
Fragile tregua a Gaza, Trump spinge Israele a riaprire i valichi
Cessate il fuoco a Gaza, Trump e Vance lavorano per mantenere la tregua
La tregua a Gaza resta fragile, ma dopo una giornata di raid su Rafah è stato ripristinato il cessate il fuoco. Israele, sotto la pressione dell’amministrazione Trump, ha deciso di sospendere la chiusura dei valichi e di consentire la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia.
La decisione è arrivata dopo un’escalation di violenza: l’esercito israeliano aveva colpito obiettivi di Hamas a Gaza in risposta alla “palese violazione dell’accordo” che aveva causato la morte di due soldati israeliani. Fonti militari hanno spiegato che i raid miravano a distruggere “infrastrutture e postazioni dei terroristi”. Hamas, tuttavia, ha negato ogni coinvolgimento, accusando Israele di aver violato per primo la tregua. Secondo fonti locali, i bombardamenti israeliani avrebbero provocato almeno 44 vittime.
Israele aveva informato preventivamente l’amministrazione americana attraverso il Centro di comando Usa che supervisiona il cessate il fuoco. Washington continua a esercitare un ruolo cruciale nel tentativo di consolidare la tregua a Gaza, con l’obiettivo di evitare un nuovo collasso della pace.
Tregua a Gaza: Witkoff e Kushner ancora in Israele
Gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati in Israele per incontrare il premier Benjamin Netanyahu. Nei prossimi giorni è attesa anche la visita del vicepresidente J.D. Vance, che punta a rafforzare l’impegno degli Stati Uniti come garanti dell’accordo. L’obiettivo di Washington è duplice: stabilizzare la tregua e pianificare una futura forza internazionale di sicurezza nella Striscia.
Vance ha riconosciuto che il cessate il fuoco sarà “a singhiozzo”, spiegando che se “Hamas aprirà il fuoco su Israele, Israele dovrà rispondere”. Il vicepresidente ha inoltre invitato i Paesi arabi del Golfo a contribuire alla creazione di un’“infrastruttura di sicurezza comune”.
Kushner ha sottolineato che, ora che la guerra è terminata, Israele deve impegnarsi per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi se vuole integrarsi pienamente nel Medio Oriente. “Per costruire un futuro stabile – ha dichiarato – Israele deve aiutare il popolo palestinese a prosperare”.
Il presidente Donald Trump, parlando a bordo dell’Air Force One, ha dichiarato di ritenere che “la leadership di Hamas non sia coinvolta” nei recenti attacchi alle forze israeliane, ipotizzando la presenza di “ribelli interni”. Trump ha aggiunto che “la situazione verrà gestita con durezza, ma in modo corretto”, auspicando che “il cessate il fuoco a Gaza regga e i rapporti con Hamas restino pacifici”.
La tregua a Gaza, dunque, rimane appesa a un filo, ma il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti offre un barlume di stabilità in un contesto ancora estremamente delicato.
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(con fonte AdnKronos) tregua a Gaza
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