Omicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla: Pablo Gonzalez Rivas in carcere
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L’indagato accusato di omicidio volontario e occultamento del cadavere della compagna
Pablo Gonzalez Rivas, 48 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere dopo la morte della sua compagna, Jhoanna Nataly Quintanilla. La decisione di convalida dell’arresto, emessa dal gip di Milano Anna Calabi, sottolinea che l’omicidio è stato aggravato da futili motivi. Rivas ha dichiarato di aver causato la morte della donna durante un gioco erotico, sostenendo di averle “rotto il collo” con una “mossa secca”. Tuttavia, la versione fornita dall’indagato è ancora oggetto di indagini, poiché il corpo della vittima non è stato rinvenuto e sono in corso accertamenti tecnici.
Le contraddizioni e le indagini in corso
Il giudice ha evidenziato le numerose contraddizioni nella versione dell’indagato e i gravi indizi che giustificano l’arresto. Dopo aver causato la morte della compagna, Rivas ha agito con lucidità, cercando di occultare il cadavere. Ha preso un borsone dalla cantina, lo ha riempito con il corpo della donna e lo ha trasportato fuori città, dove ha gettato il borsone in un fosso a Cassano d’Adda. La mancanza del corpo e del cellulare della vittima impedisce di confermare completamente il racconto di Rivas e lascia aperta la possibilità di un coinvolgimento di terze persone.
Il rischio di fuga e l’ostacolo alle indagini
Secondo la convalida dell’arresto, sussiste il pericolo che l’indagato possa ostacolare il corso delle indagini, sottraendo prove cruciali o alterandole. Inoltre, è stato sottolineato il rischio di fuga, data la presenza di legami familiari di Rivas in El Salvador. Tuttavia, non si ritiene che l’indagato possa ripetere un reato simile, considerata la sua condotta precedentemente incensurata.
Le dichiarazioni dell’indagato
Durante l’interrogatorio, che è durato circa due ore, Rivas ha dichiarato di non aver avuto intenzione di uccidere Jhoanna Nataly, ma di averle causato la morte in modo accidentale durante un gioco erotico. Ha anche ammesso di aver gettato il cellulare della donna, spento, e alcuni suoi effetti personali in un cestino vicino casa, con l’intento di simulare un allontanamento volontario della vittima.
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(con fonte AdnKronos)
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