Manovra, stralcio dell’emendamento sulle pensioni: Meloni e Ciriani confermano il nuovo decreto
Manovra finanziaria: l’emendamento sulle pensioni viene stralciato dopo il pressing della Lega. Ciriani e Freni assicurano che le risorse per imprese e Zes saranno garantite
Stralcio dell’emendamento sulle pensioni e nuovo decreto – La manovra sulle pensioni subisce una modifica importante: l’emendamento relativo all’allungamento delle finestre per il prepensionamento e al riscatto della laurea viene stralciato dopo il pressing della Lega. Lo ha confermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine degli incontri in commissione Bilancio al Senato con maggioranza e opposizione: “C’è stata questa decisione perché la Lega ha posto un problema politico sulle coperture previdenziali. Troveremo una soluzione, chiaramente salvaguardando anche tutti gli aspetti che riguardano imprese, imprenditori e Zes”.
Il nuovo emendamento del governo alla manovra, depositato in mattinata, elimina quindi le norme sulle pensioni e mantiene le misure relative all’iperammortamento e alla rimodulazione del Pnrr. La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera anche all’emendamento di FdI che attribuisce la proprietà delle riserve auree della Banca d’Italia al popolo italiano, definito dal senatore della Lega Claudio Borghi “un momento molto importante, che chiude una mia battaglia di 11 anni”.
Le modifiche sulle finestre previdenziali
Il nodo della contesa era rappresentato dalle finestre mobili per il pensionamento anticipato. Il governo prevedeva, per chi matura i requisiti nel 2031, un posticipo della decorrenza di tre mesi, che sarebbe salito progressivamente fino a sei mesi per chi raggiunge i requisiti nel 2035.
Saltata anche la norma sul riscatto della laurea breve, che avrebbe avuto un peso decrescente dal 2031 in poi, secondo una clausola di salvaguardia prevista per compensare eventuali ammanchi di cassa dovuti al ricorso alla previdenza complementare.
La Lega aveva proposto di reperire le risorse aumentando l’Irap, ma la proposta aveva ricevuto un primo stop da Forza Italia.
Transizione in decreto legge
Secondo Ciriani, “la decisione della maggioranza è stralciare gran parte del famoso emendamento 4.1000, di far sopravvivere solo la parte relativa al Pnrr e all’iperammortamento e tutto il resto verrà trasfuso in un decreto che sarà approvato in Consiglio dei Ministri probabilmente la prossima settimana”.
Il ministro ha aggiunto: “Ci sarà quindi l’esigenza di riscrivere il testo e trovare nuove coperture. La parte del Pnrr deve essere salvaguardata perché funzionale alla manovra stessa. Tutta la parte relativa a transizione 5.0, Zes e tutto ciò che non sarà incluso nel nuovo testo sarà contenuto nel nuovo decreto”.
Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha ribadito: “Tutto ciò che il governo aveva immaginato per le imprese in questo emendamento sarà nel nuovo decreto o nel testo aggiornato. Non un centesimo in meno sarà dato al Paese rispetto a quanto previsto al 31 dicembre”.
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(con fonte AdnKronos)
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