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——————– TIMELINE ——————–

ORE 21.18- Le Nazioni Unite hanno documentato l’uccisione di 1.480 civili in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio. I feriti civili accertati sono invece 2.195. Lo ha riferito l’inciata dell’Onu Rosemary DiCarlo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, citando i dati dell’Alto commissariato Onu per i Diritti umani (Ohchr). Tuttavia, l’Ohchr ritiene che le cifre reali siano molto più alte a causa dell’alto numero di vittime e feriti non documentati ufficialmente.

ORE 21.11 – L’Ucraina spera che con la mediazione della Turchia sia possibile allontanare donne e bambini da Mariupol insieme a cittadini turchi. Lo ha affermato la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk come riporta il quotidiano Ukrynska Pravda.

ORE 21.10 – La Commissione Europea lancerà formalmente nei confronti dell’Ungheria il meccanismo di condizionalità, che protegge il bilancio Ue dalle violazioni dello Stato di diritto. Lo ha detto oggi a Strasburgo la presidente Ursula von der Leyen, durante il question time con gli eurodeputati. Budapest ha risposto ad una richiesta di chiarimenti della Commissione con una lettera, che “abbiamo esaminato attentamente- ha affermato von der Leyen – il commissario Johannes Hahn oggi ha parlato con le autorità ungheresi e le ha informate che manderemo la lettera di notifica formale per avviare il meccanismo di condizionali. Questo innesca una procedura, con una tempistica precisa”, ha concluso.

ORE 21.02 – “Credo che questo sia un conflitto molto prolungato, misurabile almeno in anni, non so se un decennio, ma almeno anni di sicuro”. E’ quanto ha detto il generale Mark Milley, capo degli Stati Maggiori Riuniti Usa, in un’audizione oggi, di fronte alla commissione Forze Armate della Camera, sulla guerra in Ucraina.

ORE 20.51 – Il Portogallo ha dichiarato persone non grate 10 dipendenti dell’ambasciata russa le cui attività sono contrarie alla sicurezza nazionale. I dieci diplomatici hanno due settimane di tempo per lasciare il Paese. Lo comunica il ministero degli Esteri portoghese.

ORE 20.02 – La “falsa provocazione nella città di Bucha” è un tentativo di interrompere i negoziati russi-ucraini. Lo ha affermato ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.”Si pone la domanda: qual è il motivo di questa provocazione francamente falsa, la cui veridicità è semplicemente impossibile da giustificare? Tendiamo a pensare che il motivo risieda nel desiderio di trovare un motivo per interrompere i negoziati in corso”, ha detto il ministro secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

ORE 19.58 – Il sindaco di Kiev, Vitalij Klychko ha partecipato oggi alla riunione online dei sindaci tenutosi sulla piattaforma del comitato economico di Ginevra. Nel corso della riunione, spiega su Telegram, “ho sottolineato che quello che fa la Russia in Ucraina è un genocidio. Ho anche sottolineato la necessità del sostegno e dell’aiuto all’Ucraina e anche una posizione unita dei paesi Ue. Un aiuto ai nostri profughi e anche un aiuto militare all’Ucraina”, sottolinea.

ORE 19.50 – “Il nostro staff è riuscito a mettersi al riparo e non è rimasto ferito, ma i finestrini del veicolo, parcheggiato fuori dall’ingresso dell’ospedale, sono esplosi per le deflagrazioni”. E’ il racconto di Michel-Olivier Lacharité, capo missione di Medici senza frontiere in Ucraina dopo che ieri un team di Msf è stato testimone del bombardamento di un ospedale a Mykolaiv. Il team ieri era in visita alla città per incontrare le autorità sanitarie locali e regionali. Alle 15.30 circa, mentre i quattro operatori di Msf stavano entrando nell’ospedale oncologico della città, che dall’inizio della guerra sta curando i feriti, l’area intorno all’ospedale è stata attaccata.

ORE 19.49 – “Il popolo russo merita la verità, meritate i fatti”. Così, parlando in russo e rivolgendosi direttamente al popolo russo, il premier britannico Boris Johnson in un video messaggio descrive le “atrocità commesse dalle truppe russe a Bucha, Irpin e in altri luoghi in Ucraina” che, dice, “hanno suscitato orrore nel mondo”. Ci sono stati, afferma il premier, “civili massacrati, colpiti a morte con le mani legate. Donne violentate davanti ai loro figli. Corpi bruciati con crudeltà, gettati in fosse comuni, o lasciati nelle strade”.

ORE 19.48 – “Dobbiamo imparare dalla storia, non possiamo permettere all’Ucraina di rimanere occupata. L’Ucraina deve essere libera, io quando vedo adesso i vari Paesi che cercano di trovare una maniera di fare una pace in Ucraina….perché nessuno può vedere queste immagini di questi morti…. Se non resistiamo, se non liquidiamo adesso Putin, questo continuerà”. Lo afferma Anna Maria Anders, ambasciatore plenipotenziario di Polonia in Italia, intervenuta all’Università Lumsa in occasione della presentazione del libro ‘Gli Amici di Lolek’ di Gian Franco Svidercoschi

ORE 19.47 – La Russia chiede al social network Twitter di ripristinare l’accesso alla pubblicazione del dipartimento diplomatico russo in inglese con le principali tesi del ministero della Difesa della Federazione Russa sugli avvenimenti avvenuti a Bucha. E’ quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’ che cita una dichiarazione del ministero degli Esteri russo.

ORE 19.32 – L’ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha detto che le notizie e le immagini di civili uccisi a Bucha sono “molto sconvolgenti”, ma ha aggiunto che le circostanze devono essere verificate e che le accuse siano basate sui fatti.

ORE 19.24 – Alla centrale nucleare di Chenobyl è arrivata la Guardia Nazionale dell’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia di stampa ‘Interfax’ spiegando che ora la centrale è sotto il controllo della Guardia Nazionale. Nei prossimi giorni dovrà anche essere effettuata la rotazione del personale di quei 46 che sono arrivati il 20 marzo. Ci sono tredici operai che stanno alla centrale dall’inizio dell’invasione russa.

ORE 19.22 – Il sindaco di Melitopol Ivan Fedoriv denuncia che la città è attualmente bersaglio di saccheggi di ampia portata sotto il controllo della sindaca autoproclamata Halyna Danylchenko. Lo riporta ‘Radio Svoboda’. “La situazione – afferma il sindaco Fedoriv – è abbastanza difficile, perché a seguito dei problemi umanitari creati dagli occupanti (mancanza di cibo, medicine, carburante) è iniziata oggi una nuova tornata di saccheggi”.

ORE 19.21 – Gli Stati Uniti annunceranno domani l’introduzione di nuove sanzioni contro la Russia, in coordinamento con gli altri Paesi del G7 e con l’Unione europea, ha anticipato una fonte dell’Amministrazione Biden citata da Cnn. Le nuove misure “imporranno costi significativi alla Russia e isoleranno ulteriormente il Paese a livello economico, finanziario e tecnologico. Queste misure degraderanno strumenti cruciali del potere statale russo, imporranno conseguenze acute e immediate all’economia e richiameranno alle loro responsabilità la cleptocrazia russa che finanzia e sostiene Vladimir Putin”, ha spiegato la fonte. “Avevamo già concluso che la Russia aveva commesso crimini di guerra in Ucraina e le informazioni su Bucha sembrano mostrare ulteriori prove di crimini di guerra”.

ORE 19.20 – “Durante il periodo in cui la città era sotto il controllo delle truppe russe, nessun pacifico residente locale ha subito azioni violente. La gente si muoveva con calma per la città e usava le comunicazioni cellulari”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, sostenendo anche che “le uscite dalla città non erano state bloccate”.

ORE 18.50 – Estonia e Lettonia hanno predisposto la chiusura di due consolati russi in ognuno dei due Paesi baltici e la conseguente espulsione dei diplomatici che vi lavorano, in seguito alle atrocità commesse contro i civili dai militari russi a Bucha. Il governo a Tallin ha quindi chiuso le sedi diplomatiche di Narva e Tartu, mentre Riga quelle di Daugavpils e Liepaja. L’Estonia ha espulso 14 diplomatici e la Lettonia 13. La Lituania ieri aveva predisposto la chiusura del consolato di Klaipeda ed espulso l’ambasciatore.

ORE 18.49 – “La Russia non dovrebbe avere una posizione di autorità in un organismo il suo obiettivo è promuovere il rispetto dei diritti umani”. Così l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha ribadito la richiesta di sospensione dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu della Russia che, secondo la valutazione di Washington, ha commesso crimini di guerra in Ucraina.

ORE 18.48- Le autorità rumene hanno deciso di dichiarare persone non gradite 10 dipendenti dell’ambasciata russa a Bucarest. Lo rende noto il ministero degli Esteri rumeno in un comunicato precisando che “le loro attività e le loro azioni violavano le disposizioni della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961”. La decisione è stata comunicata oggi all’Ambasciatore russo a Bucarest Valery Kuzmin.

ORE 18.38 – “Le dichiarazioni della Lega sulle espulsioni dei diplomatici russi? Evito di rispondere alle provocazioni. L’azione del governo italiano mira al raggiungimento della pace. Ci stiamo impegnando in questa direzione ogni giorno. Allo stesso tempo, abbiamo la necessità di tutelare i cittadini italiani. Abbiamo agito, infatti, per questioni di sicurezza nazionale”. Così il ministro Di Maio a Berlino, a margine della Moldova Support Conference.

ORE 18.23 – La Slovenia ha annunciato l’espulsione di 33 diplomatici russi. Lo riportano i media locali, secondo cui il ministero degli Esteri di Lubiana ha convocato l’ambasciatore russo, Timur Eyvazov, per esprimere la protesta della Slovenia nei termini più forti per le uccisioni di civili a Bucha. Nella stessa occasione è stato notificato il provvedimento che riduce da 41 a otto lo staff dell’ambasciata russa in Slovenia.

ORE 18.22 – “Siamo nell’aprile del 2022, ma sembra che siamo nell’aprile del 1937 quando tutto il mondo si sconvolse per l’attacco alla vostra Guernica”. Così Volodymyr Zelensky, nell’intervento in video conferenza davanti al Parlamento spagnolo, ha paragonato i bombardamenti che l’Ucraina sta subendo da parte della Russia a quelli, condotti dall’aviazione nazista a sostegno dei franchisti durante la guerra civile spagnola, della città basca, diventati, anche grazie al quadro di Picasso, il simbolo della disumanità della guerra.

ORE 18.09 – La Russia ha proceduto all’evacuazione di “600mila persone” dall’Ucraina che non sono partite “contro la loro volontà o rapite” come sostiene l’Occidente. E’ quanto ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza, affermando che “non siamo entrati in Ucraina per conquistare territori”.

ORE 18.08 – Immagini riprese a Bucha prima dell’11 marzo, quindi mentre la cittadina era occupata dalle forze russe, mostrano l’uccisione di un uomo mentre percorre in bici l’oramai tristemente famosa via Yablunska da parte dei militari di Mosca, raggruppati in una strada laterale. A diffonderle è stato il sito di giornalismo investigativo Bellingcat, precisando che nel punto esatto in cui, secondo le immagini, l’uomo è caduto, gli ucraini che sono entrati a Bucha dopo l’uscita dei russi hanno poi effettivamente trovato un cadavere accanto a una bicicletta.

ORE 18.00 – L’ambasciatore russo all’Onu, Vassili Nebenzia, ha denunciato, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza Onu, quelle che definisce “le menzogne” sulle atrocità di cui sono accusati i russi a Bucha. “I cadaveri non sembrano cadaveri che sono rimasti lì per molti giorni”, ha detto il diplomatico russo, ripetendo un argomento più volte usato in questi giorni da Mosca per negare l’accusa di aver torturato ed ucciso civili.

ORE 17.48 – “Ho sentito la collega britannica” Liz Truss. Lo riferisce in un tweet Luigi Di Maio, sottolineando di avere “ribadito la necessità di intervenire con nuove sanzioni economiche per fermare il finanziamento all’esercito russo. Obiettivo comune è il raggiungimento della pace in Ucraina. Piena condanna della guerra russa”, conclude il ministro degli Esteri.

ORE 17.44 – Espellere la Russia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha chiesto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi al massimo organismo dell’Onu.

ORE 17.36 – “E’ arrivato il momento di trasformare” il sistema di sicurezza internazionale e per questo motivo “propongo una conferenza mondiale, da tenere a Kiev”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 17.27 – Un tribunale “sul modello di Norimberga” per giudicare i responsabili dei crimini commessi in Ucraina. Lo ha chiesto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 17.21 – “Il Consiglio di Sicurezza deva garantire la sicurezza, ma in questo momento che ruolo sta avendo? Dove sono queste garanzie da parte delle Nazioni Unite? E’ ovvio che le istituzioni chiave del mondo che devono portare la pace in questo momento non stanno funzionando in maniera efficace”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 17.10 Amedia, il gruppo editoriale norvegese, ha deciso di lasciare la Russia e di affidare il controllo delle sue quattro tipografie in Russia al premio Nobel per la pace, Dmitri Muratov, il direttore di Novaya Gazeta. Il giornale indipendente russo, il 28 marzo scorso, dopo aver ricevuto un secondo avvertimento dall’Autorità di controllo russo Roskomnadzor, aveva annunciato la sospensione delle sue pubblicazioni fino alla fine della guerra in Ucraina.

ORE 17.02 – Quelle che stanno portando avanti le forze russe nei “territori occupati” dell’Ucraina sono “azioni terroristiche”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 16.54 – L’Ucraina in guerra non rinuncia alla giustizia ed ai valori dell’Europa anche se “un cambiamento è ovvio. Attualmente vengono registrate nel Registro unico delle sentenze del tribunale all’incirca 11.500 sentenze. Prima della guerra questa cifra si aggirava intorno a 30 mila sentenze quotidiane”. Ne parla con l’Adnkronos Bogdan Monich, presidente del Consiglio dei Giudici dell’Ucraina, organo supremo della gestione autonoma della giustizia, che dal 24 febbraio 2022(delibera numero 9) ha assunto il carico anche di obblighi inerenti alla coordinazione e lavoro del sistema di giustizia per il cessato funzionamento del Consiglio supremo (il 22 febbraio).

ORE 16.45 – “Evoluzione della propaganda russa. Prima sono entrati per ‘liberare’ gli ucraini dai nazisti. Ora dicono che la maggior parte degli ucraini sono nazisti e dovrebbero essere puniti. Crematori mobili, fosse comuni, omicidi etnici nel centro dell’Europa. Scusa, signor Churchill, il mondo è andato di nuovo nei guai”. Ad affermarlo è Mikhaylo Podolyak, uno dei membri della delegazione ucraina nei negoziati e dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelenskuy.

ORE 16.28 – “Ho saputo che nelle ultime 24 ore ci sono state 300 richieste per entrare nella nostra legione”. Lo ha detto in un punto stampa organizzato da Interfax Ucraina uno dei soldati russi passati a combattere tra le fila di Kiev nella “legione della Russia libera”, nata – ha spiegato un commilitone – “per combattere il regime di Putin”. I tre ex soldati dell’esercito russo si sono presentati al briefing con la testa incappucciata e non hanno voluto rivelare il proprio nome, la brigata di cui facevano parte, né le circostanze in cui sono passati dall’altra parte della barricata per non compromettere “la sicurezza nostra e delle nostre famiglie rimaste in Russia, senza la possibilità di andarsene. Se parliamo, i nostri parenti saranno perseguitati”.

ORE 16.20 – Durante la riunione dei ministri degli Esteri della Nato, domani e giovedì a Bruxelles, ci sarà “una sessione separata con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith, in una conference call con i giornalisti, sottolineando che “è importante sentire direttamente dagli ucraini la valutazione sugli sviluppi veloci sul campo e cosa possiamo fare di più per aiutare gli ucraini in questo momento”. “Dopo le orribili immagini di Bucha ci sentiamo ancora più spinti a riconsiderare a forme aggiuntive di assistenza che possiamo dare individualmente e collettivamente”, ha poi concluso.

OE 16.15 – “Al Presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace. Per la Russia, la guerra non ha senso: vuole dire solo vergogna, isolamento, povertà”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Torino per la firma del patto per la città, ricordando anche la telefonata della settimana scorsa in cui aveva invitato Putin a “parlare di pace”.

ORE 16.09 – “L’Italia e l’Unione Europea sostengono il popolo ucraino, in lotta per la pace e per la libertà. La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente von der Leyen”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Torino per la firma del patto per la città.

ORE 16.01 – Al momento “il focus è sulla raccolta del maggior numero di prove possibili” sui crimini di guerra commessi dalla Russia a Bucha ed altre località dell’Ucraina. E’ quanto ha detto l’ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith, in una conference call con i giornalisti in vista della riunione ministeriale di domani e dopodomani a Bruxelles, sottolineando che la principale è “assicurare che venga mostrata la verità, capire quello che è successo, raccogliere informazioni, attraverso le testimonianze dirette” e “le immagini satellitari”.

ORE 15.45 – “Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Torino alla firma del patto per la città.

ORE 15.31 – “L’Unione europea ha istituito una Squadra inquirente congiunta con l’Ucraina per raccogliere prove e indagare crimini di guerra e contro l’umanità in Ucraina”, ha reso noto la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen dopo aver assicurato al Presidente ucraino, Volodymir Zelensky, il “pieno sostegno della Commissione europea in questo momento terribile”. “Queste atrocità non possono rimanere senza risposta e non rimarranno senza risposta. I responsabili di questi crimini atroci non dovranno rimanere impuniti”, ha spiegato, accusando la Russia di aver lanciato una “guerra crudele e spietata non solo contro i coraggiosi militari ucraini ma anche contro la popolazione civile”.

ORE 15.26 – L’Ue, nell’ambito del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, imporrà “un bando alle importazioni di carbone” da Mosca, “del valore di 4 mld di euro l’anno”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Questa misurerà “taglierà un’altra importante fonte di ricavi per la Russia”.

ORE 15.18 – “Stiamo vedendo la natura della guerra condotta dal presidente Vladimir Putin, la sua mancanza di rispetto delle norme internazionali e dei più elementari diritti umani”: A dichiararlo è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles.

ORE 15.11 – “Le forze armate ucraine stanno opponendo una fortissima resistenza, riconquistando territori agli invasori russi e costringendo la Russia a modificare i suoi piani bellici. Ma Mosca non sta rinunciando alle sue ambizioni in Ucraina”. A dichiararlo è stato il segretario generale della Naro, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. “Stiamo vedendo un significativo movimento di truppe che si allontanano da Kiev, per raggrupparsi, riarmarsi e ricevere rifornimenti. E stanno spostando la loro attenzione verso est: nelle prossime settimane ci aspettiamo una spinta ulteriore nell’est e nel sud dell’Ucraina per cercare di occupare l’intero Donbass e creare un corridoio verso la Crimea”.

ORE 15.06 – Nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato la Commissaria per i diritti umani della Federazione Russa, Tatyana Moskalkova, citata dai media locali. Secondo Moskalvoka, sono stati scambiati 86 prigionieri per parte.

ORE 15.02 – “Abbiamo tutti visto le immagini orribili di civili uccisi a Bucha ed altre zone controllate dai militari russi. Si tratti di episodi di brutalità insopportabile cui l’Europa non aveva assistito da decenni”. A dichiararlo è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la conferenza stampa che precede il vertice dei ministri degli Esteri degli Stati membri in programma per i prossimi due giorni a Bruxelles. “Prendere di mira ed uccidere i civili è un crimine di guerra – ha aggiunto Stoltenberg – bisognerà stabilire i fatti, e i responsabili dovranno essere portati davanti alla giustizia. Gli Alleati sostengono le indagini svolte anche attraverso le Corti internazionali”.

14.54 – Ora in Europa a trainare i prezzi sono i rincari dell'”energia”. Una volta che la situazione “sarà stabilizzata, prevediamo che torneremo a un livello di inflazione più accettabile, ma superiore a quello che avevamo prima della crisi, per ragioni strutturali”. Lo prevede il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, in conferenza stampa a Lussemburgo al termine dell’Ecofin.

ORE 14.42 – ”La Russia non vincerà la guerra che ha scelto. Ora è fondamentale fermare la macchina da guerra del Cremlino per mettere fine alle atrocità commesse in Ucraina”. Lo ha scritto l’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, aggiungendo che per fermare la Russia ”non c’è altro modo che aumentare seriamente le sanzioni”.

ORE 14.40 – Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire apre all’idea di istituire un fondo comunitario che consenta di attenuare l’impatto delle sanzioni Ue contro la Russia per le imprese e i territori più colpiti, sul modello di quanto era stato fatto per la Brexit, ma più in grande. L’istituzione di un fondo simile, che consentirebbe di evitare divisioni all’interno dell’Ue provocate dall’impatto ineguale delle sanzioni approvate per indebolire lo sforzo bellico della Russia in Ucraina, è stata caldeggiata dall’eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi.

ORE 14.36 – E’ di oltre 7,1 milioni il numero delle persone che sono state costrette a lasciare le proprie case a causa della guerra ed ora sono sfollati all’interno del Paese. E’ quanto riporta l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), registrando un aumento del 10% rispetto all’ultimo rapporto del 16 marzo scorso.

ORE 14.33 – Il quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia “non riguarderà solo l’energia. E’ un pacchetto ampio, che copre diversi settori: più persone sanzionate, sanzioni commerciali, nel settore dei trasporti e che riguardano l’energia, in particolare il carbone”. Lo dice il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, a Lussemburgo a margine dell’Ecofin.

ORE 14.32 – “Gli occupanti russi stanno preparando una falsificazione su larga scala: intendono raccogliere in un unico luogo i corpi dei residenti di Mariupol uccisi dagli stessi russi e presentarli come vittime in massa delle truppe ucraine. A tal fine, recentemente sono circolate false tesi secondo cui gli ucraini stanno usando i civili come scudi umani”. Lo denuncia in un post su Facebook il Servizio di sicurezza dell’Ucraina.

ORE 14.31 – La decisione dell’Italia di espellere 30 diplomatici russi è “immotivata” e “porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali”. Lo afferma l’ambasciata russa in Italia commentando la decisione annunciata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, “per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale”.

ORE 14.25 – Davanti alle azioni della Russia in Ucraina “dobbiamo dare prova di unità senza falle”. I 27 sono pronti ad adottare misure che “restringano le esportazioni e le importazioni” verso e dalla Russia, “allunghino la lista delle persone e delle società colpite” e c’è “la volontà di includere anche l’energia, in proporzioni e secondo un calendario da definire”. Lo dice il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, in conferenza stampa a Lussemburgo al termine dell’Ecofin.

ORE 14.13 – La transizione ai pagamenti internazionali in rubli avverrà “in fasi e con molta cautela, considerando le realtà economiche e finanziarie dei mercati globali”, ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, precisando che a “nessuno ha fretta”. “Non c’è spazio per movimenti bruschi. Deve essere fatto in modo approfondito, graduale, e attentamente calibrato, non si può fare altrimenti”, ha aggiunto.

 

ORE 14.12 – Il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Albares, ha annunciato l’espulsione di 25 diplomatici russi perché “rappresentano una minaccia per la sicurezza” della Spagna oltre che per le “terribili azioni” compiute dalle forze russe negli ultimi giorni in Ucraina.

ORE 14.00 – La Moldova necessita di maggiori aiuti da parte della comunità internazionale per far fronte ai 100mila rifugiati ucraini ospitati nel Paese, circa un quarto di tutti quelli che sono arrivati dallo scoppio del conflitto. Lo ha detto la premier moldava Natalia Gavrilita nel corso della Conferenza dei donatori per l’Ucraina in corso a Berlino

ORE 13.59 – Lo Stato maggiore delle forze armate ucraino rende noto che i militari russi morti in combattimento dall’inizio della guerra sono 18.500. La Russia ha perso anche 676 carri armati, 1.858 mezzi corazzati, 150 aerei da guerra e 134 elicotteri. Lo scorso 25 marzo, il ministero della Difesa russo ha ammesso la perdita di 1.351 soldati. Ma pochi giorni prima il quotidiano filo governativo Komsomolskaya Pravda aveva pubblicato, e subito cancellato denunciando un atto di hackeraggio, un post con il bilancio di 9.861 soldati morti.

ORE 13.48 – Nella regione di Kharkiv i soldati ucraini hanno trovato le prove di utilizzo da parte dei russi di bombe al fosforo e termobariche. Non trattandosi di armi di precisione – ricorda il Comando operativo territoriale orientale della guardia nazionale dell’Ucraina – il loro impiego è vietato nei pressi dei centri abitati.

ORE 13.47 – Arrestato con l’accusa di tradimento durante un’operazione speciale del Servizio di sicurezza ucraino il capo dell’ufficio del procuratore distrettuale di Mykolayiv, Gennady Herman. Lo fa sapere la stessa SBU affermando di avere le prove che l’uomo, attraverso un mediatore, avrebbe passato all’esercito russo informazioni sulla situazione operativa a Mykolayiv e nella regione; prigionieri militari e civili uccisi e luoghi della loro detenzione; risultati del bombardamento di Mykolayiv e password giornaliere ai checkpoint regionali. Durante l’interrogatorio, l’uomo avrebbe confessato la sua attività criminale.

ORE 13.42 – “Non è cambiato nulla per noi. Non rifiutiamo la possibilità di un incontro”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a proposito di un possibile faccia a faccia tra il presidente Vladimir Putin ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che quest’ultimo ha affermato che forse questo incontro non avrà luogo.

ORE 13.34 – Il Cremlino ha definito inaccettabili gli attacchi del presidente americano Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin. “Gli insulti personali al presidente della Russia continuano, e questo è un male. Li consideriamo inaccettabili e lo consideriamo non degno di un presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov, lamentando poi le contraddizioni esistenti tra le accuse di crimini di guerra mosse dal presidente e le dichiarazioni del Pentagono, che afferma di non disporre di dati che consentano di arrivare a tale conclusione. Quanto al rischio di nuove sanzioni: “Noi stessi sappiamo che sono possibili. È improbabile che gli americani abbandonino questa loro pratica preferita”, ha commentato.

ORE 13.29 – Una “decisione miope” che non rimarrà senza risposta. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la decisione di diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, di espellere diplomatici russi.

ORE 13.22 – La catena francese di supermercati Auchan cessa gli investimenti e le forniture in Russia. Lo comunica l’ufficio stampa Auchan Ucraina.

ORE 13.13 – “Stiamo operando perchè malgrado tutto, malgrado le orribili immagini che siamo costretti a vedere si recuperi ragionevolezza nel mondo e nel nostro Continente”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la restituzione della bandiera da parte degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2022.

ORE 13.02 – Il cancelliere austriaco Karl Nehammer si recherà nei prossimi giorni a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato la cancelleria di Vienna evitando, per motivi di sicurezza, di precisare la data del viaggio. Obiettivo del viaggio è quello di discutere con Zelensky del sostegno umanitario e politico che l’Austria è pronta a dare all’Ucraina.

ORE 12.54 – Alcune soldatesse ucraine hanno raccontato i giorni della loro prigionia: i soldati russi le costringevano a spogliarsi davanti agli uomini, fare gli squat, coprivano loro gli occhi, le rasarono i capelli, e le interrogavano di continuo. Lo rivela il ministero della Reintegrazione ucraino ripreso dall’agenzia di stampa Unian, aggiungendo che, durante la detenzione in Bielorussia, i soldati di Mosca volevano fare partecipare le militari ai video propagandistici parlando in russo e nel centro di detenzione a Bryansk le torturavano quando non rispondevano alla frase ‘Gloria alla Russia’.

ORE 12.47 – Kiev e Ankara hanno raggiunto un accordo per l’evacuazione dei feriti e il trasporto dei cadaveri da Mariupol. Lo ha confermato – parlando ai media ucraini – il presidente Volodymyr Zelensky. “Oggi ci siamo accordati con la Turchia che è pronta a caricare sulle navi i feriti e le vittime per trasportarli da Berdyansk” . Ma per portare avanti questa operazione – ha spiegato – “stiamo aspettando l’approvazione di Putin”. “Se questo tentativo fallisse, sapremmo che è il presidente della Russia a non dare personalmente questa opportunità “, ha concluso Zelensky, citato dall’agenzia Interfax.

ORE 12.39 – Si è sdraiato per terra in quattro diversi punti del centro di Mosca, con il viso rivolto a terra e le mani legate dietro la schiena. Per protestare contro le atrocità commesse dalle forze militari russe a Bucha. Le fotografie della protesta sono state diffuse dal sito di notizie indipendente russo Holod.media, i cui giornalisti hanno lasciato la Russia ma che continua a pubblicare notizie, anche sulla guerra in Ucraina, e rilanciata dalla Bbc.

ORE 12.30 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato la ministra per il Clima e l’Ambiente polacca Anna Moskwa ”per coordinarci riguardo la collaborazione con l’Aiea”, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Lo ha scritto su Twitter lo stesso Kuleba spiegando che ”entrambi siamo d’accordo sul fatto che la presenza russa nella centrale nucleare di Zaporizhzhia debba terminare”. Con Moskwa, Kuleba ha detto di aver ”anche parlato di progetti energetici a beneficio sia della Polonia, sia dell’Ucraina”.

ORE 12.22 – Le divisioni 64 e 35 dei fucilieri motorizzati responsabili dei crimini commessi a Bucha, ora di stanza a Mosyr (Bielorussia), potrebbero tornare in Ucraina, molto probabilmente in una delle zone più calde (presumibilmente nella regione di Kharkiv), dopo due giorni di riposo a Belgorod, in Russia. Lo riferisce l’intelligence ucraina, secondo cui, dopo il periodo di riposo le divisioni saranno chiamate a svolgere “compiti speciali”, del tipo già svolti a Bucha. Secondo l’intelligence di Kiev, uno dei motivo di far tornare queste divisioni senza aver provveduto alla loro rotazione, sarebbe quello di sbarazzarsi di testimoni scomodi dislocandoli nelle zone in cui non avrebbero la possibilità di sopravvivere, il che precluderebbe la possibilità di farli comparire davanti al tribunale.

ORE 12.15 – I negoziati di pace tra Ucraina e Russia stanno proseguendo. Ad annunciarlo è stato il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko in un’intervista all’agenzia Interfax. “Sono attualmente in corso intensi negoziati con la parte ucraina in video collegamento”, ha dichiarato, sottolineando però che finché non ci sarà un accordo su un documento finale, sarà troppo presto per parlare, ad esempio, di un incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo collega ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 12.09 – La Svezia ha annunciato l’espulsione di tre diplomatici che lavorano all’ambasciata russa a Stoccolma. Nel corso di una conferenza stampa la ministra degli Esteri svedese, Anna Lindh, ha chiarito i motivi, spiegando che i tre non hanno rispettato le regole stabilite dalla Convenzione di Vienna. Analogo provvedimento contro i diplomatici russi è stato preso da altri Paesi europei, tra cui Italia, Francia e Germania.
ORE 12.03 – Un vero e proprio esercito che porta avanti una cyber guerra. Dall’inizio del conflitto, l’IT Army ucraino creato dal ministero degli Affari Esteri riunendo specialisti IT ucraini e da tutto il mondo per combattere il nemico sul fronte informatico, ha condotto una controffensiva on line che ha colpito finora 660 target russi tra siti web governativi, dei media russi e servizi commerciali bloccandoli. Non solo: attraverso vari canali digitali “abbiamo diffuso tra la popolazione del Paese dell’aggressore la cruda verità sulle atrocità commesse dai loro in Ucraina”, si legge sul canale Telegram dell’It Army of Ukraine, lo stesso canale che utilizza per la propria ‘chiamata alle armi’: “se sai come attaccare i siti web, unisciti ai ranghi dell’esercito IT dell’Ucraina. Combattiamo l’occupante per vincere!”.

ORE 11.58 – Un bambino è morto e due sono stati feriti negli attacchi avvenuti nelle ultime 24 ore nella regione di Mykolaiv. I raid russi, che hanno colpito scuole, ospedali, asili e case, hanno causato il ferimento di 380 civili.

ORE 11.53 – E’ stato rilasciato il team della Croce Rossa Internazionale fermato ieri a Manhush, cittadina ucraina a 20 km ad ovest di Mariupol che sarebbe in mano russa. Lo ha riferito la stessa Croce Rossa, precisando in una nota citata dalla Bbc che è stato un “grande sollievo” ricevere la notizia.

ORE 11.47 – “Dobbiamo applaudire meno Zelensky e aiutarlo di più, fargli meno lodi e fornirgli i mezzi per continuare a resistere”. A dichiararlo è stato l’Alto Rappresentante per la politica estera, Josep Borrell: perché “le guerre si vincono con le armi e indebolendo economicamente il nemico”, ha sottolineato. Borrell ha anche precisato che un nuovo pacchetto di sanzioni Ue sarà approvato in Consiglio Affari Esteri, ma che “quello che è sul tavolo, in discussione, e sul quale non è stato ancora raggiunto un accordo, è cosa fare con l’energia, con importazioni di gas, petrolio e anche carbone”.

ORE 11.45 – La loro unica speranza è smettere di “sentire i rumori della guerra che fanno paura e girare la testa”. “Siamo a Leopoli per portare al sicuro circa 80 persone con gravi fragilità mentali, già evacuate due settimane fa da un centro di cure a Bakhmut, nella regione del Donetsk, una delle zone più colpite dai bombardamenti. Li porteremo in Italia dove, grazie alla collaborazione con il Dipartimento Protezione Civile, troveranno ospitalità e cure”. Così la Croce Rossa Italiana sui suoi canali social dà notizia della sua missione umanitaria a Leopoli dove oggi è previsto che si concludano le operazioni di evacuazione ed è in programma la ripartenza del convoglio umanitario con i profughi verso l’Italia.

ORE 11.39 – La Russia darà “una risposta adeguata all’espulsione di diplomatici dall’Italia”. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dall’agenzia di stampa Tass.

ORE 11.32 – Le immagini di Bucha sono “un fake” frutto dell’ “immaginazione cinica della propaganda ucraina”. Lo ha dichiarato l’ex presidente russo, Dmitri Medvedev, sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax. “Un drone abbattuto con una lattina di cetrioli. Il reparto di maternità dell’ospedale di Mariupol, ora Bucha”, si tratta di “falsi che sono maturati nell’immaginazione cinica della propaganda ucraina”, ha affermato il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia.

ORE 11.17 – “Stanotte i russi hanno colpito una nave civile battente bandiera della Repubblica Dominicana, che si trovava nel porto di Mariupol”. Lo rende noto il Ministero degli Interni ucraino sul suo canale Telegram ufficiale. “La collisione ha provocato un incendio nella sala macchine, un membro dell’equipaggio è rimasto ferito”, aggiunge il Ministero, facendo sapere che la “mentre l’incendio divampava, la nave ha cominciato ad affondare”. “Le guardie di frontiera marittima hanno prontamente assistito i feriti e portato in salvo l’equipaggio. La nave è in fiamme e sta gradualmente andando sott’acqua, è impossibile condurre un’operazione di salvataggio sotto il fuoco costante”, conclude il messaggio del Ministero degli affari interni dell’Ucraina.

ORE 11.08 – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell si recheranno in visita a Kiev questa settimana. Lo ha affermato in un tweet il portavoce della Commissione europea Eric Mamer, spiegando che a Kiev von der Leyen e Borrell incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sabato si sposteranno invece a Varsavia, ha aggiunto Mamer.

ORE 10.58 – ”L’Italia è disponibile a fare da garante della sicurezza e della pace in Ucraina e faremo tutto quello che serve per portare avanti questo lavoro” e questo ”non espone a nessun rischio”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dicendo che ”non sarà qualche minaccia a spaventarci”. ”Essere tra i Paesi garanti”, ha spiegato Di Maio, ”significa far parte di un percorso diplomatico che porta a un obiettivo di un accordo di pace che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo momento, partendo dalla volontà del popolo e delle istituzioni ucraini”.

ORE 10.48 – ”Il governo italiano ha deciso di espellere 30 diplomatici russi in servizio presso l’ambasciata in quanto persone non grate”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio spiegando che ”questa misura, assunta insieme ad altri partner europei e atlantici si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione asll’Ucraina da parte della Federazione russa”.

ORE 10.37 – Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha rivolto un appello ai leader europei affinché interrompano tutti i legami commerciali con Mosca, perché quello con la Russia è “denaro che sanguina” e alimenta il suo esercito. “Ogni euro, ogni centesimo che ricevi dalla Russia o che invii in Russia ha sangue, sono soldi insanguinati e il sangue di questi soldi è sangue ucraino, il sangue del popolo ucraino”, ha detto Klitschko. Il sindaco ha poi parlato di ”genocidio degli ucraini”.

ORE 10.25 – La Danimarca ha annunciato l’espulsione di 15 diplomatici russi. Lo ha detto il ministro degli Esteri danese Jeppe Kofod su Twitter citando azioni di spionaggio condotte dai diplomatici russi. ”Abbiamo scoperto che i 15 erano agenti dell’intelligence russa che stavano compiendo azioni di spionaggio in territorio danese”, ha detto Kofod.

ORE 10.12 – L’Unione europea ”adotterà probabilmente domani un nuovo pacchetto di sanzioni” contro la Russia dopo la scoperta del massacro di civili a Bucha. Lo ha detto il ministro francese degli Affari europei Clement Beaune nel corso di una intervista alla radio Rfi. Secondo il ministro francese la Ue dovrebbe agire rapidamente anche sulle importazioni di gas e carbone dalla Russia.

ORE 10.11 – L’Ue lavora ad un “rafforzamento delle sanzioni economiche contro lo Stato russo. Può passare per un rafforzamento delle sanzioni sulle esportazioni e sulle importazioni, per un allungamento della lista delle persone sanzionate e anche per un lavoro sul settore energetico”. Lo dice il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, a margine dell’Ecofin a Lussemburgo. “Ne parleremo stamani”, conclude.

ORE 10.07 – L’emittente russa MatchTV ha interrotto la partita di Bundesliga di sabato tra Borussia Dortmund e Rb Lipsia prima dell’intervallo a causa dei messaggi pro-Ucraina nello stadio. “Purtroppo dobbiamo interrompere la trasmissione per motivi al di fuori del nostro controllo -ha detto il commentatore Igor Kytmanov-. In generale calcio e politica dovrebbero essere tenuti separati. Ma questa regola non è sempre rispettata in Bundesliga”. A differenza della Premier League e della Ligue 1, la Bundesliga è ancora trasmessa in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. La Dfl aveva deciso all’inizio di marzo di continuare il suo contratto con MatchTv in parte per consentire la trasmissione in Russia di messaggi contro la guerra.

ORE 10.05 – Tra i Paesi membri dell’Ue “le discussioni sono in corso” su un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Colpire l’import di petrolio e carbone “per quanto riguarda la Commissione è certamente un’opzione, ma dobbiamo trovare un consenso tra gli Stati membri”. Lo dice il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, a Lussemburgo a margine dell’Ecofin.
“Le discussioni continueranno anche oggi – aggiunge – potrebbero essere anche sul versante commerciale, ma è importante proporre un pacchetto di sanzioni credibile, alla luce delle atrocità che l’esercito russo sta commettendo in Ucraina”, conclude.

ORE 10.04 – “Nell’ultimo giorno, gli occupanti hanno sparato 54 colpi con varie armi a lungo raggio: colpi di artiglieria, colpi di mortaio e carri armati e bombardamenti Mlrs. I distretti di Saltivka, Pyatihatka, Oleksiyivka, Kholodna Hora, Derhachi, Barvinkove, Chuguiv sono stati colpiti”. Lo comunica su Telegram il governatore della regione di Kharkiv Oleg Synegubov.
“Tra la popolazione civile – prosegue – ci sono le vittime dei bombardamenti di ieri a Kharkiv e Chuguev. A Kharkiv e nel distretto ci sono stati quattro morti e tre persone sono state ricoverate in ospedale. Nel distretto di Chuhuiv due morti e cinque feriti”.

ORE 9.59 – Ad oggi le forze dell’ordine hanno registrato 1200 fatti riconducibili a crimini di guerra, commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno ucraino Denis Monastyrsky, aggiungendo anche che nelle città liberate rimangono molti ordigni inesplosi. Soltanto ieri più di 5000 mine sono state trovate e neutralizzate dal Servizio di emergenza dello Stato. Monastyrsky ha esortato i cittadini a non tornare subito nelle città della regione, poiché la zona è ancora pericolosa.

ORE 9.54 – Dopo un mese di guerra in Ucraina nel paese ci sono tanti ordigni inesplosi, mine antiuomo e bombe a grappolo da richiedere decenni di lavoro per eliminarli. A dichiararlo è stato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sottolineando come anche dopo che le armi verranno fatte tacere questi stessi ordigni continueranno a minacciare la vita di tante persone. Guterres ha quindi invitato tutti gli stati ad aderire “senza indugio” alla Convenzione sulla messa al bando delle mine. “I membri permanenti del Consiglio di sicurezza in particolare hanno una responsabilità speciale”, ha aggiunto.

ORE 9.41 – Sono sette i corridoi umanitari previsti per oggi dalle città assediate in Ucraina. Lo ha detto la vice premier Irina Vereschuk, spiegando che da Mariupol, da Tokmak e da Berdyansk si potrà raggiungere Zaporizhia con mezzi propri. Inoltre si potrà lasciare Severodonetsk, Lisichansk, Popasnaya e Gorskoye per Bakhmut.

ORE 9.29 – E’ possibile che non ci sarà alcun incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin. Lo ha detto lo stesso Zelensky durante un discorso alla televisione ucraina.

ORE 9.02 – Ammonterebbero a 18500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18500 uomini, 656 carri armati, 1858 mezzi corazzati, 332 sistemi d’artiglieria, 107 lanciarazzi multipli, 55 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 150 aerei, 134 elicotteri, 1322 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 95 droni.

ORE 8.55 – ”Una provocazione per screditare la Russia”. Così il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha definito la situazione di Bucha, alle porte di Kiev. ”Washington e Bruxelles sono gli sceneggiatori e i registi, mentre quelli di Kiev sono gli attori. Non ci sono fatti, solo bugie”, ha aggiunto.

ORE 8.46 – La Francia espellerà 35 diplomatici russi “le cui attività sono contrarie ai propri interessi”. Lo scrive Le Figaro citando una fonte vicina al ministero degli Affari esteri francese e spiegando che si tratta di ”un’azione che fa parte di un approccio europeo”. In una nota del ministero francese si legge che ”la nostra prima responsabilità è sempre quella di garantire l’incolumità dei francesi e degli europei”.

ORE 8.33 – 165 bambini sono morti e 266 sono rimasti feriti in Ucraina a seguito dell’invasione della Russia. Lo rende noto l’Ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che “il maggior numero delle vittime si concentra nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk”. “I bombardamenti – aggiunge la nota – hanno danneggiato 869 scuole, 83 delle quali sono state completamente distrutte”.

ORE 8.26 – Sono più di 615mila le persone che sono arrivate in 38 regioni della Russia dall’Ucraina dall’inizio della guerra lo scorso 24 febbraio. Lo riferiscono le forze armate russe spiegando che tra loro si contano anche 121mila bambini. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tass, la maggioranza dei rifugiati, oltre 350mila persone, sono cittadini delle regioni di Donetsk e Luhansk.

ORE 8.04 – A Konotop, nella regione di Sumy nel nordest dell’Ucraina, sono stati trovati almeno tre corpi di civili con evidenti segni di torture. Lo ha denunciato il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, spiegando che le vittime sono state ritrovate dai militari ucraini. Il ritrovamento è avvenuto nelle zone dalle quali i russi si sono ritirati due giorni fa.

ORE 7.58 – Il Giappone ha imposto una serie di sanzioni finalizzate a limitare l’esportazione di beni di lusso in Russia. Lo ha reso noto il ministero del Commercio e dell’Industria di Tokyo.

ORE 7.44 – I militari ucraini hanno ripreso il controllo di territori nel nord dell’Ucraina dopo il ritiro delle truppe russe. Lo ha detto il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto quotidiano, aggiungendo che ”è probabile che i combattimenti continuino a livello inferiore in alcune parti delle regioni appena riconquistate, ma diminuiscano in modo significativo durante questa settimana quando il resto delle forze russe si ritirerà”.

ore 7.34 – ”La fine della vostra vita sarà dietro le sbarre”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, che nel discorso tenuto nella notte si è rivolto direttamente ai soldati e agli ufficiali militari russi. “Oggi le persone non vengono giustiziate”, ha detto Zelenskiy. ”Ma tutti i bugiardi in prima linea e i loro capi a Mosca dovrebbero ricordare: la fine della vostra vita sarà dietro le sbarre”, ha aggiunto.

“Ora è il 2022. E abbiamo molti più strumenti di quelli che hanno perseguito i nazisti dopo la Seconda Guerra mondiale”, ha detto.

ORE 7.23 – Il presidente ucraino Vokodymyr Zelensky parlerà oggi pomeriggio alle 16 ora italiana al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti per la prima volta. “Vorrei sottolineare che siamo interessati a un’indagine più completa e trasparente possibile” sui crimini commessi dai militari russi in Ucraina, ha detto Zelensky in un messaggio diffuso nella notte. ”I risultati di questa indagine saranno resi noti e spiegati all’intera comunità internazionale”, ha aggiunto il presidente ucraino.

ORE 7.09 – L’esercito russo sta raggruppando le sue truppe nell’Ucraina orientale con ”l’obiettivo di controllare il territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk”. Lo rende noto lo Stato Maggiore di Kiev in una nota, affermando che la Russia si sta preparando a un attacco aggressivo nell’Ucraina orientale.
”Il nemico sta rifornendo con cibo, carburante e munizioni” ai suoi militari dell’est. Inoltre, si legge nel documento, le forze russe continuano a bloccare la città di Kharkiv e hanno il pieno controllo di Mariupol.

ORE 7 – L’ospedale pediatrico di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, è stato colpito dai russi con armi non convenzionali, ovvero vietate dalla Convenzione di , come ad esempio bombe a grappolo. Lo rende noto lo Stato Maggiore di Kiev nel suo bollettino quotidiano. ”Infrastrutture civili e mediche, tra cui un ospedale pediatrico, è stato colpito dal fuoco nemico. Ci sono morti e feriti, tra cui bambini”, spiegano i militari ucraini.

(AdnKronos)

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