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Ecco il riassunto di tutte le notizie di oggi 20 aprile 2022 sul conflitto in corso in Ucraina, raccolte in questa pagina minuto per minuto, nella timeline in basso dopo la foto

—————– TIMELINE —————–

ORE 22.50 – Circa 500mila persone sono state deportate dall’Ucraina in Russia. Lo ha rivelato il capo della commissione umanitaria di Kiev, Mykyta Poturayev, che ha esortato la Croce rossa a cercare di contattare quanti risultano dispersi, tra cui donne e bambini. “Mezzo milione di cittadini ucraini sono stati deportati dall’Ucraina nella Federazione russa senza che fossero d’accordo – ha denunciato – Sfortunatamente non c’è neanche l’opportunità per ora di contattare queste persone”.

ORE 21.40 – “La Russia ha scelto una strada infausta per l’Ucraina, soprattutto, ma anche per se stessa e per l’equilibrio delle nazioni. Serve un’Europa forte per poter contare, con una difesa forte – ed è per questo che ho aumentato la spesa militare – per assicurare la nostra sicurezza. Dobbiamo evitare un allargamento del conflitto, non siamo vassalli di nessuno e dobbiamo riportare la Russia alla ragione per ottenere un cessate al fuoco e liberare il territorio ucraino”. Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron nel corso del dibattito con la candidata del Rn, Marine Le Pen.

ORE 21.39 – “L’aggressione di cui l’Ucraina è vittima non è ammissibile, confesso che gli sforzi che lei ha tentato per tentare di trovare la pace, a nome della Francia, meritano di essere sostenuti. L’aiuto umanitario all’Ucraina, l’aiuto finanziario, l’aiuto materiale per la difesa”. Lo ha detto Marine Le Pen nel dibattito in tv con Emmanuel Macron.

ORE 21.35 – “Sì. Senza alcuna condizione. Siamo pronti a tenere un ‘round speciale di negoziati’ a Mariupol. Uno a uno. Due a due. Per salvare i nostri ragazzi, Azov, militari, civili, bambini, vivi e feriti. Tutti. Perché sono nostri. Perché sono nel mio cuore. Per sempre”. Così su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo un’altra giornata di assedio alla città, da cui non sono riusciti a uscire i civili.

ORE 20.57 – No alla politicizzazione del G20. Lo ha chiesto il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, nel suo intervento da remoto alla riunione di Washington, durante il quale molti ministri si sono alzati, tra cui la segretaria al Tesoro americano Janet Yellen. “Il G20 è sempre stato e resta anzitutto un formato economico”, ha sottolineato Siluanov, che poi ha osservato come l’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli, conseguenza della guerra, colpirà in particolare i paesi in via di sviluppo e a basso reddito. “Contro ogni previsione, non abbiamo mai rifiutato di onorare i nostri obblighi – ha rivendicato il ministro – e di rispettare tutti i contratti. E’ ovvio che la fornitura di questi beni ai mercati internazionali è limitata artificialmente, provocando squilibri e un drammatico aumento dei prezzi”.

ORE 20.45 – In Ucraina sono arrivati nei giorni scorsi altri 17 gruppi tattici di battaglioni russi, quattro dei quali nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito fonti della Difesa statunitense, che indicano in 82 il numero totale dei gruppi tattici dispiegati. Secondo le fonti, tre dei quattro gruppi arrivati nelle ultime 24 ore “sono andati a est”, nella regione del Donbass, dove è iniziata la seconda fase dell’offensiva russa.

ORE 20.40 – “Il corridoio da Mariupol oggi non ha funzionato. I militari russi non hanno rispettato cessate il fuoco e non hanno accompagnato le persone ai punti di raccolta dove aspettavano gli autobus”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce Suspilnews, è il vicepremier ucraino Iryna Vereshchuk.

ORE 20.32 – “Tutti, anche il presidente Draghi, devono fare uno sforzo per tenere aperto il negoziato con Putin per trovare una soluzione politica”. Lo ha affermato Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’ su La7.
“Dall’inizio della guerra -ha ricordato- continuo a ripetere la nostra ferma condanna dell’aggressione militare russa e il sostegno economico, militare e umanitario all’Ucraina, anche se quello delle armi é un passaggio più delicato per noi 5 Stelle. Se potessi, poi, direi da domani: embargo totale del gas russo. Ma sarebbe un atteggiamento propagandistico se non c’è una soluzione già pronta. Ma noi proponiamo che a maggio al Consiglio europeo si accetti un Recovery fund energetico, si convincano anche Rutte e Scholz”.

ORE 20.28 – Gli Stati Uniti hanno emesso un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina, colpendo una banca commerciale e 40 persone ed entità legate all’oligarca Konstantin Malofeyev. Lo rende noto il Dipartimento del Tesoro americano, spiegando di aver preso di mira “società che operano con valuta virtuale nel settore minerario della Russia”.

ORE 20.24 – Le evacuazioni di civili da Mariupol – Kiev sperava che almeno seimila persone fossero in grado di lasciare la città – non sono andate come previsto. Lo ha ammesso la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, che ha attribuito il fallimento delle evacuazioni dal complesso di Azovstal sotto assedio “alla mancanza di controllo sui propri militari sul terreno”.

ORE 20.20 – “Alla plenaria del G20 a Washington molti dei nostri partner si sono ritirati quando la Russia ha voluto intervenire. Siamo con l’Ucraina e contro la guerra di aggressione della Russia”. Ad affermarlo in un tweet è il presidente della Bce, Christine Lagarde.

ORE 20.15 – Intervistato ieri da India Today, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato l’inizio della “Fase 2 dell’operazione militare speciale”, che mira “alla completa liberazione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk”. Lo ricorda Analisi difesa, sottolineando come Lavrov, che ha assicurato che “la Russia non userà armi nucleari, ma solo convenzionali”, abbia parlato di fronte a uno dei maggiori mass media indiani, sia per ribadire che l’India, la democrazia più popolosa del mondo, è al fianco della Russia non meno che la Cina e un’altra metà, grossomodo, dei paesi del pianeta. E così in quelle ore l’esercito russo ha iniziato ad attaccare, con oltre 100.000 soldati lungo un fronte di 480 chilometri.

ORE 19.44 – Si considera iniziata ieri la nuova offensiva russa nel Donbass in una guerra ormai più lunga di quanto si fosse mai pensato. Sempre più insistenti gli appelli lanciati dal presidente ucraino Volodymor Zelensky all’Occidente affinché gli vengano fornite armi sempre più potenti, col presupposto – come si legge in un articolo di Analisi difesa – che “più armi ci mandate, più breve sarà la guerra”. Forte è il contrasto tra le forniture militari, finora limitate, da parte dell’Ue e quelle ben più generose provenienti da Usa e Gran Bretagna, non a caso le due potenze anglosassoni più interessate da un punto di vista geopolitico a compromettere il più possibile i rapporti economici fra la Russia e l’Europa continentale.

ORE 19.34 – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto di poter incontrare il presidente russo Vladimir Putin a Mosca e quello ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Lo ha reso noto l’Onu spiegando che l’obiettivo di Guterres è quello di parlare di una serie di ”misure urgenti per arrivare alla pace” in un momento in cui il conflitto in corso nell’Europa dell’est rappresenta ”un grande pericolo”.

ORE 19.33 – Il ministro dell’Economia Daniele Franco, secondo quando si apprende, è rimasto alla sessione del G20 a Washington dedicata ai ministri delle Finanze e ai banchieri centrali anche quando si è collegato il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov. Anche i ministri della Germania e della Spagna sono rimasti come è rimasto nella sala anche il rappresentante della Francia. L’Italia, come membro della Troika che è composta dal Paese che detiene la Presidenza, il suo predecessore ed il suo successore, ha anche una responsabilità istituzionale che la vincola.

ORE 19.23 – Meno bus di quelli previsti sono riusciti oggi a raggiungere la città assediata di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, impedendo ad alcuni civili di andarsene. Lo ha detto il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, spiegando che erano 90 i bus attesi per oggi. ”Le persone ovviamente si sono radunate nei punti di incontro concordati, ma pochi di loro sono saliti sugli autobus”, ha dichiarato.

ORE 19.22 – “Sono pronto da tre anni per dialogare con la Federazione Russa e con il suo presidente. Voglio sottolinearlo ancora una volta: loro non sono pronti per una soluzione pacifica” del conflitto in corso in Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev a fianco del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.

ORE 19.15 – “La situazione a Mariupol sta peggiorando. Purtroppo finora non siamo riusciti a raggiungere risultati positivi là”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev. “Le nostre truppe stanno difendendo centinaia di feriti e di civili, perdono la vita, e non per caso”.

ORE 19.10 – Il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto ha sottolineato “l’importanza che Finlandia e Svezia cerchino di decidere contemporaneamente sull’adesione alla Nato”. Lo riporta il sito informativo ucraino Ukrainiska Pravda, citando le parole del ministro finlandese.

ORE 19.03 – La Germania prevede di dimezzare le importazioni di petrolio dalla Russia entro l’estate e di fermarle completamente entro la fine del 2022. Lo ha annunciato il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock.

ORE 19 – Ukrposhta, il servizio postale nazionale dell’Ucraina, cesserà la vendita di francobolli con la raffigurazione di navi da guerra russe nelle sue filiali. Lo riferisce il canale di informazioni ucraino Suspilne. Ad oggi, gli ucraini hanno acquistato circa 700mila di questi francobolli. Da domani il timbro sarà disponibile solo nei negozi online di Ukrposhta.

ORE 18.59 – “Quando l’Ue è stata leader di questa vicenda e a marzo lo è stata, anche fisicamente” con la visita presidente Metsola. “Poi è sembrato fermarsi questa spinta e l’Europa è stata vista troppo a traino degli Usa. Noi ci giochiamo molto. Abbiamo bisogno che l’Ue assuma un’azione anche per compensare le ripercussioni economiche” della guerra. “Se non lo si fa, scatta una crisi sociale ed economiche” e “non basta un intervento ‘cerotto’, c’è bisogno di qualcosa molto forte su energia, gas e misure per evitare la recessione”. Così Enrico Letta a Metropolis su Repubblica.it.

ORE 18.50 – La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti ha lasciato la riunione del G20 in corso a Washington quando è intervenuto da remoto il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov. Lo riferisce il Washington Post, secondo cui ha lasciato la riunione anche la delegazione ucraina tra le altre.

ORE 18.43 – Il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni oggi durante la sessione del G20 a Washington dedicata ai ministri delle Finanze e ai banchieri centrali ha lasciato la sala quando si è collegato il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov, a quanto si apprende a Bruxelles. Durante l’incontro Gentiloni si è felicitato per la partecipazione del ministro delle Finanze ucraino, Serhy Marchenko. Il commissario ha anche sottolineato che l’Ue “condanna fortemente l’aggressione militare non provocata ed ingiustificata contro l’Ucraina, che viola il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, minando la sicurezza e la stabilità internazionale”.

ORE 18.42 – “Siamo determinati a fare tutto quello che possiamo per sostenere l’Ucraina, perché vogliamo la vittoria dell’Ucraina. Per questo useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a Kiev.

ORE 18.40 – Gli Stati Uniti erano al corrente che la Russia intendeva testare oggi un missile intercontinentale perché avevano ricevuto una notifica di Mosca, come prescrivono gli accordi internazionali. “E’ stato di routine, non è una sorpresa”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo cui “non riteniamo il test una minaccia per gli Stati Uniti o i loro alleati”. Lo hanno detto fonti americane alla Cnn, sottolineando che Washington ha seguito la traiettoria del lancio. Secondo le fonti, il missile Sarmat testato oggi non è ancora operativo negli arsenali russi.

ORE 18.30 – A Kharkiv i corpi di 112 vittime sono stati trovati sotto le macerie in 40 siti diversi. Cinquantanove, invece, le persone salvate. Lo ha reso noto Volodymyr Demchuk, direttore del dipartimento di risposta alle emergenze del Ses.

ORE 18.24 – “Oggi sono andato a Borodyanka, per vedere con i miei occhi qual è la situazione sul terreno. Ho incontrato delle persone: non ci sono parole per spiegare quello che provo, non come presidente del Consiglio Europeo ma come padre, come essere umano”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a Kiev. “Queste – continua – sono atrocità, sono crimini di guerra che devono essere puniti e che verranno puniti. Devono pagare per quello che hanno fatto lì e in altre parti dell’Ucraina”.

ORE 18.22 – E’ accusato di aver ucciso un amico durante il conflitto un 62enne di Cernihiv arrestato dalla polizia oggi. Gli agenti hanno trovato il corpo della vittima, un 41enne, con segni di morte violenta in un appartamento. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato ucciso al culmine di una violenta lite.

ORE 18.19 – “L’esito dei negoziati dipende completamente dalla disponibilità di Kiev a tenere conto delle nostre richieste legittime”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu.
I due ministri, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo, “nel contesto dell’operazione militare speciale per la liberazione del Donbass, hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione sul campo, in particolare riguardo Mariupol”.
“La parte russa ha sottolineato ancora una volta che tutta la responsabilità della difficile situazione umanitaria nelle aree dei combattimenti ricade sui battaglioni nazionalisti di destra ucraini, che usano i civili come ‘scudi umani’ “, si aggiunge nella nota.

ORE 18.19 – La Commissione Europea “pubblicherà l’opinione” sulla richiesta dell’Ucraina di adesione all’Unione Europea “entro fine giugno”. Poi “sarà mia responsabilità valutare quando potrò metterlo” sul tavolo del Consiglio Europeo per avere una “discussione politica” sulla richiesta di Kiev. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a Kiev.
Michel, alla domanda di una giornalista ucraina, ricorda che “non è un mistero” che tra i capi di Stato e di governo dell’Ue “ci sono opinioni e sensibilità differenti sul tema dell’allargamento” dell’Unione”, ma il processo “è iniziato politicamente e anche l’incontro di oggi” con il presidente Volodymyr Zelensky “è stato estremamente utile”.

ORE 18.07 – Con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel “abbiamo discusso” della “futura adesione” dell’Ucraina all’Ue, che è “una priorità per il nostro Paese e per il nostro popolo”. Lo sottolinea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev con il presidente del Consiglio Europeo. La conferenza è stata trasmessa in diretta via social e dai canali audiovisivi del Consiglio.

ORE 18.05 – Con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel “abbiamo concordato di usare i soldi” della European Peace Facility, 1,5 mld di euro, “per ottenere esattamente le armi di cui abbiamo bisogno. Non tutte le armi, ma le armi che sono prioritarie per noi, non tutte ma quelle che ci mancano. Questo è molto importante: ci servono le armi in tempo, quelle di cui abbiamo bisogno”. Lo sottolinea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev con il presidente del Consiglio Europeo. La conferenza è stata trasmessa in diretta via social e dai canali audiovisivi del Consiglio.

ORE 18.04 – L’Ucraina appoggia la proposta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di stabilire una “tregua umanitaria” di quattro giorni in occasione della Pasqua ortodossa a partire da domani.
“Condividiamo pienamente l’opinione che la tregua umanitaria sia necessaria per l’evacuazione in sicurezza di migliaia di civili che desiderano lasciare le zone delle ostilità, soprattutto da Mariupol”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Kiev.
“Sottolineiamo che il blocco delle città ucraine da parte dell’esercito russo, in particolare Mariupol, aggrava ulteriormente la già critica situazione umanitaria per la popolazione civile e ostacola gli sforzi di evacuazione”, si evidenzia nella nota.

ORE 18.03 – La sede centrale del Servizio statale di emergenza dell’Ucraina a Kiev ha ospitato oggi un incontro della leadership del Servizio con i rappresentanti di Halo Trust, un ente di beneficenza britannico senza scopo di lucro che rimuove i detriti lasciati dalla guerra, in particolare le mine. All’inizio dell’incontro il capo del Ses Serhiy Kruk ha informato i partecipanti sulle misure adottate dalle unità pirotecniche del Servizio nelle aree contaminate da esplosivi. Lo ha comunicato lo stesso servizio di emergenza nazionale ucraino sul suo canale Telegram.

ORE 17.57 – Un aereo spia Usa P-8 Poseidon stava pattugliando il Mar Nero nelle ore precedenti all’attacco contro l’incrociatore Moskva, la nave ammiraglia russa affondata da missili ucraini Neptun. Lo rivela il Times, secondo cui il velivolo per il pattugliamento marittimo si trovava a circa 160 chilometri dall’incrociatore. Il P-8 è in grado di tracciare navi e sottomarini a grande distanza.

ORE 17.49 – Mariupol è sotto bombardamento ”costante” da parte delle forze russe. Lo ha detto alla Cnn il maggiore Serhiy Volyna, della 36esima brigata marina, comandante delle truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria Azovstal. “Chiediamo la procedura di evacuzione per i soldati e i cittadini”, ha detto Volyna. “Abbiamo bisogno del sostegno internazionale” aggiunge.

ORE 17.37 – “Abbiamo inviato missili anticarro, Stinger e altre armi di cui non parliamo pubblicamente in modo che le consegne possano avvenire rapidamente”. Così la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha spiegato, in una conferenza stampa a Riga, perché Berlino ha scelto di non rivelare i dettagli su tutte le armi che ha inviato a Kiev.

ORE 17.25 – L’80 per cento del territorio di Luhansk è sotto il controllo russo. Lo ha detto alla Cnn il governatore militare della regione di Luhansk Serhii Haidai, aggiungendo che se l’Ucraina non resisterà, ”la Russia non si fermerà di certo qui e spingerà oltre”. I russi, ha aggiunto, “di certo si stanno espandendo molto”, ma ”il territorio non è completamente sotto il loro controllo”. Haidai ha spiegato che sono state “stabilite le nostre difese in molte città. Stanno cercando di accerchiare le nostre truppe, ma finora non hanno avuto alcun successo”.

ORE 17.11 – E’ stata disinnescata a Irpin una bomba sganciata da un aereo russo e rimasta inesplosa. Lo ha annunciato il sindaco Oleksandr Marushyn. “Fortunatamente non ci sono vittime né danni – ha detto – Grazie ai nostri sminatori che hanno lavorato con professionalità. Spero non ci siano più simili ritrovamenti, ma dobbiamo rimanere estremamente attenti”.

ORE 17.01 – Joe Biden riunisce oggi alla Casa Bianca il capo del Pentagono, Lioyd Austin, il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Mark Milley, e altri vertici militari americani.

ORE 16.56 – Il traffico verrà limitato a Mosca da oggi al 22 aprile e per il 25 aprile a causa dello spostamento delle attrezzature e dei preparativi per la ‘Victory Day parade’. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. La Victory Day Parade è la celebre parata militare annuale delle forze armate russe sulla Piazza Rossa di Mosca, che si svolge il 9 maggio in occasione delle celebrazioni della vittoria sulla Germania nazista nel 1945. Quest’anno ricorre il 77mo anniversario dalla vittoria dei sovietici.

ORE 16.51 – La Russia ha testato il missile balistico intercontinentale Sarmat, in grado di colpire Europa e Stati Uniti. Il presidente Vladimir Putin si è congratulato con i vertici dell’esercito, riporta l’agenzia Tass, osservando che il test “farà riflettere chi cerca di minacciare la Russia”.

ORE 16.46 – Gli Stati Uniti devono “fermare le provocazioni militari e non devono usare la questione Ucraina per diffamare o minacciare la Cina”. E’ quanto viene riferito da parte cinese del colloquio telefonico di oggi tra il capo del Pentagono, Lioyd Austin e il ministro della Difesa, Wei Fengh.

ORE 16.41 – Israele fornirà all’Ucraina caschi e giubbotti antiproiettile. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian.

ORE 16.36 – A Kiev si stanno ispezionando le case che hanno subito i danni maggiori a causa degli attacchi missilistici e dei bombardamenti nemici. Dieci, al momento, i casi più critici registrati in edifici residenziali. In totale più di 200 immobili nella capitale sono stati danneggiati dai bombardamenti. Si tratta di case, scuole, asili nido, proprietà private.

ORE 16.29 – “La Russia sta preparando un pseudo ‘referendum’ nella regione di Kherson. Ovviamente, il Cremlino non sa nulla di democrazia. Il referendum è l’espressione della volontà dei cittadini. Lo vediamo in tutto il paese dal 24 febbraio. Invece di file alle urne ci sono file per le armi. Tutto sarà Ucraina”. Ad affermarlo su Twitter è il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak

ORE 16.24 – Dal primo gennaio 2023 l’uso del gas russo da parte della Lettonia verrà completamente interrotto. Lo riporta il canale informativo ucraino Unian.

ORE 16.19 – Le sanzioni imposte dalla comunità occidentale alla Russia per la guerra in Ucraina ”sono contrarie ai principi dell’Organizzazione mondiale del commercio”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia di stampa Tass. ”Non c’è motivo di credere che il comportamento dei paesi stranieri in merito alle sanzioni contro la Federazione Russa cambierà radicalmente”, ha affermato il presidente.

ORE 16.07 – Sale la rabbia popolare in Russia per il dilagare degli incendi boschivi in Siberia e molti usano su Twitter uno slogan pro guerra per diffondere la loro protesta. Lo scrive Moscow Times, spiegando che tanti usano l’hashtag “non abbandoniamo la nostra gente”, originariamente impiegato dai media di stato per sostenere l’invasione dell’Ucraina, quando postano su Twitter le foto degli incendi.

ORE 15.56 – Le forze armate russe non hanno registrato alcun avanzamento significativo nella regione del Donbass, nell’est dell’Ucraina, dove si sta concentrando la fase due dell’aggressione militare lanciata lo scorso 24 febbraio. E’ quanto ritengono gli Stati Uniti, secondo quanto riporta la Cnn citando due funzionari americani. Le linee del fronte rimangono solide e nessun territorio importante del Donbass è passato sotto il controllo russo, proseguono le fonti.

ORE 15.44 – La Nato “proteggerà in maniera congiunta ogni angolo del territorio”. Ad affermarlo, assicurando il pieno appoggio di Berlino ai paesi baltici a fronte di potenziali minacce russe, è stata Annalena Baerbock, ministro degli esteri tedesco. Dopo aver incontrato il suo omologo lettone Edgars Rinkevics nella capitale lettone Riga, Baerbock ha assicurato che in quanto alleati della Nato, Lettonia, Estonia e Lituania possono “fare affidamento al 100% sulla Germania”.

ORE 15.37 – Più di un milione di ucraini sono tornati nel loro Paese dall’inizio della guerra. Lo ha annunciato il portavoce del Servizio delle guardie di frontiera ucraine, Andriy Demchenko, durante una conferenza stampa. Dal 24 febbraio “1,1 milioni di nostri concittadini sono entrati in Ucraina”, ha dichiarato, mentre – secondo l’ultimo aggiornamento dell’Onu – sono oltre cinque milioni i rifugiati ucraini all’estero dall’inizio dell’invasione russa.

ORE 15.30 – “Dal territorio della Russia, la regione di Sumy è stata colpita da razzi Grad e quella di Chernihiv da mortai”. Lo ha reso noto il servizio di guardia di frontiera ucraino, il cui portavoce, Andriy Demchenko, ha annunciato in conferenza stampa che “sono in corso misure per la ricognizione dell’area al confine e delle basi, dei posti di osservazione e di blocco, nonché di altri luoghi destinati alle guardie di frontiera”.

ORA 15.23 – “La politica di sicurezza della Svezia la determina la Svezia” e “la Russia non ha nulla a che vedere” con le “decisioni indipendenti” che il paese può adottare. A dichiararlo, con riferimento alla reazione russa alla possibile richiesta di adesione del paese alla Nato, è stata Ann Linde, ministro degli Esteri svedese, citata da ‘Aftonbladet’.

ORE 15.14 – La Russia ha ”avvertito sia pubblicamente, sia attraverso i propri canali diplomatici” la Svezia e la Finlandia circa ”le conseguenze” che comporterà un loro ingresso nella Nato. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel corso di una intervista a ‘Russia 24’. ”Non avranno nulla di cui sorprendersi, sono stati informati su tutto, su cosa comporterà” la loro adesione all’Alleanza Atlantica, ha detto Zakharova.

ORE 15- L’ex procuratore delle autorità russe in Crimea, Natalia Poklonskaya, si è scagliata contro la Z, diventata simbolo del sostegno alla guerra in Ucraina, dichiarando che rappresenta invece “tragedia e lutto per la Russia e l’Ucraina”. Le sue parole, riferisce Moscow Times, sono arrivate durante un’intervista ad un popolare canale Youtube. Già la settimana scorsa, Poklonskaya era intervenuta in video ad un forum internazionale definendo l’invasione dell’Ucraina “una catastrofe”. I miei due paesi natali si combattono, non è quello che voglio”, aveva detto, aggiungendo che il suo “cuore scoppia di dolore”.

ORE 14.57 – Quello in corso in Ucraina “non è un conflitto, è una guerra aperta contro l’intero mondo civilizzato” decisa da Vladimir Putin. “Dovremmo essere tutti uniti dietro la vittoria dell’Ucraina”, perché altrimenti “c’è una minaccia significativa che anche altri Paesi europei vedano la guerra”. Lo ha detto Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, città dell’Ucraina sudorientale nell’oblast di Zaporizhzhia, in audizione alla commissione Afet del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

ORE 14.53 – La più grande raffineria giapponese, Eneos Holdings, non acquisterà più petrolio russo fino a quando non saranno risolti tutti i problemi relativi all’invasione russa dell’Ucraina. L’azienda ha trovato forniture alternative dal Medio Oriente. Lo scrive la Pravda Ucraina citando una dichiarazione ripresa dalla Reuters del presidente della compagnia, Tsutomu Sugimori.

ORE 14.44 – Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha auspicato in parlamento che i russi trattino in “modo umano e compassionevole” Aiden Aslin, uno dei due combattenti britannici fatti prigionieri dai russi a Mariupol. Il governo “dissuade attivamente” i britannici dall’andare a combattere in Ucraina, ma il caso di Aidlin “è molto differente da quello di un mercenario”, ha detto Johnson rispondendo al question time.

ORE 14.36 – ”Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ragione, ‘la pace forzata come la vede Putin è inaccettabile”’. Lo ha scritto su Twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che ”l’Europa non ha possibilità di scelta con la Russia di Putin. Gli affari, l’economia o il transito del gas non valgono il martirio di migliaia di persone a causa dei missili e dell’eterna paura dei barbari”.

ORE 14.33 – “Nelle regioni di Donetsk e Luhansk, dove sono concentrate maggiori forze, nelle ultime 24 ore sono stati respinti 10 attacchi distrutti 12 carri armati, 28 mezzi corazzati, 2 veicoli, 1 sistema d’artiglieria. Nelle ultime 24 ore sono stati colpiti 1 aereo, 1 elicottero e 6 aerei senza pilota e un missile da crociera del nemico” .Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, in un videomessaggio diffuso sul canale telegram dell’ufficio del presidente.

ORE 14.28 – Il sindaco di Mariupol, Vadim Boychenko, ha annunciato sui social l’apertura di corridoi umanitari verso Zaporizhzhia per lasciare la città assediata, a partire dalle 14 (le 13 in Italia). A quanto riferisce la Bbc, Boychenko ha spiegato che i residenti potranno salire a bordo di autobus in via Taganrogskaya, che faranno poi sosta anche vicino all’acciaieria Azovstal e nel boulevard Shevchenko. La vice premier Iryna Vereshchuk aveva anticipato che l’evacuazione riguarda donne, anziani e bambini.

ORE 14.19 – Un ”errore catastrofico che riporterà la Russia indietro di anni”. Così l’elite del Cremlino, la cerchia più vicina al presidente russo Vladimir Putin, considera la guerra scatenata lo scorso 24 febbraio in Ucraina. Lo scrive Bloomberg citando una decina di proprie fonti a condizione di anonimato, secondo le quali non c’è alcuna possibilità che Putin cambi la decisione presa. Anzi, secondo alcune fonti il presidente russo potrebbe anche ricorrere all’arma nucleare, come teme l’intelligence americana.

ORE 14.07 – Nella regione di Kiev due veterinari hanno soccorso i bambini feriti e li hanno operati. L’uomo e la sua collega si sono presi cura di due bambine colpite dal fuoco nemico. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, che racconta la storia dei veterinari Oleksandr e Katya che hanno portato a Myla, dove le hanno salvate, due sorelle di 7 e 11 anni, colpite dal fuoco russo sulla macchina nella quale viaggiavano assieme al padre.

ORE 13.55 – La Germania è pronta a sostenere militarmente l’Ucraina nel medio e lungo periodo. Ad annunciarlo è stata Annalena Barbock, ministro degli Esteri tedesco, dopo aver incontrato l’omologo estone Edgars Rinkevics a Riga. “Si tratta dei prossimi tre mesi e anche dei prossimi tre anni”, ha dichiarato. La consegna di armi più pesanti, quali i tank, ha aggiunto “non è un tabu’ anche se così può sembrare a volte ascoltando il dibattito in Germania”.

ORE 13.44 – “Proprio la tragedia che stava avvenendo nel Donbass, incluso nella Repubblica popolare di Luhansk, ha costretto, semplicemente costretto la Russia a iniziare questa operazione militare che oggi tutti conoscono molto bene”. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, riferendosi agli otto anni di ostilità nel Donbass, secondo quanto riportato dal sito di Russia Today.

ORE 13.31 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha aperto alla possibilità di ricostruire i rapporti tra Kiev e Marine Le Pen, dal 2017 ‘persona non grata’ in Ucraina a causa di alcune dichiarazioni in cui difendeva l’annessione della Crimea da parte della Russia.

ORE 13.22 – Il nuovo ultimatum delle forze russe agli ultimi difensori di Mariupol entro le 14 ora locale è passato senza che vi sia alcun segnale di resa delle forze ucraine asserragliate nell’acciaieria Azovstal. Lo sottolineano il Guardian e la Bbc.

ORE 13.09 – Più di 5 milioni di ucraini hanno lasciato il Paese dopo l’invasione russa del 24 febbraio. I profughi all’estero sono arrivati a 5.010.971, secondo un dato dell’Unhcr rilanciato dal Guardian. A loro vanno aggiunti i 7,1 milioni di sfollati interni, censiti dall’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Sommando i due dati, oltre un quarto dei 44 milioni di abitanti dell’Ucraina ha dovuto abbandonare la propria casa dall’inizio della guerra, rifugiandosi all’estero o in altre parti del paese.

ORE 12.58 – Il presidente della Duma russa, il super putiniano Vyacheslav Volodin, chiede all’Unione europea il pagamento dei danni provocati dalle sanzioni all’economia russa. “Torneremo su questa faccenda e calcoleremo i danni che avete causato alla nostra economia. Dovrete pagare in ogni caso”, ha minacciato Volodin sul suo canale Telegram.

ORE 12.53 – I tennisti russi e bielorussi esclusi da Wimbledon 2022, in programma dal 27 giugno al 10 luglio. Il cartellino rosso è legato alla guerra in corso tra Russia e Ucraina. Il provvedimento, anticipato dalla Bbc, impedirà in particolare al russo Daniil Medvedev – numero 2 del mondo – e alla bielorussa Aryna Sabalenka – numero 4 del ranking – di scendere in campo all’All England Club. Una decisione “inaccettabile” secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Ancora una volta, si rendono gli atleti ostaggi di pregiudizi politici, di intrighi politici, di azioni ostili contro il nostro Paese”, ha aggiunto Peskov, sottolineando che, data la qualità dei tennisti russi, a rimetterci sarà lo stesso torneo di Wimbledon.

ORE 12.44 – Sono 36 gli ospedali ucraini distrutti a causa dei bombardamenti russi, 328 le strutture sanitarie danneggiate, tra cui realtà altamente specialistiche come il Chernihiv Cardiac Dispensary o il Chernihiv Oncology Center. E per il ministro della Salute ucraino, Viktor Lyashko, intervistato da Interfax, non si tratta di distruzioni accidentali. “È possibile danneggiare accidentalmente 326 istituzioni e distruggerne 36? – chiede il ministro interrogato sull’argomento – Ci sono le foto dell’attentato all’ospedale di ostetricia e ginecologia di Mariupol, qualcuno può definirlo accidentale? Questo è un bombardamento deliberato ai danni di una struttura specifica. Secondo la propaganda russa, c’erano dei ‘nascondigli’ in questo ospedale, ma tutti abbiamo visto le foto e abbiamo visto donne incinte e giovani madri che venivano portate fuori dall’ospedale”.

ORE 12.38 – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, arrivato stamani in visita a Kiev, si è recato a Borodyanka, a ovest della capitale ucraina, che ha subito pesanti devastazioni ad opera dei russi, “come Bucha e troppe altre città in Ucraina. La storia – dice Michel via social – non dimenticherà i crimini di guerra che sono stati commessi qui. Non può esserci pace senza giustizia”, conclude.

ORE 12.21 – Più di 500.000 ucraini, di cui 121.000 bambini, sono stati trasferiti con la forza nel territorio della Russia dai territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. Lo ha dichiarato Serhiy Kyslytsia, rappresentante permanente dell’Ucraina presso le Nazioni Unite, ripreso da Ukraine Now. Almeno 20.000 ucraini – si legge ancora – sono tenuti in campi di filtraggio (dove vengono controllati e registrati) sulla linea Mangush-Nikolske-Yalta e circa 5-7.000 a Bezymyannyi, nella regione di Donetsk.

ORE 12.16 – Il comandante delle forze ucraine asserragliate nelle acciaierie Azovstal lancia un appello a Joe Biden affinché aiuti i militari e civili ucraini “caduti in questa trappola”. Intervistato via satellitare dal Washington Post, maggiore Serhiy Volyna, della 36esima brigata marina, ribadisce che i suoi uomini “non deporranno mai le armi e continueranno a svolgere le loro missioni di combattimento fino a quando riceveranno ordini”.

ORE 12.11 – Una “bozza” di un documento, “che include formulazioni assolutamente chiare”, è stata consegnata dalla Russia all’Ucraina nell’ambito del processo negoziale. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. “Quindi la palla è nel loro campo e stiamo aspettando una risposta”, ha aggiunto.

ORE 12.07 – “Se non avessimo” dato sostegno internazionale a Kiev “oggi saremmo di fatto in presenza di un’annessione contro la volontà di uno Stato sovrano a un altro Stato”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, interpellato sul conflitto in Ucraina a margine della “settimana dell’antimafia itinerante” della Dia oggi a Napoli. “Credo che se si potrà arrivare a una soluzione negoziale vera ed equa, questo è possibile grazie alla resistenza dell’Ucraina e agli aiuti che la comunità internazionale ha dato a quel Paese”, ha aggiunto Guerini.

ORE 12.04 – La ‘Casa del Doktor Gamper’ a Mariupol, uno dei principali monumenti architettonici della città, è stata distrutta dai bombardamenti russi. Lo rende noto su Telegram Ukraine Now, che scrive che il centro storico di Mariupol è praticamente raso al suolo “dai barbari bombardamenti dei criminali di guerra russi. Le case sopravvissute all’occupazione nazista non sono sopravvissute ai ‘liberatori’ della Federazione Russa”.

ORE 11.46 – A Mariupol i russi potrebbero aver fatto uso di bombe al fosforo o di altre armi chimiche. Lo ha detto Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del Ministero della Difesa ucraino, in un’intervista con RBC-Ucraina. “Non è possibile determinare esattamente di cosa si trattasse – ha aggiunto – Occorre indagare sulle aree colpite dai bombardamenti. Sono in corso alcune ispezioni. Una versione è che potrebbe trattarsi di munizioni al fosfato. Non escludiamo la possibilità che l’aggressore possa aver usato armi chimiche”.

ORE 11.40 – Israele conferma la sua disponibilità ad ospitare un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky. A dichiararlo è stato l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi in un’intervista alla Tass. “Certamente”, ha detto, rispondendo ad una domanda. “Tuttavia devono prendere una decisione”, ha aggiunto, alludendo a Putin e Zelensky. Israele, ha proseguito, considererebbe “un grande onore” ospitare possibili colloqui. “Saremmo felici di ospitare un incontro di questo tipo a Gerusalemme”, ha sottolineato, aggiungendo che le delegazioni russa ed ucraina impegnate nei colloqui potrebbero a loro volta incontrarsi a Gerusalemme. “Ciò che è stato fatto in Turchia può essere fatto anche nel nostro paese”, ha dichiarato l’ambasciatore.

ORE 11.34 – La Russia afferma di aver colpito in attacchi aerei nelle ultime ore 73 obiettivi militari in Ucraina, stando agli ultimi aggiornamenti forniti dal portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, che ha parlato anche di altri attacchi, artiglieria compresa, in cui sono stati colpiti 1.053 obiettivi militari. “Come risultato dell’impatto di missili ad alta precisione nelle aree di Novovorontsovka e Kyselivka, sono stati eliminati fino a 40 soldati delle truppe ucraine e sette mezzi blindati”, ha affermato, fornendo informazioni che non possono essere confermate da fonti indipendenti. Nessun dettaglio sull’offensiva di terra delle forze russe.

ORE 11.26 – I tennisti russi sono stati sospesi dalla partecipazione al torneo di Wimbledon in Gran Bretagna. Lo riporta Bloomberg. Fra gli altri, sarà escluso dal prestigioso campo da tennis britannico il numero due del mondo Daniil Medvedev.

OLRE 11.19 – L’attore americano Mickey Rourke ha esortato a gran voce sui social i leader mondiali a fornire le armi necessarie all’Ucraina per la lotta contro l’invasione russa. “22.000 anziani, bambini e loro famiglie sono morti a Mariupol a causa dei bombardamenti indiscriminati con i missili. E per peggiorare le cose la Russia invia il generale molto famoso Aleksandr Dvornikov. La sua reputazione è ben nota per la guerra in Siria con i massacri di anziani, bambini e civili non combattenti. L’uomo è uno spietato macellaio senza cuore”, ha scritto sul suo profilo Instagram l’attore che sta girando un film con Roman Polanski.

ORE 11.06 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avuto un colloquio telefonico con Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, per informarlo del suo appello per un cessate il fuoco pasquale in Ucraina. Il segretario generale delle Nazioni Unite, fa sapere una nota del dipartimento dell’informazione della Chiesa greco-cattolica ucraina – ha detto all’arcivescovo di Kiev che, d’accordo con Papa Francesco e a nome dell’Onu, ha chiesto un cessate il fuoco pasquale affinché tutti i cristiani possano celebrare pacificamente la Pasqua, compresi i russi che, come i cristiani in Ucraina, il 24 aprile celebreranno la Pasqua.

ORE 10.58 – Sono “50mila” le persone ancora bloccate a Kramatorsk, la città del Donbass teatro nelle scorse settimane di un attacco missilistico contro la stazione dei treni. Lo ha riferito il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Goncharenko, durante un’intervista all’emittente Bfmtv. Secondo Goncharenko, finora dalla città “sono stati evacuati 165mila civili”, mentre “ci sono 50mila persone che non hanno potuto lasciare la zona”.

ORE 10.45 – Danone ha smesso di esportare in Russia l’acqua minerale Evian e i prodotti vegetali Alpro. Lo afferma l’azienda alimentare francese nella relazione finanziaria del 1° trimestre 2022, sottolineando che “Danone condanna senza dubbio la guerra in corso in Ucraina e ha deciso di cessare qualsiasi esportazione di prodotti Evian e Alpro in Russia. Danone – aggiunge – non prende contanti, dividendi o profitti dalla Russia e trasferisce i profitti ricevuti nel Paese alle organizzazioni di aiuto umanitario”.

 

ORE 10.29 – Ammonterebbero a 20.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

ORE 10.10 – Gli ucraini sperano di riuscire a far arrivare 90 bus a Mariupol per far uscire dalla città assediata 6.000 persone, tra donne, bambini e anziani. Lo ha affermato il sindaco, Vadym Boichenko, che – in dichiarazioni in tv rilanciate dalla Bbc – ha detto di auspicare venga confermato e rispettato l’annunciato accordo preliminare con la Russia per un corridoio umanitario per l’evacuazione da Mariupol di donne, bambini e anziani. Secondo il sindaco, circa 100.000 civili restano a Mariupol, dove decine di migliaia sono stati uccisi.

ORE 10.08 – Avevano scelto di restare nel parco per accudire i ‘loro’ animali, ma hanno pagato con la vita questa scelta. Sono stati infatti ritrovati in un ripostiglio del Feldman Ecopark di Kharkiv due dipendenti di cui non si avevano più notizie dall’inizio di marzo. Lo ha riferito il servizio stampa del parco, ricordando che i due avevano scelto di rimanere nella struttura per nutrire gli animali: l’Ecopark ospita infatti più di 2.000 animali di 200 specie. Dopo essere tornati nel parco – finito nel mirino dei russi come il resto della seconda città ucraina – i gestori hanno cercato i due per poi trovarli ieri, “colpiti dai nemici”. L’ecoparco di Kharkiv è stato quasi distrutto dai bombardamenti russi.

ORE 10.06 – I militari russi minacciano di fucilare coloro che non vorranno mettersi il nastro bianco al braccio. Lo ha affermato il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko. “Gli occupanti – ha detto – dalle proposte ‘morbide’ di indossare nastri bianchi ai civili in segno di ‘distinzione’ sono passati alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si troverà in strada senza tali segni distintivi”.

ORE 10.05 – Il Papa, all’udienza generale, ringrazia ancora una volta i polacchi per la grande generosità nei confronti degli sfollati ucraini in fuga dalla guerra. “Domenica – ricorda – celebreremo la festa della Divina Misericordia. Cristo ci insegna che l’uomo non solo sperimenta la misericordia di Dio, ma è anche chiamato a mostrarla al suo prossimo. Vi sono particolarmente grato per la vostra misericordia verso tanti rifugiati dall’Ucraina, che hanno trovato in Polonia porte aperte e cuori generosi. Che Dio vi ricompensi per la vostra bontà”.

ORE 9.56 – Il governo norvegese ha annunciato l’invio di cento missili antiaerei in Ucraina per rafforzare le capacità militari di Kiev a fronte dell’offensiva russa. L’esecutivo norvegese aveva già inviato 4mila missili anticarro ed altro equipaggiamento militare; in questo caso si tratterà di missili Mistral che sarebbero stati sostituiti, “pur essendo armi efficaci e moderne” simili ad altre già inviate a Kiev da alti paesi, ha sottolineato il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram.

ORE 9.49 – “Per noi i mercenari non sono volontari. Non sono combattenti legittimi e non sono coperti dalle Convenzioni di Ginevra”. Lo chiarisce su Telegram l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, parlando di “migliaia di mercenari accorsi in Ucraina da tutto il mondo” e definendoli “assassini professionisti con una psiche spezzata” e “fanatici con ogni tipo di ‘gadget’ nazista’”.

ORE 9.29 – “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili alle armi usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra. Avremmo già ristabilito la pace e liberato il nostro territorio dagli occupanti. Perché la superiorità dell’esercito ucraino in tattica e competenza è abbastanza ovvia…”. Questo l’ultimo forte messaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ai leader occidentali.

ORE 9.26 – “Continua ad aumentare la presenza militare russa sul confine orientale dell’Ucraina”. E’ quanto rileva l’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa britannico che segnala che si stanno intensificando i combattimenti nella regione del Donbass con “le forze russe che cercano di sfondare le difese ucraine”. Secondo le valutazioni, se è probabile che l’attività aerea russa nel nord dell’Ucraina resti contenuta, permane “il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari” in tutto il territorio del Paese. Gli attacchi russi contro città ucraine, rileva infine l’aggiornamento, “dimostrano il loro intento di cercare di interrompere il movimento di rinforzi ucraini e armamenti nell’est del Paese”.

ORE 9.17 – Nella regione di Luhansk gli occupanti continuano ad attaccare, stanotte hanno colpito Nividruzhesk nel distretto di Severodonetsk, dove sono stati bersagliati diversi edifici e case e dove hanno colpito il gasdotto. Lo comunica su Telegram il servizio per le emergenze nazionale ucraino, aggiungendo che a Hirske i soccorritori hanno salvato due persone e a coloro che rimangono ancora nella regione vengono portati acqua e cibo.

ORE 9.04 – “Le unità di difesa aerea ucraine hanno colpito nove bersagli aerei delle truppe russe”. Lo ha riferito il comando dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate dell’Ucraina. Secondo il rapporto, si tratta di un aereo (probabilmente un cacciabombardiere Su-34), un elicottero (Ka-52), cinque droni (OTR “Orlan-10”), un missile da crociera, un drone (S-100).

ORE 9.00 – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel è arrivato in treno a Kiev, “cuore dell’Europa libera e democratica”. Lo annuncia Michel via social.

ORE 8.56 – Ci sono “molti civili” rifugiati nel sito assediato dell’acciaieria Azovstal: lo conferma il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov, secondo il quale non è possibile che possano lasciare la zona e per queste persone manca praticamente tutto.

ORE 8.43 – “Alla luce della situazione umanitaria catastrofica a Mariupol è in questa direzione che oggi concentriamo il nostro impegno. Siamo riusciti a concordare preventivamente un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani”. Lo comunica via Telegram la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, come riporta il Guardian. L’intento è il trasferimento in direzione di Zaporizhzhia via Berdyansk. “A causa della situazione della sicurezza molto difficile, potrebbero esserci cambiamenti”, ha avvertito.

ORE 8.19 – Sono 205 i bambini rimasti uccisi e 373 quelli feriti dall’inizio della guerra secondo la Procura Generale ucraina che specifica che il maggior numero di vittime si registra nella regione di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. I bombardamenti delle forze armate russe hanno danneggiato 1.141 istituzioni educative, 99 delle quali sono state completamente distrutte, ha aggiunto l’ufficio del Procuratore Generale.

ORE 8.04 – In un appello drammatico il comandante delle forze ucraine a Mariupol teme che “probabilmente” siano i loro “ultimi giorni, se non ore”, e chiede “aiuto” per il trasferimento in un Paese terzo. “Il nemico è dieci volte più numeroso di noi – afferma Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata di Marina ucraina in un messaggio video diffuso su Facebook – Facciamo appello a tutti i leader mondiali affinché ci aiutino”. Volyna parla di vantaggio russo dall’artiglieria alle forze di terra, passando per mezzi ed equipaggiamenti mentre gli ucraini difendono solo il sito di Azovstal.

ORE 7.35 – Un nuovo ultimatum è arrivato nelle scorse ore dal ministero della Difesa russo per la resa dei combattenti ucraini che resistono nella città assediata di Mariupol, nell’acciaieria di Azovstal. La Russia, ha riportato il Guardian dando notizia di una dichiarazione diffusa alle prime ore di oggi, afferma che “ancora una volta” offrirà all’Ucraina la possibilità di “smettere di combattere e deporre le armi” dalle 14 di oggi, ora di Mosca (le 13 in Italia).

ORE 7.33 – Nuovi bombardamenti sono stati segnalati nelle scorse ore nella città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. “Di nuovo esplosioni a Mykolayiv”, ha denunciato via Telegram alle prime ore di oggi il sindaco della città, Oleksandr Syenkevych, che ha esortato gli abitanti a mettersi al riparo.

ORE 7.15 – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità ucraine del ripristino delle “comunicazioni dirette” tra lo State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine (Snriu) e la centrale nucleare di Chernobyl, passato “più di un mese” da quando Kiev aveva comunicato di aver perso i contatti con il sito.

(AdnKronos)

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