpita alla gola da dietro le spalle, il che spiegherebbe perché nessuno dei vicini ha sentito le sue urla. È importante notare che il 30enne compagno ha tentato due volte di bruciare il corpo della vittima (una volta con alcol e l’altra con benzina) prima di abbandonarlo, avvolto in del cellophane e sacchetti di plastica, in via Monte Rosa, a meno di 700 metri dalla loro casa.
Durante l’autopsia, i medici effettueranno anche esami entomologici per determinare l’ora della morte e verificare se gli spostamenti descritti da Impagnatiello, dal garage alla cantina fino al bordo di una strada, siano compatibili con lo stato di decomposizione del corpo. Saranno inoltre condotti esami tossicologici per escludere definitivamente che il veleno per topi trovato nello zaino dell’uomo possa essere stato somministrato alla vittima all’insaputa sua. Oggi si spera di ottenere alcune risposte preliminari, ma il lavoro degli esperti si prevede lungo e complesso.
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(con fonte AdnKronos)
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