Il ritardo degli investimenti previsti dal Pnrr: analisi e prospettive della Corte dei Conti
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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede delle modifiche nella programmazione delle risorse, che potrebbero causare un ritardo negli investimenti di circa 15 miliardi di euro entro la fine del 2023 rispetto al cronoprogramma iniziale. La Corte dei conti ha sottolineato che il nuovo piano prevede una traslazione delle spese assegnate al triennio 2020-2022, per oltre 20 miliardi complessivi. Il governo prevede un recupero del trend di spesa a partire dal 2023, con un’accelerazione di oltre 5 miliardi rispetto al quadro iniziale, ma il livello di spesa cumulata dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi alla fine dell’anno in corso.
La Corte dei conti ha analizzato i flussi finanziari relativi alle specifiche contabilità di tesoreria e ai bilanci per gli investimenti in corso e per i nuovi progetti. La magistratura contabile ha evidenziato che oltre la metà delle misure interessate dai flussi mostra ritardi o è ancora in una fase iniziale dei progetti. A febbraio 2023, le amministrazioni centrali titolari degli interventi del Pnrr hanno trasferito ai soggetti attuatori o ai realizzatori delle specifiche iniziative di spesa circa il 70% dei fondi ricevuti in disponibilità (7 miliardi) dal Fondo di rotazione Next generation Eu-Italia.
Il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di crescita favorevole grazie agli incentivi fiscali, ma ci sono dubbi sulla sostenibilità di una crescita così accesa. La Corte dei conti ha rilevato che il biennio 2021-2022 ha rappresentato un banco di prova per esaminare la capacità del settore delle costruzioni di raggiungere livelli produttivi più elevati. Tuttavia, le tensioni, amplificate dalle dinamiche dei mercati internazionali e dai prezzi, segnalano come il comparto si approssimi alla saturazione della capacità produttiva, necessitando di investimenti e allargamento della base produttiva per tenere il passo degli obiettivi ambiziosi del Pnrr.
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(con fonte AdnKronos)
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