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Tutte le notizie di oggi 19 aprile, le trovate in basso nella timeline dopo la foto, nel racconto minuto per minuto di questo nuovo giorno di conflitto da quando Putin ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio scorso

———- TIMELINE ———-

ORE 18.44 – “L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk, in cui si sa che almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite”. Lo ha detto in un collegamento tv il governatore del Dontesk, Pavlo Kyrylenko, riferendo di “aspri combattimenti nella Regione”.

ORE 18.32 – “L’attacco c’è stato, ma non ci sono conferme per quanto riguarda l vittime civili o militari”. Lo ha detto a proposito del bombardamento dell’ospedale di Mariupol vicino all’acciaieria Azovstal il governatore della regione di Dontesk, Pavlo Kyrylenko, durante un collegamento con l’emittente Ua Pershyy. A dare notizia dell’attacco è stato il parlamentare ucraino Sergiy Taruta, che su Telegram ha parlato di “trecento persone sotto le macerie, tra cui anche bambini”.

ORE 18.27 – “Il pericolo di attentati è sicuramente più forte. L’idea che l’Europa, concentrata sul conflitto sia un obiettivo più raggiungibile, è certamente una forte convinzione dei terroristi anche alla luce dell’analisi relativa a un possibile fiancheggiamento filorusso”. Lo ha affermato all’Adnkronos Arduino Paniccia, Presidente della Scuola di Guerra Economica e Competizione Internazionale di Venezia sull’appello lanciato dal portavoce dell’Isis in merito ad eventuali attentati in Europa.

ORE 18.22 – E’ durata oltre un’ora la video call tra Joe Biden e gli alleati europei convocata dal presidente americano per “discutere il nostro continuo sostegno all’Ucraina” ed “il nostro stretto coordinamento” negli “sforzi per far pesare sulla Russia le conseguenze” con le sanzioni. La Casa Bianca ha reso noto che la video chiamata è iniziata poco prima delle 10, le 16 in Italia, ed è finita alle 11.21.

ORE 18.14 – La Finlandia ha annunciato “maggiore assistenza in materia di difesa” all’Ucraina. E’ quanto si legge in una nota del ministero della Difesa di Helsinki in cui si precisa che “non saranno fornite informazioni più dettagliate sul contenuto, le modalità di consegna o il programma di assistenza per garantire che l’assistenza raggiunga la sua destinazione”.

ORE 18.09 – “Benché gli ultimi giorni siano stati contraddistinti dall’attenzione giustamente riposta all’affondamento del Moskva, sui vari fronti la situazione ha conosciuto degli sviluppi piuttosto importanti”. Lo scrive la Rivista italiana difesa (Rid) nella sua analisi dell’andamento della guerra in Ucraina.

ORE 18.02 – “Il 90% dei russi sono CONTRO la guerra”. A scriverlo oggi su Telegram è il banchiere russo Oleg Tinkov, in uno dei più espliciti messaggi contro l’invasione dell’Ucraina da parte dell’elite russa, riporta il Guardian.

ORE 17.54 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha proposto una tregua umanitaria di quattro giorni per la Pasqua ortodossa, che verrà celebrata da ucraini e russi domenica prossima. Lo riporta la Tass.

ORE 17.46 – La Russia deve essere pronta a possibili azioni aggressive da parte della Nato. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev in una riunione del Presidium del Consiglio per la scienza e l’istruzione, secondo quanto riporta la Tass.

ORE 17.34 – Un’enorme colonna di fumo bianco s’innalza dall’acciaieria Azovstal, dove sono asserragliati i difensori di Mariupol. Lo scrive il Guardian, mostrando l’immagine in un video.

ORE 17.26 – Le forze russe avrebbero hanno sganciato una bomba su un ospedale nei pressi di Azovstal. Lo comunica il parlamentare ucraino Sergiy Taruta su Telegram. “Stando alle mie informazioni lì sotto le macerie ci sono 300 persone tra cui anche bambini. Nella parte ancora integra dell’ospedale si nascondevano i difensori e i civili con bambini perché nella città distrutta non c’è più posto dove nascondersi”.

ORE 17.12 – L’ufficio immigrazione negli Stati Uniti ha fermato più di 5.000 migranti provenienti dall’Ucraina alle frontiere terrestri, marittime e aeree della nazione a marzo, con un aumento significativo di coloro che cercano rifugio al confine tra Stati Uniti e Messico. Un numero che si aggiunge all’aumento record di nuovi arrivati dall’America Latina e dai Caraibi. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Us Customs and Border Protection secondo quanto riferisce il ‘Washington Post’.

ORE 16.57 – “Con Ivan Fedorov il sindaco di Melitopol rapito come tanti altri sindaci nei primi giorni dell’invasione. Chiediamo con forza che i suoi colleghi sindaci siano rilasciati e tornino alle loro famiglie”. Così Enrico Letta su twitter postando una foto dell’incontro con il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov.

ORE 16.43 – Continua a salire il numero delle imprese occidentali che hanno annunciato uno stop alle loro attività in Russia. Da ultime le imprese tedesche Henkel e Sap che oggi hanno annunciato che lasceranno il paese. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio scorso sono oltre 750 le imprese internazionali che hanno annunciato lo stop alle loro attività in Russia e per alcune delle quali appunto addirittura l’addio. Circa 195 aziende continuano ad operare mentre 138 hanno deciso di rinviare nuovi investimenti. E’ quanto emerge dall’elenco stilato da Jeffrey Sonnenfeld e dal suo team di esperti, ricercatori e studenti dello Yale Chief Executive Leadership Institute che ha fatto un monitoraggio su circa 1.000 imprese internazionali.

ORE 16.34 – Arriva da una giornalista ucraina la lettera rivolta a papa Francesco firmata dalle “madri, mogli e i figli dei difensori di Mariupol” di cui si è fatto portavoce il cardinale Czerny. E’ un grido di aiuto che cerca di arrivare il più in alto possibile, fino al Papa. Come riporta vaticannews.va, dietro le parole del lungo, dignitoso e disperato appello rivolto a Francesco giunto in Vaticano tra le mani del cardinale Michael Czerny, che ai media vaticani sottolinea come questa “lettera indirizzata al Santo Padre dia evidenza di ciò che lui ha detto fin dall’inizio”, soprattutto durante il messaggio Urbi et Orbi di Pasqua, “quando ha parlato chiaramente della irrazionalità totale della guerra”.

ORE 16.20 – Sono “più di mille i civili uccisi nell’oblast di Kiev” durante l’invasione russa dell’Ucraina. Lo scrive The Kyiv Independent che cita il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov. Secondo quanto riportato, il bilancio comprende gli “oltre 420 corpi trovati a Bucha” e “la maggior parte” degli “oltre mille civili” morti sono stati uccisi dalle forze russe.

ORE 16.18 – Le autorità russe hanno espulso quattro diplomatici austriaci come ritorsione per un analogo provvedimento preso dal governo di Vienna nelle scorse settimane. Lo ha riferito una nota del ministero degli Esteri russo, precisando che la decisione è stata comunicato all’ambasciatore austriaco a Mosca. I quattro diplomatici austriaci dovranno lasciare il Paese entro il 24 aprile. In precedenza il ministero degli Esteri russo aveva annunciato l’espulsione di diplomatici olandesi e belgi.

ORE 16.16 – Le autorità russe hanno espulso 15 diplomatici olandesi in risposta all’analogo provvedimento preso il 19 aprile nei confronti di 18 diplomatici russi in Olanda. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca, precisando che all’ambasciatore olandese è stata consegnata una nota in cui si definiscono “persone non grate” 14 dipendenti dell’ambasciata dei Paesi Bassi a Mosca e un dipendente del consolato generale a San Pietroburgo. Dovranno lasciare la Russia entro due settimane. Sempre il ministero degli Esteri russo ha riferito che oggi è stato convocato l’ambasciatore belga, al quale è stata comunicata una “forte protesta” in relazione alla decisione di espellere 21 dipendenti delle missioni russe in Belgio. All’ambasciatore è stata comunicata l’espulsione dei dipendenti della rappresentanza diplomatica belga in Russia (il numero non è precisato) che dovranno lasciare il Paese entro il 3 maggio.

ORE 16.12 – Le forze russe stanno di nuovo attaccando i quartieri residenziali di Kharkiv. Il bilancio attuale sarebbe di 3 morti e 16 feriti. Lo riferisce Ukrinform.

ORE 16.07 – E’ di almeno 2.104 morti e 2.862 feriti il bilancio aggiornato delle vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Secondo le vittime documentate dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, fra i 2.104 civili morti, ci sono anche 71 bambini, 39 ragazze, 60 ragazzi e 333 donne.

ORE 15.52 – L’esercito russo sta conducendo l’offensiva nelle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk. Lo ha comunicato Oleksandr Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa. Stando alle sue parole, lo scopo principale del nemico è di prendere il controllo delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre di collegamento con la Crimea.

ORE 15.43 – La società americana Westinghouse, partner di Energoatom e fornitore di carburante per un certo numero di centrali nucleari ucraine, fornisce anche assistenza allo scopo di rafforzare il sistema di preparazione e risposta ad eventuali emergenze e per proteggere le centrali nucleari dalla minaccia russa. “Westinghouse ha consegnato una serie di aiuti alla centrale nucleare, comprese le apparecchiature di sicurezza e comunicazione, di radioprotezione e controllo”, si legge nel canale Telegram di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Chernobyl.

ORE 15.42 – Salvate più di 100 persone oggi nella regione di Luhansk, di cui 50 da Popasna dove ci sono i combattimenti. A riferirlo è il Governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidai su Telegram

ORE 15.36 – Il sistema satellitare globale per l’accesso a Internet, Starlink, aprirà un ufficio di rappresentanza in Ucraina. “Ora è quasi impossibile immaginare l’Ucraina senza la moderna tecnologia Starlink. E questa tecnologia diventerà ancora più accessibile agli ucraini. Oggi abbiamo ricevuto un’altra notizia positiva: Starlink ha iniziato a lavorare all’apertura di un ufficio di rappresentanza in Ucraina”, ha scritto nel suo canale Telegram il vice primo ministro alla Trasformazione digitale Mikhail Fedorov.

ORE 15.26 – Il governo russo ha annunciato oggi l’apertura di tre corridoi umanitari per evacuare l’acciaeria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati i miliziani del battaglione Azov insieme a un migliaio di civili. In una nota pubblicata sulla sua pagina web, il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che la decisione è stata adottata “davanti alla situazione catastrofica” nell’acciaieria e “seguendo principi puramente umanitari”.

ORE 15.25 – “Escludo che nei confronti dei mercenari stranieri prigionieri venga utilizzata la coercizione fisica e la tortura da parte della Russia”. A sostenerlo ai microfoni di ‘Rossiya-24′ è il vicepresidente del Consiglio della Federazione russa, il senatore Konstantin Kosachev.

ORE 15.11 – Le autorità di Kiev hanno ricevuto 76 prigionieri di guerra ucraini in uno scambio con la Russia. Lo ha confermato la vice premier Iryna Vereshchuk, spiegando che la Russia ha consegnato 60 soldati e 16 civili in Ucraina durante lo scambio. Tra gli individui scambiati anche dieci ufficiali ucraini.

ORE 15.09 – Il premier Mario Draghi, costretto a casa per via della positività al Covid, parteciperà alla videocall sulla situazione in Ucraina organizzata dal presidente americano, Joe Biden, con gli alleati, dalla sua abitazione umbra, a Città della Pieve, dove il presidente del Consiglio sta continuando a lavorare, da remoto, sui dossier di governo.

ORE 15.02 – Le forze russe stanno mostrando di aver imparato dai loro errori nella prima fase dell’invasione dell’Ucraina, ma rimangono problemi nella catena di comando e il rifornimento di pezzi di ricambio. E’ quanto scrive oggi il Washington Post citando fonti del Pentagono, mentre è iniziata l’offensiva nel Donbass. Secondo l’analista Mick Ryan, generale australiano a riposo, le prossime 48 ore ci aiuteranno a capire: se le forze di Mosca otterranno una significativa svolta sarà un segnale di maggiore competenza. Se non sarà così vorrà dire che i russi non hanno imparato dagli errori e “gli ucraini sono bravi come pensiamo che siano”.

ORE 14.59 – “Gli occupanti stanno nuovamente bombardando le aree residenziali di Kharkiv, in particolare il quartiere Kiev e i distretti industriali”. Lo dichiara Oleg Sinegubov, capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, in un collegamento con l’emittente ucraina Ictv.

ORE 14.56 – Le autorità russe hanno espulso 15 diplomatici olandesi in risposta all’analogo provvedimento preso il 19 aprile nei confronti di 18 diplomatici russi in Olanda. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca, precisando che all’ambasciatore olandese è stata consegnata una nota in cui si definiscono “persone non grate” 14 dipendenti dell’ambasciata dei Paesi Bassi a Mosca e un dipendente del consolato generale a San Pietroburgo. Dovranno lasciare la Russia entro due settimane.

ORE 14.53 – Duecentocinquanta sfollati ucraini si sono già stabiliti nella città prefabbricata allestita a Leopoli, nell’Ucraina occidentale. La cittadina è costituita da 88 case, disegnate per 350 persone. E’ quanto si legge sul canale telegram di Leopoli.

ORE 14.50 – Da domenica a Kharkiv “bombardamenti senza sosta di quartieri civili”. Lo denuncia alla Cnn il sindaco di questa città nell’est dell’Ucraina, Igor Terekhov, precisando che in precedenza gli attacchi si concentravano alla periferia di Kharkiv. “Negli ultimi giorni” i bombardamenti russi “sono stati nel centro e hanno preso di mira civili pacifici”, ha detto Terekhov. Il sindaco ha parlato di “molti feriti e, purtroppo, alcuni morti”. “Nell’ultimo giorno e mezzo abbiamo avuto 15 persone uccise e più di 50 ferite – ha detto – Quindici morti in un solo attacco”.

ORE 14.57 – Le autorità russe hanno espulso 15 diplomatici olandesi in risposta all’analogo provvedimento preso il 19 aprile nei confronti di 18 diplomatici russi in Olanda. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca.

ORE 14.53 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha presentato al parlamento un disegno di legge che prevede l’estensione della legge marziale fino al 24 giugno prossimo. L’attuale periodo di legge marziale scadeva il 25 aprile. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’.

ORE 14.42 – Le forze russe stanno mostrando di aver imparato dai loro errori nella prima fase dell’invasione dell’Ucraina, ma rimangono problemi nella catena di comando e il rifornimento di pezzi di ricambio. E’ quanto scrive oggi il Washington Post citando fonti del Pentagono, mentre è iniziata l’offensiva nel Donbass. Secondo l’analista Mick Ryan, generale australiano a riposo, le prossime 48 ore ci aiuteranno a capire: se le forze di Mosca otterranno una significativa svolta sarà un segnale di maggiore competenza. Se non sarà così vorrà dire che i russi non hanno imparato dagli errori e “gli ucraini sono bravi come pensiamo che siano”.

ORE 14.33 – “I bambini che fuggono aumenteranno: è triste ma è così”. Il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini parla con l’Adnkronos della situazione dei bambini profughi ucraini. “Cerchiamo di ricongiungere, laddove sia possibile, i minori con i parenti – aggiunge – Non parliamo dunque di adozioni, una procedura inesistente in un contesto come questo in Ucraina, a causa della guerra. Registriamo, identifichiamo, proteggiamo e riconduciamo i ragazzi alle loro famiglie. Altrimenti li affidiamo a famiglie temporaneamente e soltanto in ultima istanza, in attesa del ricongiungimento. Non ci sono le condizioni per fare delle adozioni che prevedono dei tempi lunghissimi”.

ORE 14.29 – Le truppe ucraine hanno liberato 919 villaggi occupati dai russi. Lo ha annunciato il vice capo dello staff Kyrylo Tymoshenko. In particolare nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Kiev, Kharkiv, Zhytomyr e Zaporizhia su 11mila tra città e villaggi, tre mila erano state occupate.

ORE 14.22 – La Commissione Europea “sta lavorando, certamente”, a “possibili sanzioni” contro la Russia nell’ambito delle importazioni di petrolio. Lo conferma il portavoce capo Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Mamer ricorda che la presidente Ursula Von der Leyen ha parlato esplicitamente di sanzioni sulle importazioni del petrolio: “Parlando a Strasburgo – dice – ha dichiarato che avremmo valutato ulteriori sanzioni, anche nel campo del petrolio”.

ORE 14.11 – “Sono stati scambiati con la Russia oggi 60 militari di cui 10 ufficiali. Anche 16 civili torneranno a casa. In totale quindi 76 persone stanno tornando a casa. Questo è stato il 5 scambio”. Ad affermarlo su Telegram è la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

ORE 14.02 – E’ un condizione ”pericolosa” quella dell’Ucraina, con il presidente russo Vladimir Putin che è ”irritato per le sconfitte subite, ma determinato una sorta di vittoria indipendentemente dai costi in termini di vite umane”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson riferendo ai ministri di governo in vista della telefonata con gli alleati nel pomeriggio. Ora ”è più fondamentale che mai aumentare il sostegno globale” all’Ucraina, fornendo al Paese ulteriori armi e aumentando le sanzioni sulla Russia, ha affermato Johnson.

ORE 13.55 – L’Unione Europea continuerà a “lavorare a livello internazionale per aumentare la pressione su Vladimir Putin perché fermi la guerra” in corso in Ucraina e “per aumentare l’isolamento della Russia, che sta diventando un’emarginata della comunità internazionale a causa delle sue continue violazioni del diritto internazionale”. Lo dice il portavoce del Seae (la diplomazia dell’Ue) Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

ORE 13.47 – “Gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento Azovstal a Mariupol, dove i nostri combattenti si stanno difendendo”. Lo scrive sui suoi canali social il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), diffondendo l’intercettazione di una conversazione telefonica di un militare russo, che parla della decisione della leadership militare di Mosca di sganciare bombe da tre tonnellate su Mariupol assediata. “Gli occupanti – sottolinea lo Sbu – non si lasciano scoraggiare nemmeno dal fatto che i civili si siano rifugiati nell’impianto”.

ORE 13.42 – Sarà il ministro delle Finanze Anton Siluanov a guidare, da remoto, la delegazione russa alla riunione di domani colleghi e dei governatori delle banche centrali del G20 a Washington. Lo ha reso noto oggi il ministero delle Finanze di Mosca.

ORE 13.37 – Combattimenti di posizione a Rubizhne e Popasnaya, “ma gli occupanti non riescono a sfondare” e “il nemico perde persone e equipaggiamento militare. I nostri mantengono la difesa”. Lo comunica il governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidai.

ORE 13.32 – Un aereo inviato da Mosca per andare a prendere i diplomatici russi espulsi da Grecia e Spagna è stato costretto a una ‘deviazione’ di 15mila chilometri a causa del divieto di sorvolo. E’ quanto emerge tracciando il sito di Flightradar24, secondo cui “mentre la Spagna e la Grecia hanno fatto un’eccezione una tantum per l’ingresso del velivolo nel loro spazio aereo, il volo ha dovuto navigare attorno agli altri paesi che mantengono il divieto agli aerei russi”.

ORE 13.27 – L’ufficio del procuratore regionale di Kherson ha avviato i procedimenti penali sui bombardamenti dei centri abitati nell’area di Kherson avvenuti negli scorsi giorni. “Secondo l’indagine – si legge nella nota della Procura generale – il 17 aprile 2022 le forze armate della Federazione Russa, violando ancora una volta le norme del diritto internazionale umanitario, hanno bombardato il territorio della comunità territoriale di Chulakiv nella regione di Kherson. Un attacco ostile nel villaggio di Rybalche ha ucciso una donna, danneggiato case di civili e infrastrutture civili”.

ORE 13.22 – Il gruppo chimico tedesco Henkel lascerà la Russia. Lo rende noto il gruppo tedesco. Il processo di abbandono delle sue attività commerciali nel paese “è ora in fase di preparazione”. Henkel, si legge in una nota, “lavorerà a stretto contatto con i suoi team in Russia sui dettagli per garantire un processo ordinato. Nel frattempo, i 2.500 dipendenti di Henkel in Russia continueranno ad essere impiegati e retribuiti.

ORE 13.17 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier olandese Mark Rutte. Su Twitter Zelensky ha spiegato di aver informato Rutte ”sul peggioramento della situazione nel Donbas” dove, ha detto, ”gli ucraini stanno facendo di tutto per fermare l’aggressore”. Zelensky ha quindi espresso ”gratitudine per il sostegno all’Ucraina” espresso dall’Olanda e promesso che ”quando la pace verrò ripristinata costruiremo relazioni bilaterali migliori all’interno della Ue”.

ORE 13.09 – “‘Battaglia per il Donbass, stagione II’. La guerra in Ucraina è diventata per molti nel mondo un altro programma tv su Netflix. Con eroi protagonisti e secondari, vari intrecci e un colpo di scena prima di un nuovo episodio. Il Signore degli Anelli? Game of Thrones? Black Mirror? Ma c’è una sfumatura. Non abbiamo attori, le persone muoiono davvero e gli showrunner non garantiscono il lieto fine”. Lo scrive su Twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskuy. “Ogni nuovo episodio è scritto con il sangue dell’esercito ucraino – aggiunge – A differenza della tv, qui potete contribuire a fermare il male. Chiedete ai vostri governi armi per l’Ucraina più l’embargo al petrolio russo. L’Ue conosce la ricetta per la vittoria”.

ORE 12.58 – Sono 147 gli attacchi a strutture e servizi sanitari confermati dall’Organizzazione mondiale della sanità dall’inizio del conflitto in Ucraina, con un bilancio di 73 morti e 53 feriti. Lo riferisce l’Oms che attraverso il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus “condanna fermamente e inequivocabilmente il continuo aumento degli attacchi all’assistenza sanitaria” nel Paese. “Devono fermarsi”, ribadisce in un tweet il Dg. “La guerra non è una soluzione – aggiunge – Ancora una volta, invito la Russia a porvi fine”.

ORE 12.44 – Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso, la Russia ha distrutto infrastrutture in Ucraina per un valore di 100 miliardi di dollari. Ad affermarlo è il ministro delle Infrastrutture ucraino Olexandr Kubrakov. Secondo Kubrakov, l’infrastruttura dell’Ucraina può essere ricostruita in due anni se per finanziarla vengono utilizzati i beni russi sequestrati in tutto il mondo.

ORE 12.40 – “Gli Stati Uniti e i paesi occidentali stanno facendo di tutto per prolungare il più possibile l’operazione militare speciale. Il crescente volume di forniture di armi straniere dimostra chiaramente le loro intenzioni di provocare il regime di Kiev a combattere “fino all’ultimo ucraino”. E’ quanto ha denunciato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.

ORE 12.36 – L’esercito russo sta cercando di ‘legalizzare’ la sepoltura di civili a Mariupol. Per farlo raccoglie dati sui morti e sui dispersi e controlla i social network per cercare i parenti. Lo ha riferito il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko. Secondo il consigliere, gli occupanti avevano annunciato che per ottenere qualsiasi documento sulla morte dei propri cari a Mariupol è necessario riportare i dettagli del defunto, luogo di sepoltura o in cui si trova il corpo e dati personali.

ORE 12.33 – Ricompare il ministro della Difesa Sergei Shoigu, da settimane assente dalla scena pubblica russa, secondo alcune fonti per ragioni di salute – avrebbe avuto un infarto – secondo altre isolato perché ritenuto colpevole del fallimento della guerra in Ucraina. Parlando durante la riunione del consiglio del ministero della Difesa, ha ricordato che oggi si celebra il 239mo anniversario dell’annessione della Crimea, chiesta dai suoi abitanti nel 1783 sotto l’impero di Caterina II.

ORE 12.29 – La Russia denuncia il ferimento di tre persone nell’attacco attribuito all’esercito ucraino contro Belgorod. Nessun commento per ora da parte ucraina. Secondo il governatore dell’oblast di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, citato dall’agenzia Interfax, due dei feriti sono ricoverati in ospedale e in totale 30 edifici sono stati colpiti nell’attacco.

ORE 12. 25 – Dieci persone sarebbero rimaste ferite nelle ultime 24 ore dopo gli attacchi russi nell’Oblast di Mykolaiv Oblast. La maggior parte dei feriti sarebbero civili. A riferirlo è ‘The Kyiv Independent’ che cita Hanna Zamazeeva, presidente del Consiglio regionale di Mykolaiv. Complessivamente, rileva, 295 persone ferite sono attualmente in cura negli ospedali della regione.

ORE 12.21 – L’esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nell’Ucraina orientale nell’ambito di quella che ha definito “una nuova fase della guerra”. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore ucraino affermando che le forze russe stanno concentrando i loro sforzi per prendere il pieno controllo della regione del Donbas. In una nota l’esercito di Kiev ha riferito che le forze russe hanno cercato di sfondare le difese dell’Ucraina lungo quasi l’intera linea del fronte.

ORE 12.17 – Dopo il ‘via libera’ concesso da Elon Musk a Kiev subito dopo lo scoppio delle ostilità, i collegamenti Internet satellitari della rete Starlink diventeranno presto accessibili a tutta la popolazione ucraina. Lo ha comunicato il Servizio statale per le Tlc di Kiev, che preannuncia la rimozione delle limitazioni sul sistema SpaceX, attualmente disponibile per le forze armate.

ORE 12.12 – Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, nei prossimi giorni si recherà a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riferiscono fonti governative, senza per il momento rivelare ulteriori dettagli dell’incontro tra i due leader per motivi di sicurezza. Sanchez, che ieri ha annunciato la riapertura “tra pochi giorni” dell’ambasciata spagnola a Kiev, durante la sua visita in Ucraina dovrebbe incontrare anche il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal.

ORE 12.05 – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres non ha cercato alcun contatto con il presidente russo Vladimir Putin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Il Segretario Generale dell’Onu non ha cercato di contattare il presidente della Russia. Né tramite la Missione permanente russa presso l’Onu, né direttamente con il ministero degli Esteri”, ha scritto Zakharova nel suo canale Telegram .

ORE 11.57 – Sono già oltre 420 i cadaveri ritrovati a Bucha, la città a nord ovest di Kiev, diventata nota per i crimini di guerra commessi dall’esercito russo durante il mese di occupazione. Lo rende noto Ukrinform.

ORE 11.50 – Dalla Russia non c’è alcun commento sulla richiesta di scambio di prigionieri per il rilascio del leader dell’opposizione ucraina filo russa, Viktor Medvedchuk. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov specificando che le autorità russe hanno visionato il video messaggio di Medvedchuk diffuso dalle forze della sicurezza di Kiev che lo hanno in custodia.

ORE 11.45 – Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha chiesto lo stop immediato degli attacchi contro gli operatori sanitari in Ucraina. “L’Oms condanna inequivocabilmente l’aumento continuo degli attacchi contro l’assistenza sanitaria in Ucraina. Devono fermarsi. Ad oggi, l’Oms ha verificato 147 attacchi, 73 persone uccise e 53 ferite. La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, invito la Russia a mettere fine alla guerra”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms su Twitter.

ORE 11.41 – “Noi, il mondo e la storia prenderemo dalla Russia molto più di quanto i missili russi prenderanno dall’Ucraina”. Lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. “Ogni vita persa è un motivo per gli ucraini e le altre nazioni libere per percepire la Russia come una minaccia per generazioni”, aggiunge Zelensky, promettendo infine: “Qualsiasi infrastruttura può essere ripristinata. E lo faremo sicuramente”.

ORE 11.30 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato la sua omologa bulgara Teodora Genchovska a Sofia. ”Sono grato al popolo bulgaro per aver abbracciato gli ucraini in fuga dall’aggressione russa”, ha detto Kuleba, spiegando di aver ”discusso ulteriori passi per riportare la pace in Ucraina, rafforzare la cooperazione bilaterale e far avanzare l’adesione dell’Ucraina all’Ue”.

ORE 11.22 – “Non importa come la situazione cambierà, la Cina rafforzerà la cooperazione strategica con la Russia per promuovere un nuovo modello di relazioni internazionali e una comunità con un futuro condiviso per il genere umano”. E’ quanto ha detto il vice ministro degli Esteri cinese Le Yucheng, ricevendo a Pechino l’ambasciatore russo Andrey Denisov.

ORe 11.15 – La Russia non sta valutando la possibilità di utilizzare armi nucleari in Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista a ‘India Today’. “Solo armi convenzionali”, ha risposto Lavrov quando gli è stato chiesto se la Russia stesse considerando l’ipotesi di usare di armi nucleari in Ucraina.

ORE 11.08 – Il Giappone fornirà all’Ucraina equipaggiamento protettivo, maschere e indumenti, contro attacchi chimici. L’annuncio è arrivato dal ministro della Difesa, Nobuo Kishi. Da Tokyo, che parla di risposta a una richiesta di Kiev, arriveranno anche droni commerciali da usare per scopi di ricognizione mentre prosegue la guerra in Ucraina dopo l’invasione russa.

ORE 11 – “La vera ragione” della guerra in Ucraina va ricercata nel fatto che i Paesi occidentali hanno “violato le promesse alla leadership russa e hanno iniziato a spostare la Nato verso est dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica”, sostenendo che fosse “un’alleanza difensiva e non un minaccia alla nostra sicurezza”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista rilasciata a ‘India Today’.

ORE 10.55 – Il ministero della Difesa russo ha chiesto nuovamente ai nazionalisti ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol di arrendersi, in modo da ”avere salva la vita”. “A tutti coloro che depongono le armi sarà garantita la vita”, ha affermato il ministero della Difesa invitando le truppe ucraine a ritirarsi dall’acciaieria tra le 14 e le 16 ora di Mosca, tra le 13 e le 15 in Italia, “senza eccezioni, senza armi e senza munizioni”.

ORE 10.43 – Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Ssu) “sta preparando un’altra provocazione per accusare i militari della Federazione Russa di cosiddetti ‘crimini di guerra’ con uccisioni di massa di civili nella regione di Odessa. A tal fine, nel prossimo futuro è previsto che le unità della Ssu indossino le uniformi dei militari russi” in una sparatoria tra residenti locali e “foto e filmati di questa azione con presunte ‘atrocità russe’ saranno pubblicati dalle agenzie di stampa ucraine e occidentali per promuovere immediatamente i falsi”. E’ quanto si legge in una dichiarazione di emergenza del ministero della Difesa Russo.

ORE 10.38 – ”I nazionalisti dell’Azovstal a Mariupol” non hanno deposto le armi e non si sono arresi. Ma l’obiettivo delle milizie popolari filo-russe è quello di ”liberare il prima possibile” l’acciaieria. Lo ha detto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo il quale nello stabilimento potrebbero essere presenti anche mercenari provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Romania.

ORE 10.25 – La Guardia costiera greca ha sequestrato la petroliera russa ‘Pegas’ al largo dell’isola di Evia (o Eubea), nei pressi della città costiera di Karystos, nell’ambito delle sanzioni imposte dall’Unione europea (Ue). Lo hanno reso noto fonti della Guardia costiera al quotidiano ‘Kathimerini’. A bordo della petroliera, diretta verso il Peloponneso per trasferire il suo carico di petrolio a un’altra nave, c’è un equipaggio di 19 russi.

ORE 10.03 – L’olimpionico ucraino di skeleton Vladyslav Heraskevych ha chiesto che gli atleti russi che sostengono l’invasione del suo paese siano banditi dallo sport a vita. “Non dovrebbero mai più far parte della famiglia olimpica o della famiglia dello sport in generale -ha detto il 23enne all’emittente Deutschlandfunk-. E anche le persone che stanno in silenzio dovrebbero essere sanzionate, ma naturalmente non bandite a vita”.

ORE 9.44 – I russi hanno continuato ad attaccare Mariinka, Avdiivka, Ocheretyn. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che alcuni villaggi sono rimasti senza corrente e acqua e che vicino a Avdiivka i russi hanno tentato due offensive che sono state respinte ma che hanno causato l’uccisione di un civile e danni alla rete del gas. A Toretsk, nonostante i continui attacchi, è in corso l’evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari.

ORE 9.32 – Ha raggiunto gli 84,8 miliardi di dollari l’importo totale dei danni alle infrastrutture ucraine documentati, dall’inizio della guerra. Solo durante l’ultima settimana, le perdite dirette legate alle infrastrutture civili sono aumentate di 4,45 miliardi di dollari, ma si tratta di una stima al ribasso, le perdite reali saranno probabilmente molto superiori. I dati sono contenuti nell’analisi svolta nell’ambito del progetto “La Russia pagherà” realizzato dal Kse Institute (unità analitica della Kyiv School of Economics) con il supporto dell’Ufficio presidenziale, del ministero dell’Economia, del ministero per la reintegrazione di Territori temporaneamente occupati e del ministero delle Infrastrutture.

ORE 9.25 – È iniziato l’assalto all’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili. Lo ha annunciato il comandante delle repubblica popolare di Donetsk e portavoce militare dei separatisti filorussi della regione Eduard Basurin.

ORE 9.17 – Due treni sono stati messi a disposizione dalle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) per evacuare i civili da Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Lo ha reso noto Ukrzaliznytsia sul suo canale di Telegram dopo che la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk aveva annunciato che per oggi non era possibile garantire alcun corridoio umanitario dalle città assediate dai russi. ”State attenti alla stazione e andate ai rifugi al primo allarme. Prendetevi cura delle vostre famiglie e mandatele in salvo su rotaia!”, spiegano le ferrovie ucraine.

ORE 9.11 – Stellantis sospende la produzione in Russia. A darne notizia una nota del gruppo in cui si precisa che “in seguito al quotidiano rafforzamento delle molteplici sanzioni e alle difficoltà logistiche riscontrate, Stellantis ha sospeso la propria attività produttiva a Kaluga al fine di garantire il pieno rispetto di tutte le molteplici sanzioni e di tutelare i propri dipendenti”. “Stellantis – conclude la nota- condanna la violenza e sostiene qualsiasi azione che possa riportare la pace”.

ORE 9.03 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è arrivato a Sofia, in Bulgaria, ”incaricato dal presidente Volodymyr Zelensky per cercare di ottenere la pace in Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter lo stesso Kuleba spiegando che incontrerà ”la leadership bulgara”. ”La Bulgaria è nostra amica e partner all’interno dell’Ue e bilateralmente. Sentiamo anche il sostegno del popolo bulgaro in questo momento critico”, ha scritto Kuleba.

ORE 8.56 – L’embargo sul petrolio russo ”è più necessario che mai”. Il presidente francese Emmanuel ”Macron lo vuole” e ”ci stiamo lavorando”. Lo ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire in una intervista alla radio Europe 1. ”Spero che nelle prossime settimane riusciremo a convincere i partner europei a interrompere l’importazione del petrolio russo”, ha dichiarato.

ORE 8.50 – ”La guerra prolungata in Ucraina potrebbe causare una crisi alimentare nel mondo, come dicono analisti di spicco. L’unico modo per mettere fine rapidamente alla guerra è quello di armare l’Ucraina e colpire la Russia con un embargo sul petrolio e sul gas”. Lo ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, dicendo che ”chi sceglie di chiudere un occhio rispetto alla guerra temendo un aumento dei prezzi, otterrà entrambi”.

ORE 8. 38 – Non è previsto alcun corridoio umanitario per oggi dalle città assediate dell’Ucraina. Lo ha dichiarato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. E’ il terzo giorno consecutivo che le autorità ucraine e quelle russe non riescono a concordare corridoi umanitari. ”Oggi, 19 aprile, sfortunatamente non ci saranno corridoi umanitari”, scrive Vereshchuk, sottolineando che ”sul Donbass continuano intensi bombardamenti”. In particolare, ”per quanto riguarda Mariupol, i russi si sono rifiutati di autorizzare un corridoio per i civili in direzione di Berdyansk”. La vice premier ha assicurato che ”continuano i difficili negoziati per aprire corridoi umanitari nelle regioni di Kherson e di Kharkiv”.

ORE 8.27 – Sono 205 i bambini morti dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre quelli feriti salgono a 367, secondo la Procura generale ucraina, che precisa che “queste cifre non sono definitive”. Il maggior numero di vittime si regista nelle regioni di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. “A seguito dei bombardamenti delle forze armate russe, 1.141 istituzioni educative sono state danneggiate, 99 delle quali sono state completamente distrutte”, ha aggiunto l’in una nota ufficio del procuratore generale.

ORE 8.19 – La Gran Bretagna invierà presto in Ucraina lanciamissili corazzati Stormer. Lo scrive The Sun citando il ministero della Difesa britannico, che un paio di settimane fa aveva mostrato il lanciatore Stormer High Velocity Missile (Hvm) destinato agli ucraini a Salisbury. A giorni, i lanciamissili verranno portati in Ucraina a bordo di aerei C-17. Lo Stormer è prodotto da Bae Systems, ha bisogno di tre persone per farlo funzionare e utilizza missili Starstreak che possono essere usati per abbattere aerei a bassa quota, spiega il Guardian

ORE 8.06 – Sarebbero più di settemila i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina e sui quali le autorità di Kiev stanno indagando. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore dell’Ucraina parlando di 7.280 presunti crimini di guerra. Nel rapporto diffuso questa mattina viene inoltre confermata l’uccisione di 205 bambini dall’inizio dell’aggressione militare russa lo scorso 24 febbraio.

ORE 7.58 – Il dialogo con Vladimir Putin si è interrotto dopo la scoperta dei massacri di Bucha, oltre de settimane fa, ma non esclude di riprenderlo. E’ quello che ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a France 5, durante la quale ha anche detto che tornerà a Kiev, “ma per portare qualcosa di utile, per fare le differenza”, non solo per “dimostrare sostegno”. “Da quando abbiamo scoperto i massacri a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa – ha detto Macron, in un riferimento al suo rapporto con Vladimir Putin, che ha sentito più volte prima e durante l’invasione dell’Ucraina, anche a nome della presidenza di turno dell’Ue – per cui da allora non gli ho parlato direttamente, ma non escludo di farlo in futuro”.

ORE 7.45 – Gli Stati Uniti stanno cercando di sequestrare il superyacht ‘Amadea’, di proprietà dell’oligarca russo Suleiman Kerimov sanzionato da gli Usa e dalla Ue, che è attraccato alle Figi. Il direttore dell’ufficio della Procura Christopher Pryde ha depositato una richiesta all’Alta Corte per impedire che la nave lasci le acque territoriali delle Figi, dove è arrivata una settimana fa dopo aver lasciato il Messico 18 giorni prima e aver attraversato il Pacifico. Il superyacht è lungo 106 metri e ha un valore stimato di circa 325 milioni di dollari.

ORE 7.33 – La città di Kreminna è “sfortunatamente sotto il controllo degli orchi” russi. Lo ha denunciato il governatore della regione di Luhansk, Sergei Haidai, mentre il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Dunets, ha riferito che “i combattimenti continuano in periferia”. Quattro persone sono morte, uccise dai colpi russi, mentre cercavano di scappare, ha reso noto l’esercito ucraino. Kreminna si trova una cinquantina di chilometri a nordest di Kramatorsk, capoluogo del Donbass.

ORE 7.19 – Le forze ucraine hanno colpito un villaggio russo al confine. Lo ha denunciato il governatore della provincia di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sostenendo che una persona è rimasta ferita. Nei giorni scorsi la Russia ha denunciato più volte attacchi russi oltreconfine.

ORE 7.10 – Emmanuel Macron non esclude di andare in Ucraina, ma a condizione di potere fare qualcosa di utile. Il presidente francese lo ha detto in un’intervista a France 5: “Io tornerò a Kiev, ma ci ritornerà per fare qualcosa di utile, non solo per testimoniare un sostegno”.

ORE 6.50 – Alle 15.45 ora italiana il presidente americano Joe Biden avrà una nuova telefonata in videconferenza con i leader dei Paesi alleati e partner per discutere del sostegno all’Ucraina. E’ quanto si legge sull’agenda della Casa Bianca.

(AdnKronos)

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