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Il Cremlino non ha alcuna intenzione di mollare la presa, concentrando ora i suoi sforzi per prendersi tutto il Donbass e poi arrivare da sud verso occidente a Odessa, con l’obiettivo di chiudere lo sbocco a mare dell’Ucraina e avere il controllo da parte russa di buonissima parte del mar Nero. Ecco tutte le notizie di oggi 4 aprile: in basso nella timeline.

—————— TIMELINE ——————

ORE 23.35 – Il sindaco del villaggio di Motyzhyn, Olga Sukhenko, è stata “purtroppo uccisa dai russi durante la prigionia”. Lo ha confermato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. I corpi del sindaco, di suo marito Igor e di suo figlio Alexander sono stati trovati con le mani legate in una fossa poco profonda. I tre erano stati rapiti dai russi il 23 marzo scorso. “Questo è un crimine di guerra”, ha detto Vereshchuk in un discorso sull’omicidio di Sukhenko. “I colpevoli saranno inevitabilmente puniti secondo il diritto umanitario internazionale”.

ORE 23.12 – Dieci persone sono rimaste uccise e 46 ferite in un bombardamento con le bombe a grappolo a Mykolaiv, secondo quanto ha dichiarato il sindaco Oleksandr Senkevich, si legge in un tweet del Kyiv Independent. Secondo il sindaco nei bombardamenti di oggi sono stati colpiti due ospedali, un orfanotrofio, 11 asili e 12 scuole.

ORE 23.01 – “Quello che è successo ieri e oggi è senza precedenti, incredibile, inimmaginabile: ci è stato negato un incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che abbiamo chiesto alla presidenza britannica”. Così l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, ha attaccato la presidenza britannica di turno del Consiglio, che non ha accolto la richiesta, presentata da Mosca ieri ed oggi, di una riunione di emergenza per discutere i fatti di Bucha, e contestando la decisione di convocarla per domani, secondo quanto riporta la Tass.

ORE 22.48 – La Russia risponderà con forza alle espulsioni di suoi diplomatici da parte dei governi occidentali, secondo quanto ha detto l’ex presidente russo, Dmitry Medvedev. Sarà una risposta “simmetrica e distruttiva per le relazioni bilaterali”, ha scritto su Telegram Medvedev, che è vice presidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, aggiungendo che l’espulsione di diplomatici come forma di pressione è una pratica “senza senso” che “non porta da nessuna parte”.

ORE 22.40 – Procedono senza sosta le forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha spiegato che una consegna è avvenuta “nel weekend” ed un’altra arriverà “nelle prossime 24 ore”. “Diamo la priorità a quelle capacità di cui sappiamo gli ucraini hanno più bisogno: missili Javelin, Stinger, droni”, ha poi aggiunto.

ORE 22.24 – Per la sua sicurezza, qualsiasi cosa possa fare. E’ un uomo veramente straordinario”. Così Joe Biden ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine di un evento alla Casa Bianca, cosa pensasse della possibilità di una visita di Papa Francesco a Kiev.

ORE 22.23 – Come annunciato da Sergei Lavrov, la Russia ha affidato all’ambasciatore al Palazzo di Vetro Vasily Nebenzya di presentare, in una conferenza stampa, le presunte prove di quella che Mosca definisce la “provocazione” di Bucha. “Per quattro giorni da quando l’esercito russo ha lasciato Bucha, non c’è stato un solo segno di atrocità, non una sola menzione di esse”, ha detto il diplomatico russo, sottolineando che in questi giorno non sono state diffuse “notizie di atrocità attribuite all’esercito russo a Bucha”.

ORE 21.59 – “Che la Corte di Giustizia internazionale possa arrestare Putin sembra estremamente difficile in questo momento perché la Russia è tra quei paesi che, insieme agli Usa, non riconosce la Corte. Quindi se si dovesse emettere un mandato di cattura internazionale, avrebbe difficoltà ad essere eseguito”. Lo ha dichiarato Cuno Tarfusser, ex giudice della Corte internazionale di giustizia dell’Aia, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

ORE 21.46 – Nuove sanzioni contro la Russia saranno annunciate “questa settimana”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, spiegando che sono in corso discussioni con gli alleati su possibili misure “collegate con l’energia”.

ORE 21.30 – “Abbiamo già concluso che la Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina, e le informazioni che arrivano da Bucha mostrano altre prove di questi crimini”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, ricordando come il presidente Joe Biden sia stato “il primo” a parlare di crimini di guerra e per questo era stato anche criticato.

ORE 21.15 – “Stiamo lavorando con i nostri alleati europei per altre sanzioni per far pagare un prezzo più pesante alla Russia”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, sottolineando che le immagini di Bucha “sono orribili, scioccanti, ma purtroppo non sono una sorpresa”.

ORE 21.08 – L’Ucraina riprende il controllo del confine nella regione di Chernihiv che era stata invasa dai russi a febbraio. Le bandiere blu e gialle sono tornate a sventolare sui distaccamenti. Lo riporta il quotidiano ucraina Ukraynska Pravda. A issarle a Chernihiv, insieme ai suoi fratelli, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale Oleksiy Danilov e il capo del Chernihiv VCA Vyacheslav Chaus.

ORE 21.00 – Un team della Croce Rossa Internazionale è “detenuto dalla polizia” nella cittadina ucraina di Manhush, a 20 km ad ovest di Mariupol. Lo denuncia un portavoce della Croce Rossa. “Il team è stato fermato lunedì mentre stava partecipando agli sforzi umanitari per garantire il passaggio sicuro ai civili attraverso corridoi – si legge in una dichiarazione – la Croce Rossa è in diretto contatto con i nostri colleghi e sta parlando con tutte le parti per chiarire la situazione e permettere di riprendere il loro lavoro”.

ORE 20.57 – L’espulsione di una trentina di diplomatici russi dalla Francia indica che anche Parigi ha ceduto alla “psicosi” e a questo provvedimento seguiranno “misure di ritorsione”. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, citato dall’Interfax. “Questo è il segnale che la psicosi è diventata incontrollabile anche a Parigi”, ha dichiarato.

ORE 20.50 – “Su richiesta dell’Ucraina, gli Stati Uniti stanno fornendo sostegno ad un team di procuratori di diverse nazionalità per aiutarli a raccogliere ed analizzare le prove delle atrocità con l’ottica di una procedura penale”. E’ quanto ha detto oggi il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, parlando dei crimini di guerra di cui viene accusata la Russia. “Stiamo individuando e documentando le atrocità e condividendo le informazioni con le istituzioni che stanno lavorando per mandare di fronte alla giustizia i responsabili”, ha poi aggiunto.

ORE 20.39 – Mosca “reagirà a questo atto ostile da parte della macchina politica tedesca”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la decisione del governo tedesco di espellere 40 diplomatici russi.

ORE 20.28 – Oggi 3.376 persone sono state evacuate attraverso i corridoi umanitari in Ucraina. Lo riferisce la viepremer ucraina Iryna Vereshchuk citata dal quotidiano ucraino ‘Ukraiynska Pravda’. Una colonna di 7 autobus per l’evacuazione da Mariupol è però ancora bloccata nella città di Mangush.

ORE 20.25 – La Turchia è “determinata” a proseguire con i “suoi sforzi” per “mettere fine alla guerra in Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

ORE 20.18 – “Convocheremo per domani una riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina per affrontare le crescenti prove di crimini di guerra, compresi quelli a Bucha”. Lo ha annunciato su Twitter Barbara Woodward, ambasciatrice all’Onu del Regno Unito che ha la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza.

ORE 20.11 – Le immagini arrivate da Bucha e dalle altre località intorno a Kiev da cui le forze russe si sono ritirate sono “orripilanti. Siamo pronti a rafforzare le sanzioni” nei confronti della Russia “e il sostegno al popolo ucraino”. Lo dice il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, in conferenza stampa a Lussemburgo.

ORE 20.04 -“L’Occidente continua ad alimentare la macchina da guerra russa con i pagamenti energetici, con il commercio che ancora continua tra Russia e Paesi occidentali, con le transazioni finanziarie che condotte dalle banche russe che non sono state ancora scollegate dal sistema Swift”. Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto ai Paesi occidentali di adottare sanzioni più severe nei confronti della Russia.

ORE 20.03 – “Il morale e lo stato emotivo” del personale che lavora presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya sono “molto bassi”. Lo fa sapere il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, che riceve aggiornamenti dall’Ucraina. Grossi ha espresso più volte grave preoccupazione per le condizioni di lavoro estremamente stressanti e difficili cui è sottoposto il personale che opera negli impianti nucleari ucraini, in particolare presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya e il sito di Chernobyl, che le forze russe hanno controllato per cinque settimane prima del loro ritiro giovedì scorso.

ORE 19.55 – “Gli orrori che abbiamo visto a Bucha sono solo la punta dell’iceberg di tutti i crimini che sono stati commessi dalle forze russe” in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una conferenza stampa a Varsavia insieme alla collega britannica Liz Truss, sottolineando che “gli orrori di Bucha, Mariupol ed altre località” impongono ” sanzioni più severe” da parte di G7 e Ue e l’espulsione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu.

ORE 19.54 – “Molti politici americani responsabili della guerra in Iraq con pretesti noti, che hanno distrutto la Libia insieme ai partner della Nato e che hanno invaso la Siria, non hanno la coscienza pulita e questo è il caso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, commentando le parole del presidente americano, Joe Biden, che ha definito Vladimir Putin un “criminale di guerra”.

ORE 19.53 – La Francia ha deciso questa sera di espellere “numerosi diplomatici russi in Francia le cui attività sono contrarie ai nostri interessi di sicurezza. Questa azione si inserisce nelle procedure europee”. Ad affermarlo è il ministero degli Esteri francese in una nota. “La nostra principale responsabilità è sempre assicurare la sicurezza dei francesi e gli europei”, sottolinea il ministero.

ORE 19.39 – “Non saranno le minacce a fermare la nostra azione di condanna della guerra di Putin”. Lo ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, minacciato di morte in diverse chat su Telegram e sui social.
“Continuiamo a lavorare per arrivare a un cessate il fuoco e chiediamo la de-escalation. Diamo il massimo per raggiungere una tregua umanitaria e ritrovare pace e stabilità in Ucraina e in Europa”, ha aggiunto Di Maio.

ORE 19.24 – E’ stata “respinta” la ripetuta richiesta della Russia di tenere una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla situazione nella città di Bucha. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa a Mosca. “Ieri abbiamo chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ma i nostri colleghi britannici, che ora lo presiedono, hanno rifiutato. Anche il nostro tentativo di oggi non ha avuto successo”, ha detto Lavrov, citato dall’agenzia Tass.

ORE 19.16 – La Russia chiarirà i fatti accaduti a Bucha nel corso di un punto stampa che si terrà nelle prossime ore a New York. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante una conferenza stampa a Mosca.

ORE 19.13 – I dipendenti delle centrali nucleari ucraine gestite da Energoatom, l’azienda di Stato che si occupa delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Chernobyl, uniscono le forze per una raccolta di aiuti umanitari destinati ai residenti delle città di Enerhodar e Slavutych, nonché del villaggio di Ivankiv, a 50 km da Chernobyl.

ORE 18.58 – “La realtà è che dall’Occidente continuano a fluire soldi per la macchina da guerra di Putin. E questo deve essere fermato a Bruxelles”. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Varsavia con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, durante la quale ha sottolineato che “non c’è posto” per la Russia nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

ORE 18.54 – “I cinque uomini avevano le mani legate dietro la schiena e la maggior parte di loro presentava diverse ferite, non solo alla testa ma anche agli arti inferiori. Vi erano molti bossoli di proiettili sul pavimento accanto a loro”. Così il team degli inviati della Cnn descrive la scena che si sono trovati davanti quando sono scesi nel seminterrato di Bucha che, secondo la denuncia del consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, era una stanza di tortura usata dai russi. I corpi erano in avanzato stato di decomposizione, riporta ancora la Cnn che ha assistito alla loro rimozione da parte dei volontari che li hanno messi nelle body bag.

ORE 18.46 – “Il Pentagono non può in modo indipendente confermare” le denunce ucraine riguardo alle atrocità commesse dai russi a Bucha, ma non ha ragione di contestarne la veridicità. Lo ha riferito un alto funzionario della Difesa Usa. “Abbiamo visto le stesse immagini che avete visto voi – ha detto – non abbiamo assolutamente ragione di confutare le denunce ucraine su queste atrocità che sono, ovviamente, profondamente inquietanti”.

ORE 18.34 – La Russia ha ritirato circa due terzi delle sue truppe intorno a Kiev. Lo ha sottolineato un funzionario del Pentagono, secondo cui i soldati restanti continuano a essere posizionati fuori dalla capitale ucraina ed il dubbio è se e quando si ritireranno verso nord.

ORE 18.22 – Il governo tedesco ha dichiarato “persona non grata” 40 diplomatici russi, un atto che equivale all’espulsione dal Paese. Lo ha riferito la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, secondo cui i “membri dell’ambasciata russa” espulsi “hanno lavorato ogni giorno qui in Germania contro la nostra libertà, contro la coesione della nostra società. Non lo tollereremo più”.

ORE 18.02 – “Vogliamo essere meno dipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia in poco tempo: la Germania sosterrà ulteriori sanzioni, dobbiamo fare più pressione su Putin e tagliare i legami economici”, ma “al momento non è possibile tagliare il gas”. Lo dice il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, a margine dell’Eurogruppo a Lussemburgo, parlando delle nuove sanzioni che l’Ue intende adottare contro Mosca per la guerra in Ucraina. “Serve un po’ di tempo: dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas al momento”, conclude.

ORE 17.59 – “Nei villaggi e centri abitati liberati della regione di Kiev ci sarà il coprifuoco dalle 21 di stasera alle 6 del 7 aprile: questo riguarda i distretti di Brovary, Vyshgorod, Bucha”. Lo ha comunicato il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Oleksandr Pavluyk.

ORE 17.51 – “Sono stati uccisi in modo indiscriminato dagli occupanti russi, molti di loro erano anziani. Avevamo l’impressione che i russi avessero la luce verde da Putin e Shoigu per un ‘safari’ in Ucraina”. Così il sindaco di Bucha, Anatoly Fedoruk, intervistato dalla Cnn, ha detto di ritenere che il massacro nella sua cittadina sia stato ordinato dai vertici russi.

ORE 17.38 – In media 22 scuole sono state prese di mira ogni giorno in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. A denunciarlo è stato Save the Children, precisando che almeno 869 strutture educative, circa il 6% di tutte le scuole del paese, sono state danneggiate, 83 sono “completamente” distrutte. Circa il 43 per cento degli attacchi alle scuole ha avuto luogo nell’Ucraina orientale, dove vivevano oltre 400.000 bambini prima dell’escalation del conflitto il 24 febbraio. Le bombe hanno distrutto 50 edifici scolastici nella sola città assediata di Kharkiv. Finora, più di due milioni di bambini sono fuggiti dalla guerra in Ucraina, mentre si stima che 5,5 milioni rimangano nel paese, a grave rischio di danni fisici ed emotivi poiché i bombardamenti continuano a distruggere interi quartieri.

ORE 17.37 – Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha affermato che circa 130mila persone sono intrappolate nella città assediata. Circa 70 mila civili sono riusciti a fuggire dalla città verso i villaggi vicini e circa 90 mila residenti sono fuggiti da Mariupol con i propri veicoli utilizzando un percorso che porta a Zaporizhzhia. Lo riporta il quotidiano online ‘The Kyiv Independent’.

ORE 17.26 – “E’ stata liberata dagli occupanti la regione di Zhytomyr”. Lo comunica il governatore della regione, Vitaliy Bunechko, che chiede comunque ai cittadini di essere molto cauti in quanto i russi, ritirandosi, potrebbero aver minato edifici e boschi.

ORE 17.25 – L’Austria preferisce “altre opzioni” all’embargo sul gas russo. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg intervenendo alla radio austriaca ‘Orf’. “In caso di embargo sul gas, le sanzioni colpirebbero le persone sbagliate”, ha spiegato il ministro.

ORE 17.22 – Dopo gli Stati Uniti, anche il Regno Unito chiede che la Russia sia sospesa dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri britannica Liz Truss in un tweet. “Considerate le forti prove di crimini di guerra, comprese le notizie di fosse comuni e l’atroce massacro a Bucha, la Russia non può continuare ad rimanere membro del Consiglio per i diritti umani dell’Oni – ha scritto Truss – la Russia deve essere sospesa”.

ORE 17.21 – La Germania prende temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom. Ad annunciarlo è il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck sottolineando che il gestore federale della rete diventerà l’ammninistratore di Gazprom Germania. Habeck ha giustificato la decisione citando i rapporti legali poco chiari e una violazione delle normative in materia di segnalazione.

ORE 17.17 – “Bucha sarà il processo di Norimberga per Putin e tutti i criminali russi. Li troveremo tutti. Nessun termine di prescrizione”. Lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, che oggi insieme a Zelensky ha visitato le città liberate nella regione di Kiev.
ORE 17.13 – Il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko esorta i cittadini che hanno lasciato la capitale a causa della guerra a non tornare almeno fino alla fine di questa settimana. Lo riporta il quotidiano ucraino Ukraynska Pravda.

ORE 17.12 – “Ricorderete che sono stato criticato per aver detto che Putin è un criminale di guerra, ora la verità la vedete in quello che è successo a Bucha: è un criminale di guerra”. Lo ha detto Joe Biden dicendo che le azioni della Russia di Vladimir Putin sono “crimini di guerra”.

ORE17.11 – “Con una Russia sotto Putin, non ci sarà alcun ritorno allo status quo prima della guerra”. A dichiararlo è stato il presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier, che per la prima volta ha tracciato oggi un “bilancio amaro” della politica russa adottata.

ORE 17.02 – “L’esercito russo si è ritirato al confine della regione, dove tiene di stanza la maggior parte delle sue forze. Restano tuttavia alcuni suoi gruppi. Ora le forze armate, insieme alla difesa territoriale, stanno lavorando per eliminare ciò che è rimasto dell’esercito russo”. Lo ha annunciato sui media locali il governatore di Sumy, Dmytro Zhyvytsky.

ORE 16.59 – Il presidente americano Joe Biden ha chiesto l’avvio di ”un processo per crimini di guerra” nei confronti del presidente russo Vladimir Putin in relazione a ”quello che sta accadendo a Bucha”, che è ”scandaloso”. Definendo Putin ”un criminale di guerra”, un uomo ”brutale”, Biden ha aggiunto che ”tutti hanno visto quello che sta accadendo a Bucha”.

ORE 16.49 – Le forze di occupazione russe si stanno preparando a conquistare Kharkiv. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motuzyanyk, secondo quanto riporta il quotidiano ucraino Ukraynska Pravda.

ORE 16.38 – Gli Stati Uniti chiederanno che la Russia venga sospesa dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Lo ha annunciato su Twitter l’ambasciatrice di Washington presso l’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dicendo che ”non possiamo permettere che uno Stato membro che sta sovvertendo ogni principio a cui teniamo possa continuare a partecipare al Consiglio dell’Onu per i diritti umani”.

ORE 16.37 – “Stiamo lavorando per garantire che la visita del Santo Padre in Ucraina abbia luogo”. Lo fa sapere l’arcivescovo di Kiev all’indomani delle dichiarazioni del Papa sul volo di ritorno da Malta. Bergoglio ha detto di essere “disponibile” ad andare a Kiev anche se ha aggiunto di non sapere se il viaggio sia “conveniente”. Sviatoslav Shevchuk ad ogni modo ha detto che in Ucraina sperano che il Papa possa andare il prima possibile: “Sarebbe un potente gesto per la pace”.

ORE 16.36 – Ammontano a oltre 68 miliardi di dollari i danni subiti dalle infrastrutture ucraine dall’inizio dell’invasione russa, secondo le stime del Kse Institute (Kyiv school of Economics). Solo nell’ultima settimana la conta dei danni sarebbe aumentata di oltre 5 miliardi. Dal 24 febbraio – riporta l’agenzia di stampa Interfax – almeno 533 istituzioni educative, 300 asili nido, 196 istituzioni mediche, 129 fabbriche e imprese sono state danneggiate, distrutte o sequestrate in Ucraina.

ORE 16.29 – L’Organizzazione mondiale della sanità sta aumentando le forniture di apparecchiature per l’ossigeno a uso medico, per soddisfare la richiesta urgente in Ucraina. Oggi, fa sapere l’Oms Ucraina su Twitter, 8 bombole criogeniche e 2 contenitori per ossigeno medico sono stati consegnati a Kharkiv e nella regione circostante.

ORE 16.28 – Uno yacht di lusso di proprietà dell’oligarca russo Viktor Vekselberg è stato perquisito e sequestrato a Maiorca dopo un’azione congiunta della polizia statunitense e spagnola, secondo la polizia della Guardia Civil.

ORE 16.27 – “L’Europa è unita nella sua indignazione per le prove di atrocità in Ucraina, ma l’Unione Europea non è sicura di quello che è disposta a fare in proposito, soprattutto quando si tratta di energia”. E’ quanto scrive il Washington Post, sottolineando come le immagini del massacro di Bucha, emerse durante il weekend, sono state “un punto di svolta” ed hanno fatto alzare in Europa appelli per “finalmente smettere di comprare il petrolio ed il gas russo”.

ORE 16.25 – “Bucha è stata torturata e devastata dal 24 febbraio. Io ho visto l’orrore e posso testimoniarlo. I media lo hanno scoperto soltanto adesso”. Sono le parole all’Adnkronos di Sergiy Prylucki, residente di Bucha nei pressi dell’aeroporto, tra i primi obiettivi bombardati dai russi lo scorso 24 febbraio.

ORE 16.13 – “Quando ci si trova di fronte ad un episodio di tale ferocia ed efferatezza, scaturisce spontaneo il dubbio di trovarsi di fronte ad una false flag. Perché? Perché nessun attaccante in campo, dopo un autogol fortuito si accanirebbe a segnare una serie infinita di autogol per stracciare per sempre la possibilità di vittoria della sua stessa squadra. A chi gioverebbe infatti una una strage? Non certo ai russi”. A dirlo all’Adnkronos è Carlo Freccero che, all’indomani delle polemiche scatenatesi in tutto il mondo in seguito alle immagini dei cadaveri per le strade della città ucraina di Bucha, e in Italia dopo i suoi commenti sulle quelle stesse immagini, torna a dire la sua nel dibattito avanzando ancora grossi dubbi sulla veridicità della versione fornita da Kiev.

ORE 16.11 – “Faremo la massima pressione. Non ci fermeremo neanche un minuto finché non troveremo tutti i criminali e penso che questo andrà a beneficio della civiltà”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Bucha, secondo quanto riporta la Cnn.
Si tratta di “una questione di vita, di morte e di tortura”, ha continuato Zelensky, avvertendo che “se non troviamo una soluzione civile”, il popolo ucraino “troverà una soluzione non civile”.

ORE 16.10 – Gazprom ha annunciato che prevede di trasmettere quasi 108,3 milioni di metri cubi di gas all’Europa occidentale lunedì, apparentemente non influenzato dal peggioramento del conflitto in Ucraina e da una situazione di stallo sulle richieste russe che i pagamenti iniziano ad arrivare in rubli. La cifra di lunedì è quasi al picco dei limiti contrattuali. Domenica, Gazprom ha trasmesso 108,4 milioni di metri cubi. Gli alti tassi di trasmissione sono in parte basati sulla domanda europea dopo che un’ondata di freddo ha provocato un livello di riscaldamento domestico fuori stagione.

ORE 16.09 – Le autorità moldave non registrano un aumento del numero di militari russi in Transnistria. “Sono apparse notizie sui media in merito ad alcuni movimenti militari nel territorio della Transnistria. Il numero di forze di pace russe nella regione della Transnistria non è aumentato” e “i rapporti secondo i quali ce ne sarebbero di più, non corrispondono alla realtà. Non possiamo sapere tutto, ma secondo i rapporti a nostra disposizione, le informazioni fornite dai nostri partner, non vediamo cose in Transnistria che indicherebbero un’alterazione della situazione della sicurezza”. Sono le parole della presidente moldava Maia Sandu, riportate dall’agenzia russa Tass.

Inoltre “i rappresentanti moldavi hanno avvertito l’esercito russo dell’illegalità del posizionamento dei simboli ‘Z’ e ‘V’ che sono usati dalle truppe russe in Ucraina”. Sandu ha sottolineato che la repubblica, la cui costituzione prevede la neutralità, non intende interferire negli eventi nel Paese vicino e non si uniranno alle sanzioni contro la Russia.

ORE 15.59 – “La situazione peggiore per quanto riguarda il numero delle vittime civili sarà a Borodyanka”. Lo ha detto il procuratore generale Iryna Venediktova durante un collegamento tv con i canali ucraini.

“Possiamo parlare della regione di Kiev, perché ieri abbiamo avuto accesso ad essa. Stiamo già lavorando a Irpin, Bucha, Vorzel, ma a mio avviso la situazione peggiore in termini di vittime civili sarà quella di Borodyanka”, ha detto Venediktova, non specificando tuttavia quante siano le persone uccise nel Comune in provincia di Kiev.

ORE 15.57 – A Bucha ”l’Unione europea è pronta a inviare squadre di investigatori per documentare i crimini di guerra in coordinamento con il procuratore generale ucraino”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, riferendo su Twitter di un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zekensky ”sull’atroce assassinio di civili a Bucha e altrove in Ucraina”.

ORE 15.56 – ”Più i russi ritarderanno il processo dei negoziati e peggio sarà per loro”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al fatto che ”ogni giorno le nostre truppe entrano nei territori occupati e li liberano. Ed è molto difficile dire cosa vedono”, le atrocità commesse dai militari russi e che rendono difficile negoziare. ”Si tratta di crimini di guerra e il mondo riconoscerà il genocidio” in atto in Ucraina, ha aggiunto Zelensky.

ore 15.55 – Dopo un’apertura al rialzo oltre i 119 euro, il prezzo del gas continua la sua discesa e ora si attesta sotto i 109 euro. Il prezzo del gas all’hub olandese Ttf si attesta attualmente a 108,3 euro a megawattora, in calo del 3,433%.

ORE 15.53 – ”Bambini con le mani legate dietro la schiena e un colpo di pistola sparato in testa. Stiamo parlando di bambini”. Ma anche ”donne stuprate e uccise, fatte a pezzi”, abbandonate per le strade di Bucha. E’ uno scenario dell’orrore quello che si è presentato alle porte di Kiev dopo il ritiro dei soldati russi. ”Hanno provato a dare fuoco ai cadaveri, volevano bruciarli per nascondere le prove dei crimini commessi”, dice ad Adnkronos una fonte della sicurezza ucraina. ”Per strada ci sono cadaveri carbonizzati, donne nude carbonizzate”, prosegue.

ORE 15.48 – “Vogliamo essere meno dipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia in poco tempo: la Germania sosterrà ulteriori sanzioni, dobbiamo fare più pressione su Putin e tagliare i legami economici”, ma “al momento non è possibile tagliare il gas”. Lo dice il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, a margine dell’Eurogruppo a Lussemburgo, parlando delle nuove sanzioni che l’Ue intende adottare contro Mosca per la guerra in Ucraina. “Serve un po’ di tempo: dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas al momento”, conclude.

ORE 15.46 – I candidati all’Eliseo denunciano “la barbarie” degli atti commessi in Ucraina e in particolare di quelli emeri a Bucha dopo il ritiro dell’esercito russo. Dopo Macron, che ha commentato le immagini e le notizie sulle efferatezze compiute parlando di crimini di guerra, anche i suoi avversari alle elezioni di domenica si sono espressi: per Valérie Pécresse, Vladimir Putin non potrà più diventare un alleato della Francia”. “Putin -. ha dichiarato la candidata dei Républicains – sarà un interlocutore indispensabile per la pace, sarà un interlocutore nella ricerca di una soluzione diplomatica”, ma non potrà essere più di questo a causa degli atti abominevoli che ha commesso”.

ORE 15.37 – Quella che l’Ue sta facendo alla Russia con le sanzioni economiche “non è una guerra, ma non è gratis. Se reagiamo, dovremo pagare un prezzo. E siamo pronti a farlo”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, a margine dell’Eurogruppo a Lussemburgo.

ORE 15.31 – “La logica della guerra si è imposta un’altra volta, perché non siamo più abituati a pensare nella logica della pace. Siamo testardi, siamo innamorati delle guerre, dello spirito di Caino”. Lo scrive Papa Francesco in un tweet.

ORE 15.23 – Il “quadro complessivo” dell’economia europea per quest’anno “non dovrebbe essere descritto come una recessione”, anche se “naturalmente ci sono rischi. Ma nell’economia ci sono anche molte energie per mantenere un livello molto, molto ridotto di crescita”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, a margine dell’Eurogruppo a Lussemburgo.
ORE 15.10 – Il governo lituano ha ordinato all’ambasciatore russo, Alexei Isakov, di lasciare il Paese. Lo ha riferito l’agenzia Interfax, secondo cui il ministro degli Esteri di Vilnius, Gabrielius Landsbergis, ha anche annunciato la decisione di chiudere il consolato russo a Klaipeda.

ORE 15.01 – La Croce rossa internazionale non è ancora riuscita a entrare a Mariupol. I tentativi effettuati oggi sono di nuovo falliti, ha reso noto un portavoce, citato da Cnn. “A causa delle condizioni della sicurezza, i nostri oggi non sono stati in grado di raggiungere Mariupol”, si precisa. E’ da sabato che la Croce rossa cerca, senza riuscirci, di arrivare nella città assediata, per portare aiuti e facilitare l’evavuazione dei civili.

ORE 14.53 – Sono “130mila” le persone ancora bloccate “in condizioni disumane” a Mariupol e che non riescono a lasciare la città dell’Ucraina meridionale, assediata dalle forze russe. Lo ha detto durante una conferenza stampa il sindaco di Mariupol, Vadym Boytchenko, denunciando i “bombardamenti incessanti” da parte delle forze russe.
“Riteniamo che siano rimasti in condizioni disumane 130mila abitanti” a Mariupol, ha aggiunto il sindaco, secondo cui “i russi bloccano tutti gli aiuti umanitari”.

ORE 14.46 – L’esercito russo sta sparando su autobus civili per interrompere l’evacuazione nella regione di Luhansk. Lo ha annunciato il 4 aprile il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai. “Gli autobus sono stati presi di mira diverse volte, gli orchi non vogliono che le persone scappino. Tuttavia, stiamo facendo l’impossibile per salvare la vita” di chi vuole lasciare la regione, ha detto.

ORE 14.33 – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che introduce restrizioni sul rilascio dei visti per i cittadini dei Paesi che il governo di Mosca definisce “ostili” a causa delle sanzioni. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax, secondo cui da oggi sono sospese le procedure semplificate per il rilascio dei visti con i Paesi dell’Ue, Norvegia, Svizzera, Danimarca, Liechtenstein e Islanda.

ORE 14.21 – “Il complesso energetico del sud Ucraina produce la corrente in maniera stabile per le necessità della popolazione, dell’industria, dell’esercito”, il personale “garantisce il suo funzionamento in sicurezza”. Nella norma anche la situazione dal punto di vista dei livelli di radioattività, ambientale e di eventuali incendi nella centrale e nei suoi dintorni. Lo fa sapere Ihor Polovychil, direttore generale della centrale nucleare di Pivdennoukraïns’ka, conosciuta anche come centrale nucleare Ucraina del Sud (Sunpp), in un video messaggio in cui, oltre a fare il punto della situazione, fa le condoglianze alla famiglia di un soldato ucraino morto nella regione di Kherson che era della sua stessa regione.

ORE 14.17 – L’Ue “porterà ulteriormente avanti il lavoro sulle sanzioni” contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo dice il portavoce della Commissione Europea per gli affari esteri Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Si lavora per “allargare ed estendere” il campo delle sanzioni, per rallentare lo sforzo bellico di Mosca, ma si tratta di “un processo confidenziale” e “non ne commentiamo” i dettagli. Sulle indiscrezioni secondo le quali il nuovo pacchetto potrebbe toccare anche le forniture di energia, il portavoce osserva che “presentare una proposta non significa prendere una decisione”, dato che decidere spetta agli Stati membri “congiuntamente”, nel Consiglio.

ORE 14.16 – Gli Stati Uniti chiederanno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Lo ha annunciato l’ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, Linda Thomas-Greenfield, citata da Sky News. Uno Stato può essere sospeso dal Consiglio per aver commesso gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani. E’ tuttavia necessaria l’approvazione dei due terzi dell’Assemblea, composta da 193 Paesi.

ORE 14.03 – L’intelligence ucraina pubblica l’elenco dei militari russi di stanza a Bucha. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’ spiegando che la direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ha pubblicato i nomi, i gradi e i dettagli del passaporto dei russi in servizio nella 64a brigata che ha occupato Bucha fino al 31 marzo. “Tutti i criminali di guerra saranno processati e perseguiti per crimini contro la popolazione civile ucraina”, sottolinea l’intelligence ucraino in una nota

ORE 13.52 – La Cina ha espresso all’Ucraina “solidarietà per le vittime civili” della guerra, ha reso noto il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, dopo aver parlato al telefono con la controparte, Wang Yi, a cui ha espresso gratitudine. “Condividiamo la convinzione che porre fine alla guerra contro l’Ucraina serva agli interessi comuni della pace, della sicurezza alimentare globale e del commercio internazionale”, ha aggiunto Kuleba in un tweet.

ORE 13.30 – Ripristinato il collegamento stradale tra Cenihiv e Kiev e, con questo, l’arrivo degli aiuti umanitari. Lo comunica l’amministrazione regionale di Chernihiv, sottolineando che la strada verrà utilizzata, in via preferenziale, proprio per consentire il transito di carichi umanitari (del peso non superiore alle 5 tonnellate) e chiedendo ai cittadini di trattenersi dagli spostamenti non necessari, almeno per i primi giorni, proprio per agevolare il passaggio dei furgoni.

ORE13.21 – In una stanza in un seminterrato a Bucha sono stati trovati dalle forze ucraine cinque corpi di civili che sarebbero stati torturati e uccisi dalle forze russe che occupavano la città. Lo riferisce l’agenzia ucraina ‘Unian’. La stanza era situata in un sanatorio locale per bambini.

ORE 13.14 – L’agenzia di stampa russa Ria Novosti – la stessa che dopo tre giorni dall’inizio dell’invasione aveva pubblicato per errore un commento in cui si salutava la nascita di una ‘nuova era’- ha pubblicato un editoriale dal titolo “Cosa deve fare la Russia dell’Ucraina” in cui si sottolinea che la “denazificazione consiste in una serie di misure dirette alla massa di popolazione ‘nazificata’ che tecnicamente non può essere perseguita direttamente come criminale di guerra”. La denazificazione dovrà durare almeno una generazione, 25 anni, si precisa.

ORE 13.10 – Sono otto le vittime dei bombardamenti di ieri contro le città di Ochakiv e Mykolaiv nel sud dell’Ucraina. Lo fa sapere l’ufficio del Procuratore generale, annunciando di aver avviato sull’accaduto un’indagine preliminare per “violazione delle leggi di guerra e omicidio premeditato”. Secondo l’indagine – riferisce la Procura generale su Telegram – “il 3 aprile 2022 le forze armate russe hanno attaccato le città di Ochakiv e Mykolaiv. Il bombardamento ha danneggiato le case dei residenti locali, i veicoli e le infrastrutture civili. A seguito dei bombardamenti nemici, sette residenti di Ochakiv sono stati uccisi e altri venti sono rimasti feriti. Nella città di Mykolaiv una persona è morta e 14 sono state ferite, incluso il bambino”.

ORE 13.01 – “Esplosioni e bombardamenti sull’intero territorio della regione di Kherson, in particolare ai confini delle regioni di Dnipropetrovsk e Mykolayiv. Non c’è elettricità né acqua nei villaggi, niente medicine e negozi chiusi dall’inizio della guerra. La situazione è critica. Nelle ultime 24 ore, 67 insediamenti nella regione di Kherson sono rimasti senza elettricità e acqua”. Lo fa sapere su Telegram Lyudmila Denisova, commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino.

ORE 12.53 – Il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato oggi la presenza di mine disseminate dalle forze di invasione russe dall’inizio della guerra su 80mila chilometri quadrati di territorio. In occasione della giornata internazionale di sensibilizzazione sulle mine, il ministero degli Esteri ucraino ha avvertito del problema che attualmente esiste all’interno del paese, con la Russia che “semina incessantemente morti e feriti”, utilizzando mine antiuomo. “La Russia è in guerra non solo con le forze armate ucraine ma anche con la popolazione civile, e viola massicciamente le leggi di guerra. L’esercito russo sta installando mine vietate dal diritto internazionale”, ha denunciato. “I crimini di guerra degli occupanti russi sono diretti anche contro i bambini ucraini. Gli invasori lasciano giocattoli e oggetti luccicanti a cui i bambini possono prestare attenzione. Vogliono uccidere il nostro futuro”, ha accusato.

ORE 12.41 – Le ”provocazioni” dell’Ucraina a Bucha rappresentano ”una minaccia per la sicurezza internazionale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ribadendo la tesi di Mosca secondo la quale Kiev avrebbe inscenato ”un falso attacco”, ovvero un falso massacro di civili alle porte di Kiev. ”E’ una messa in scena dell’Occidente e dell’Ucraina sui social network”, ha detto Lavrov.

ORE 12.20 – “Il governo italiano è disponibile a dare il proprio contributo al processo di pace, come ribadito dal Presidente Draghi nel suo colloquio con il Presidente Putin”. Lo ha sottolineato Luigi Di Maio, in visita a Zagabria per partecipare alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i colleghi sloveno e croato. “Al riguardo – ha proseguito il ministro degli Esteri – vorrei ricordare lo sforzo straordinario dell’Unione Europea, che in questa crisi si è mossa sin da subito in maniera coesa, adottando misure senza precedenti. La visita a Kiev della Presidente del Parlamento Europeo Metsola lo scorso 1mo aprile è solo l’ultimo, concreto gesto di solidarietà a sostegno del popolo ucraino”.

ORE 12.15 – ”Non ho ancora informazioni sul programma per il proseguimento dei negoziati” di pace tra la delegazione ucraina e quella russa dopo la scoperta del massacro dei civili a Bucha, alle porte di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo a una domanda in conferenza stampa.

ORE 12.09 – “La guerra ha danneggiato cinque istituti penitenziari, costretto all’angolo uomini in forze e pronti al sacrificio per la propria patria, ha tolto loro la possibilità di ricevere pacchi, di incontrare parenti. La guerra ha dimenticato i reclusi, lasciandoli in balia dell’aggressore russo. E oggi sono loro, attraverso la nostra organizzazione, a rivolgersi al presidente Zelensky perché siano rilasciati e possano mostrarsi utili per il proprio Paese, invece che restare inermi e impotenti in carceri colpite dai razzi”. Andriy Didenko, coordinatore del programma del Kharkiv Human Rights Group, racconta all’Adnkronos un’altra pagina del libro della guerra. Quella delle prigioni, di 48mila detenuti rimasti dietro alle sbarre mentre il loro Paese viene dilaniato, le loro famiglie fuggono e l’eco di celle sbarrate, mentre fuori i razzi aprono crateri, si infrange solo al suono delle sirene e delle bombe esplose nemmeno troppo in lontananza

ORE 12.03 – ”La Russia respinge categoricamente qualsiasi accusa di coinvolgimento nel massacro di civili a Bucha”, alle porte di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. ”I diplomatici russi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a promuovere la tesi della provocazione a Bucha, si tratta di una questione troppo seria”, ha proseguito Peskov. ”I fatti e la cronologia di quanto avvenuto a Bucha non supportano la versione ucraina”, ha proseguito il portavoce del Cremlino, che ha invitato i leader internazionali a non affrettarsi a giudicare. ”I video di Bucha sono dei falsi”, ha aggiunto.

ORE 11.58 – L’Unione Europea sta valutando ulteriori sanzioni contro la Russia e proposte in tal senso verranno discusse mercoledì 6 aprile a livello di ambasciatori Ue, secondo quanto riportato dal Financial Times. Le nuove restrizioni – ha ancora reso noto – potrebbero prendere di mira le persone, ma potrebbero anche includere il divieto alle navi russe di utilizzare i porti dell’Ue. Sono possibili anche restrizioni su esportazione e forniture di fonti energetiche.

ORE 11.53 – A quanto si apprende, si terrà giovedì a Roma un incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il primo ministro olandese Mark Rutte. Al centro dell’incontro, anche il dossier della crisi energetica legata alla guerra in Ucraina. Rutte, con cui Draghi ha avuto un bilaterale la settimana scorsa a Bruxelles, gioca un ruolo fondamentale nella partita, portata avanti dal premier italiano, sul tetto al prezzo del gas, che vede il premier olandese particolarmente scettico, anche per il ruolo che vi gioca la borsa del gas naturale che ha sede ad Amsterdam.

ORE 11.45 – La vice premier dell’Ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l’apertura di un corridoio umanitario per la città assediata di Mariupol, nel sud del Paese. Lo riporta il ‘Kiev Independent’, spiegando che i residenti di Mariupol potranno lasciare la città in auto per dirigersi verso Zaporizhzhia.

ORE 11.30 – L’esercito russo ha raccolto un “significativo ammasso di truppe ed equipaggiamento militare” nella regione di Luhansk, in quella che sembra la preparazione per una “grande” offensiva militare. Lo ha riferito Serhiy Haidai, capo del’amministrazione militare, parlando alla tv nazionale ucraina.

ORE 11.23 – Il premier polacco chiede l’istituzione di una “commissione di inchiesta internazionale sul genocidio” commesso nelle città ucraine, tra cui Bucha. “Questi massacri sanguinosi commessi dai russi, soldati russi, meritano di essere chiamati per nome. Si tratta di genocidio, e come tale deve essere giudicato”, ha dichiarato Mateusz Morawiecki parlando con la stampa. “E’ per questo che proponiamo la creazione di una commissione internazionale che indaghi su questi crimini di genocidio”.

ORE 11.11 – “Siamo riusciti a distruggere tutti i piani dell’occupante russo. Le loro operazioni di combattimento nella regione di Kharkiv finiscono con una sconfitta”. Lo dichiara il governatore regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, sul suo canale Telegram. “Qualunque sia il desiderio dei russi di dichiarare ad alta voce la vittoria, non ci sono riusciti e non ci riusciranno grazie alle nostre forze armate ucraine. Quasi ogni giorno distruggiamo i loro aerei, attrezzature e manodopera”, prosegue Sinegubov, spiegando che “pertanto, non hanno altra scelta che fare pressione sulla popolazione civile”. Infatti nelle ultime 24 ore, è il bilancio riferito dal governatore, “i russi hanno colpito 17 volte sui distretti di Saltivka, Pyatihatok e Dergachi. A seguito del bombardamento del distretto Slobidsky di Kharkiv, 7 persone sono rimaste uccise e 34 ferite, di cui tre bambini in gravi condizioni. In mattinata sono proseguiti i bombardamenti delle aree residenziali. Altre tre persone sono state uccise e sette ferite in un bombardamento di un settore residenziale a Dergachi”.

ORE 11.04 – Ammonterebbero a 18300 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18300 uomini, 647 carri armati, 1844 mezzi corazzati, 330 sistemi d’artiglieria, 107 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 147 aerei, 134 elicotteri, 1273 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 92 droni.

ORE 10.55 – Il direttore del Comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin, ha ordinato l’apertura di un’indagine sul massacro di civili a Bucha, parlando di una “provocazione” dell’Ucraina. Secondo quanto si legge in una nota diffusa dal Comitato investigativo russo, infatti, le autorità di Kiev avrebbero diffuso “informazioni deliberatamente false” sulle forze armate russe a Bucha.

ORE 10.46 – “Le immagini, le testimonianze dei giornalisti arrivati a Bucha, ci dicono che è il peggiore dei crimini di guerra commessi nei primi 40 giorni del conflitto russo-ucraino. Le immagini di persone con le mani legate, con colpi di arma da fuoco sparati alla nuca – evidentemente a distanza ravvicinata – ci ricordano le peggiori immagini della pulizia etnica in Bosnia nei primi anni ’90”. Così il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, commenta all’Adnkronos l’inferno di Bucha, vicino Kiev.

ORE 10.37 – L’Ue “sostiene pienamente le indagini del procuratore della Corte Penale Internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità” commessi in Ucraina. L’Ue “assiste il procuratore generale ucraino e la società civile che lavorano sulla raccolta e conservazione delle prove di crimini di guerra”. Lo dichiara l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, dopo le notizie arrivate da Bucha, a nord-ovest di Kiev. L’Ue “condanna nei termini più forti possibili le atrocità che vengono riportate commesse dalle forze armate russe in alcune città ucraine occupate, che sono state ora liberate”. Le immagini che arrivano da Bucha “mostrano il vero volto della brutale guerra di aggressione che la Russia sta conducendo contro l’Ucraina e il suo popolo. Le autorità russe sono responsabili di queste atrocità, commesse mentre avevano l’effettivo controllo dell’area”.

ORE 10.30 – “È difficile dire come, dopo tutte le atrocità commesse in Ucraina, come si possa avere qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma come presidente, devo farle. Qualsiasi guerra deve finire”. Ad affermarlo è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky alla ‘Cbs’.

ORE 10.25 – Il ministero degli Esteri georgiano ha condannato fermamente le uccisioni di civili nella città ucraina di Bucha, vicino a Kiev. “Siamo devastati dalle scene di brutali atrocità. Tutti coloro che sono coinvolti in questi crimini di guerra devono assumersi la responsabilità!”, si legge in un tweet del ministero. Il presidente Salome Zourabichvili ha parlato di “massacro di Bucha” dicendo che si tratta di un “crimine contro l’umanità”.

ORE 10.17 – Anche se le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina sono un tema “tradizionalmente trattato dai ministri degli Esteri”, è “possibile” che ai ministri delle Finanze dell’Ue che si riuniscono oggi e domani a Lussemburgo per l’Eurogruppo e l’Ecofin venga fatta una “presentazione su sanzioni supplementari” contro Mosca. Lo si apprende da fonti di Bercy. Quanto al contenuto del nuovo pacchetto, “tutte le opzioni sono sul tavolo”.

ORE 10.09 – Sono circa 2.481.000 le persone che sono fuggite dall’Ucraina e sono entrate in Polonia dall’inizio della guerra. Lo ha detto la Guardia di frontiera polacca su Twitter, sottolineando che il numero di attraversamenti del confine è diminuito in modo significativo nelle ultime settimane. Solo ieri sono 22.300 le persone che hanno attraversato il confine, con un calo del 6 per cento rispetto a sabato. Il 6 marzo si era registrato un record di 142.300 profughi passati in Polonia.

ORE 10.01 – ”E’ la Germania il principale ostacolo all’imposizione di nuove e più dure sanzioni nei confronti della Russia”. Lo ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki commentando le elezioni in Ungheria. Dicendo che ”vanno rispettate le elezioni democratiche”, Morawiecki ha affermato che ”l’Ungheria è a favore delle sanzioni”.

ORE 9.55 – Fonti dei media ucraini hanno diffuso stamattina informazioni circa l’identità del presunto comandante delle truppe russe a Bucha, responsabili del massacro nella città appena liberata. Secondo gli attivisti di InformNapalm l’unità militare 51460, 64a brigata di artiglieria motorizzata coinvolta in crimini di guerra a Bucha, sarebbe stata comandata dal Tenente Colonnello Omurbekov Asanbekovich, del quale si riportano anche i recapiti privati. A breve saranno diffusi i dettagli che hanno portato a questa indicazione. A Bucha sono ormai centinaia le vittime – per lo più civili, uccisi a sangue freddo – scoperte in quello che è al momento il massacro più grave dall’invasione russa del 24 febbraio scorso.

ORE 9.47 – Emmanuel Macron ha espresso “l’auspicio” che si possa giungere “questa settimana” al blocco completo delle importazioni di petrolio e carbone dalla Russia. Il presidente francese, intervenendo sull’emittente France Inter, ha affermato che ci sono “segnali molto chiari” che a Bucha, la cittadina attorno a Kiev che era stata occupata dalle truppe russe, siano stati commessi “crimini di guerra”. “Non possiamo lasciar perdere. Dobbiamo avere delle sanzioni che dissuadano da ciò che è accaduto lì”, ha detto Macron, che ha offerto all’Ucraina l’assistenza della Francia nell’indagine su quanto accaduto.

ORE 9.39 – “Oggi sarà possibile dirigersi da Mariupol a Zaporizhzhia con le auto private, mentre sono 7 gli autobus inviati a Manhush”. Lo ha reso noto il vice capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina kyrylo Tymoscenko, parlando dei corridoi umanitari previsti per oggi. “Nella regione di Lunhansk – ha aggiunto – si pianifica di evacuare le persone da Severodonetsk, Nyzhne, Popasna, Lysychansk e Rubizhne”.

ORE 9.21 – “Ci sono indicazioni molto chiare di crimini di guerra” commessi a Bucha. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo questa mattina a France Inter. Senza volere “anticipare” le conclusioni, Macron ha però sottolineato che “era l’esercito russo che era a Bucha” e che “sia più o meno accertato che è stato l’esercito russo” a commettere questi crimini. I responsabili, ha aggiunto, “dovranno risponderne” e “non ci sarà pace senza giustizia”.

ORE 9.15 – Nelle ultime 24 ore gli artificieri hanno ispezionato a Cernihiv 10 luoghi per disattivare oggetti esplosivi non detonati. in totale, dall’inizio della guerra, sono stati raccolte 192 bombe non esplose. Lo ha reso noto il governatore della regione di Cernihiv Viacheslav Chaus.

ORE 8.59 – Dopo la scoperta di decine di cadaveri di civili nelle aree liberate attorno a Kiev, Volodymyr Zelensky ha definito i militari russi “macellai, assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori”. In un duro video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino ha parlato della “concentrazione del male che è venuta sulla nostra terra” e ha affermato che i militari russi “meritano solo la morte dopo ciò che hanno fatto”.

ORE 8.32 – Le immagini dei civili uccisi a Bucha sono state “ordinate” dagli Stati Uniti per incolpare la Russia. E’ la tesi della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, intervistata dalla tv di Stato russa. “Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato”, ha affermato la Zakharova, sostenendo che il fatto che le dichiarazioni di condanna siano state diffuse pochi minuti dopo la comparsa delle immagini “non lascia dubbi su chi abbia ordinato questa storia”.

ORE 8.21 – Sono 161 i bambini rimasti uccisi in Ucraina e 264 quelli feriti dall’inizio della guerra con la Russia, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’uffico del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nella città di Mariupol e nelle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk.

ORE 8.15 – Immagini satellitari della cittadina ucraina di Bucha mostrano una trincea di circa una quindicina di metri, scavata nel terreno di una chiesa, che indicherebbe la presenza di una fossa comune per i cadaveri dei civili uccisi. Le immagini, riporta il Guardian, sono state riprese il 31 marzo dalla società privata Usa Maxar Technologies, specializzata in immagini satellitari. Secondo la società, i primi segnali degli scavi della fossa comune sono stati rilevati il 10 marzo.

ORE 8 – Sono 410 i cadaveri rinvenuti nelle cittadine attorno a Kiev che sono oggetto di un’indagine su possibili crimini di guerra compiuti dalle forze russe. Lo ha riferito la procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venedyktova, in un comunicato. “Quattrocentodieci corpi di civili uccisi sono stati raccolti nel territorio della regione di Kiev” e “140 sono già stati esaminati dai procuratori e da altri specialisti”, si afferma nella nota.

ORE 7.43 – Le forze russe continuano a consolidare le posizioni e a riorganizzarsi per concentrare la loro offensiva nella regione orientale ucraina del Donbass. E’ quanto afferma il ministero della Difesa britannico nell’ultimo rapporto di intelligence, secondo il quale le forze russe, compresi i mercenari del Gruppo Wagner, vengono spostati nell’area.

ORE 7.33 – Il presidente Volodymyr Zelensky ha esortato il mondo della musica a sostenere l’Ucraina “in ogni modo possibile, ma non col silenzio”. In un messaggio registrato che è stato trasmesso in occasione della cerimonia di premiazione dei Grammy, Zelensky ha affermato che la musica può “fare breccia” nel muro di silenzio rappresentato dalla distruzione causata dalle forze russe.

ORE 7.25 – La Russia ha iniziato a mobilitare in segreto i riservisti. E’ quanto afferma un rapporto dello Stato maggiore ucraino diffuso nelle prime ore di oggi e citato dalla Bbc. “Durante la selezione dei candidati, la priorità è assegnata a coloro che hanno già esperienza di combattimento”, si afferma nel rapporto, secondo il quale Mosca conta di mobilitare circa 60mila altri militari.

ORE 7.05 – Le truppe russe hanno iniziato a ritirarsi dalla regione ucraina orientale di Sumy. Lo ha riferito nella notte il capo dell’amministrazione regionale, Dmytro Zhyvytskyi, affermando però che è troppo presto per stabilire se la regione sia stata effettivamente liberata. Secondo quanto riferito da Zhyvytskyi all’agenzia Unian, i veicoli russi sono rientrati in Russia attraverso un corridoio che passa da Kiev a Chernihiv, ora costellato da numerose carcasse di carri armati e altri mezzi.

(AdnKronos)

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