La Cina intensifica pressioni su Taiwan con sorvoli invadenti
In un’azione “punitiva” contro i separatisti, la Cina entra nello spazio aereo di Taiwan con il maggior numero di sorvoli in un solo giorno da inizio anno
La Cina ha intensificato le sue pressioni su Taiwan con una dimostrazione di forza che ha visto quarantanove aerei da guerra cinesi entrare nello spazio aereo di Taipei in un periodo di 24 ore. Questo numero rappresenta il più alto conteggio di sorvoli in un solo giorno da inizio anno, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Taiwan. Tra questi, trentacinque aerei sono stati avvistati mentre attraversavano la linea mediana dello Stretto di Taiwan, una linea non ufficiale ma ampiamente riconosciuta come confine de facto tra le due sponde.
Oltre agli aerei, il ministero ha rilevato ieri la presenza di diciannove navi della marina cinese e sette navi della guardia costiera cinese che operavano intorno a Taiwan. Queste attività fanno parte di una significativa esercitazione militare di due giorni lanciata dalla Cina intorno a Taiwan, che sembra simulare un blocco dell’isola.
Le manovre sono state lanciate solo tre giorni dopo l’insediamento del nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, aumentando ulteriormente le tensioni nella regione. Il colonnello della Marina cinese, Li Xi, ha dichiarato che si tratta di una “severa punizione per le forze separatiste per l’indipendenza di Taiwan e di un serio avvertimento contro le interferenze e le provocazioni da parte di forze esterne.”
Pechino ha chiarito che le forze armate cinesi intendono addestrarsi per migliorare la prontezza al combattimento congiunto sia in mare che nei cieli, e per condurre attacchi contro obiettivi chiave. Le navi e gli aerei cinesi si sono avvicinati a Taiwan da nord e da sud, effettuando pattuglie che includono anche altre isole come Kinmen, controllata da Taiwan ma situata a pochi chilometri dalla città cinese sud-orientale di Xiamen.
Questa dimostrazione di forza da parte della Cina è vista come un tentativo di rafforzare il suo controllo sulla regione e di inviare un messaggio chiaro sia a Taiwan che alle forze esterne, in particolare gli Stati Uniti, che sostengono l’isola. La situazione rimane tesa e osservatori internazionali continuano a monitorare attentamente gli sviluppi nella regione, preoccupati per il potenziale di escalation del conflitto.
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(con fonte AdnKronos)
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