
Scadenza ravvedimento speciale Isa e concordato: sanare le omissioni entro il 31 marzo
Ultima possibilità per i contribuenti che hanno applicato gli Isa e aderito al concordato preventivo biennale di regolarizzare la situazione fiscale delle annualità dal 2018 al 2022
C’è tempo fino a domani, 31 marzo, per usufruire della particolare forma di ravvedimento che consente ai contribuenti, che hanno applicato gli Isa nel 2023 e che hanno aderito al concordato preventivo biennale per il periodo 2024-2025, di sanare omissioni e irregolarità relative alle annualità dal 2018 al 2022 (ancora accertabili), versando, tramite il modello F24, la prima o unica rata delle imposte sostitutive previste. Il versamento deve essere effettuato distintamente per ognuna delle annualità regolarizzate.
Questa forma di ravvedimento speciale è stata pensata per consentire ai contribuenti, in particolare gli imprenditori e i professionisti, di regolarizzare la propria posizione fiscale con un’opportunità limitata nel tempo. Per chi non effettuerà i pagamenti entro la scadenza, potrebbero essere applicate sanzioni aggiuntive in futuro, in quanto il termine per beneficiare di questo ravvedimento speciale è imminente.
I beneficiari di questa procedura devono avere applicato gli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale) o aver dichiarato una causa di esclusione dall’applicazione degli Isa, come quelle correlate alla diffusione del Covid-19 o a una condizione di non normale svolgimento dell’attività. Inoltre, il ravvedimento è disponibile anche per chi ha dichiarato l’esercizio di più attività d’impresa che non rientrano nello stesso Isa.
Questa possibilità è aperta anche per chi ha optato per il concordato preventivo biennale (Cpb) entro il termine più ampio del 12 dicembre 2024. Tuttavia, per chi intende beneficiare del ravvedimento, è necessario rispettare determinati requisiti e adempimenti. In particolare, i contribuenti che hanno ottenuto sia reddito d’impresa che di lavoro autonomo devono esercitare l’opzione per entrambe le categorie reddituali.
In pratica, il ravvedimento si perfeziona soltanto con il pagamento integrale della somma dovuta, sia che questo avvenga in un’unica soluzione o attraverso rate mensili, fino a un massimo di 24 rate. Il mancato pagamento integrale anche di una sola annualità comporta la decadenza del beneficio per quell’annualità specifica. Il valore complessivo dell’imposta sostitutiva da versare non può, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per ciascuna annualità interessata.
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato l’importanza di rispettare le scadenze e di effettuare correttamente i versamenti per evitare sanzioni future e approfittare di questa opportunità di regolarizzazione agevolata.
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(con fonte AdnKronos)
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