
Israele 7 ottobre, due anni dopo la strage: cerimonie e nuove tensioni
– Anniversario dell’attacco di Hamas: commemorazioni e proteste per gli ostaggi ancora in mano agli islamisti –
A due anni dall’attacco del 7 ottobre 2023, Israele si ferma per ricordare le vittime di quella giornata che segnò l’inizio della guerra contro Hamas. Le commemorazioni si sono aperte a Kfar Aza e proseguiranno fino a sera, con cerimonie anche nel kibbutz Nir Oz e a Tel Aviv. Alle 11 ora locale è iniziata la commemorazione sul luogo della strage del Nova Festival, mentre alle 21.30 è prevista una veglia nel centro della capitale economica israeliana.
Israele 7 ottobre: proteste familiari ostaggi
Parallelamente, il clima nel Paese resta teso. Centinaia di manifestanti si sono radunati davanti alle abitazioni di ministri e parlamentari, tra cui Miri Regev, Gideon Sa’ar, Yuli Edelstein e Ariel Kallner, per chiedere un accordo che porti al rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza.
Nelle stesse ore, un razzo lanciato da Gaza ha fatto scattare le sirene a Netiv HaAsara, nel sud di Israele. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, il razzo non ha provocato feriti. La località era già stata colpita durante gli attacchi del 2023.
Hamas ha diffuso una dichiarazione in cui parla di “battaglia ancora in corso” e sottolinea “le ripercussioni politiche e militari” dell’operazione denominata Alluvione di al-Aqsa.
Israele 7 ottobre: a Sharm el-Sheikh si cerca la pace
Intanto a Sharm el-Sheikh, in Egitto, proseguono i colloqui mediati da Il Cairo e dal Qatar sul piano di pace proposto da Donald Trump, che prevede un cessate il fuoco a Gaza e un meccanismo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. Fonti palestinesi e israeliane parlano di una “prima fase positiva” dei negoziati, che dovrebbero continuare oggi con una nuova sessione di incontri indiretti.
Israele 7 ottobre: Onu rinnova appello alla pace
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rinnovato l’appello a un “cessate il fuoco permanente” e al rilascio immediato degli ostaggi, denunciando la “catastrofe umanitaria” in corso nella Striscia. “Dobbiamo scegliere la speranza, ora”, ha scritto su X, aggiungendo che il piano Trump rappresenta un’opportunità per porre fine al conflitto.
Guterres ha concluso ricordando le vittime di quella “giornata buia” e invitando la comunità internazionale a lavorare per “una pace giusta e duratura” che consenta a israeliani e palestinesi di vivere “in sicurezza, dignità e rispetto reciproco”.
(Foto: © Luke Tress/Times of Israel)
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