Rottamazioni cartelle: proroga fino al 15 settembre per recuperare i versamenti mancati
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Le rottamazioni delle cartelle dal 2017 al 2023 hanno generato entrate per 16,7 miliardi di euro. Il governo estende il termine per la ‘rottamazione quater’ per recuperare i pagamenti in sospeso
Le rottamazioni delle cartelle fiscali, avviate nel 2017 e proseguite fino al 2023, hanno consentito di incassare complessivamente 16,7 miliardi di euro. La recente iniziativa di rottamazione ‘quater’, che si sarebbe dovuta concludere a luglio con la quinta e ultima rata, è stata prorogata fino al 15 settembre. Questa decisione è stata presa dopo che la relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2023 ha rivelato che, sebbene siano stati incassati 6,8 miliardi di euro, sono stati registrati omessi versamenti per 5,4 miliardi.
Nel periodo analizzato, dal 2017 al 2023, le misure di contrasto all’evasione fiscale hanno portato a entrate per 130,7 miliardi di euro, di cui il 12,8% derivanti dalle rottamazioni. Nonostante un risultato superiore alle aspettative, il documento evidenzia che in media meno del 30% delle imposte dovute viene effettivamente versato dai contribuenti, anche in presenza di vantaggi significativi offerti dalle rottamazioni.
Nel 2023, la lotta all’evasione ha raggiunto il record di incassi con 19,6 miliardi di euro recuperati tramite attività ordinaria e 5,1 miliardi attraverso misure straordinarie, di cui 4,3 miliardi provenienti dalla rottamazione. Gli anni precedenti mostrano entrate significative: nel 2022, 20,2 miliardi di euro con 1,2 miliardi dalle misure straordinarie, nel 2021, 13,8 miliardi con 1,7 miliardi da misure straordinarie, e nel 2020, 12,7 miliardi, di cui 1,2 miliardi dalle misure straordinarie.
Nel 2019, le entrate erano state di 19,9 miliardi di euro, di cui 3,1 miliardi provenienti da misure straordinarie. Nel 2018, 19,3 miliardi di euro totali con 3,1 miliardi da misure straordinarie, e nel 2017, l’anno con il maggior recupero, 20,1 miliardi di euro, di cui 4,4 miliardi dalla rottamazione.
Il documento evidenzia anche che, a causa della pandemia, le attività di riscossione erano state sospese tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021, riducendo notevolmente le entrate durante quel periodo. In questo contesto, la proroga della rottamazione mira a recuperare i pagamenti mancati e a migliorare il gettito fiscale.
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(con fonte AdnKronos)
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