
Ritrovati morti i 13 minatori rapiti in Perù: i corpi legati in una fossa
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Le vittime sequestrate il 26 aprile nella provincia andina di Pataz: lavoravano in una miniera d’oro contesa da gruppi criminali
Sono stati ritrovati senza vita i corpi dei tredici lavoratori sequestrati lo scorso 26 aprile nella provincia di Pataz, nel nord del Perù. A confermarlo è il ministero dell’Interno peruviano, che ha precisato come le vittime — minatori e guardie di sicurezza — siano state rinvenute legate all’interno di una fossa comune, secondo quanto riportato anche dal sindaco locale a Canal N.
I lavoratori erano impiegati in una miniera d’oro nella regione montuosa di La Libertad, zona da tempo segnata da un’escalation di violenza legata al controllo delle risorse minerarie. Secondo le autorità, il sequestro è stato compiuto da un gruppo armato con legami alla criminalità organizzata, intenzionato ad assumere il dominio dell’impianto estrattivo.
L’area era già sotto stato d’emergenza dal 2023 a causa della crescente instabilità. In risposta alla strage, il governo ha annunciato l’invio di unità specializzate per individuare e arrestare i responsabili, compresi investigatori della divisione anti-rapimenti ed estorsioni.
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(con fonte AdnKronos)
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