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In basso nella timeline troverete tutte le notizie, minuto per minuto, di questo 10 aprile 2022, ennesima giornata di conflitto scatenato da Putin in Ucraina dal 24 febbraio scorso.

——— TIMELINE ———

ORE 18.43 – “In questi giorni in Ucraina sono stati scoperti terribili crimini commessi dagli occupanti. E proprio domenica vorrei ricordare una circostanza che ha sconvolto tutti i credenti. Nella regione di Chernihiv, e precisamente nel villaggio Lukashivka, nella chiesa ortodossa dell’Ascensione del Signore – monumento di architettura – gli occupanti hanno dislocato la loro sede, profanando la chiesa ortodossa. Vi hanno interrogato e torturato le persone”. Lo denuncia l’arcivescovo di Kiev nel videomessaggio nel 46 esimo giorno di guerra in Ucraina. “Oggi – dice Sviatoslav Shevchuk – vicino a questo edificio sacro troviamo decine di corpi di ucraini innocenti assassinati. Quelli che si proclamano cristiani ortodossi hanno profanato il tempio; e il tempio dove deve essere onorato il nome di Dio, è stato trasformato in un luogo di tortura, umiliazione e omicidio”.

ORE 18.25 – Il cancelliere austriaco Karl Nehammer incontrerà domani a Mosca il presidente russo Vladimir Putin. Lo annuncia la Cancelleria Federale a Vienna.

ORE 17.58 – La nomina del generale Alexander Dvornikov a capo delle operazioni militari russe in Ucraina “dimostra che ci sarà una continuazione di quello che abbiamo già visto sul terreno in Ucraina”. Lo ha detto a Fox News la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, riporta la Cnn. “E’ quello che ci aspettiamo”, ha aggiunto. Per la portavoce, Dvornikov è “responsabile delle atrocità che abbiamo visto in Siria”. Per Psaki è anche “interessante” che il Cremlino abbia ammesso che la Russia ha sofferto grandi perdite sul terreno.

ORE 17.43 – “Siamo molto preoccupati per la guerra. In Ucraina vivono oltre 150mila persone di etnia ungherese, e la loro sicurezza per noi è interesse nazionale primario. Abbiamo visto immagini spaventose arrivare dall’Ucraina”. Lo ha affermato il portavoce di Viktor Orban, Zoltan Kovacks, durante la trasmissione di Lucia Annunziata ‘Mezz’ora in più’.

ORE 17.37 – “Adesso loro hanno un altro piano, ma noi abbiamo i nostri”. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha risposto così alla domanda sulla nomina di un nuovo comandante russo per le operazioni di guerra, il generale Alexander Dvornikov. Il piano iniziale di Mosca che prevedeva l’invasione dell’Ucraina “è fallito”, ha ribadito il capo della diplomazia di Kiev, intervistato da Nbc, e “la storia dimostrerà il piano di chi vincerà”. “Qualsiasi cosa la Russia stia pianificando di fare – ha aggiunto Kuleba – noi abbiamo la nostra strategia e questa strategia è basata sull’assunto, sulla fiducia che vinceremo questa guerra e libereremo i nostri territori”.

ORE 17.29 – “La diplomazia di Zelensky funziona”. Lo scrive sul suo canale Telegram Andrii Yermak, capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, commentando l’ipotesi che l’Italia “concordi con l’Algeria di sostituire il gas russo”.

ORE 17.21 – I soldati russi hanno rubato 133 sostanze altamente radioattive dai laboratori di ricerca della centrale di Chernobyl. L’agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione, come riferisce la Bbc, denuncia che i militari sono entrati in aree riservate dell’impianto e hanno sottratto sostanze potenzialmente letali: “Anche una piccola quantità è mortale se gestita in modo non professionale”, rende noto l’agenzia, evidenziando che “al momento non è nota la posizione delle sostanze rubate”. La Bbc precisa che non è possibile verificare la denuncia in maniera indipendente.

ORE 17.08 – “Secondo il Registro unificato delle indagini preliminari e altre fonti che necessitano di conferma, 177 bambini sono morti e 336 (oltre 12 al giorno) sono rimasti feriti da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina”. I dati, aggiornati a questa mattina, sono stati riportati su Telegram da Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino.

ORE 16.58 – “Dubito che i russi lo ascolteranno, non si fermeranno fino a quando non avranno raggiunto i loro obiettivi”. L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, commenta così l’appello per una tregua a Pasqua rivolto da Papa Francesco durante l’Angelus “un appello per fermare i bombardamenti e le devastazioni che il Pontefice ha già fatto altre volte”. E anche questa volta, prevede il diplomatico parlando con l’Adnkronos, “faranno il contrario, non ci sono prove che i russi siano pronti a sentire gli appelli che arrivano dal Papa come dagli altri leader occidentali”.

ORE 16.42 – Gli Stati Uniti d’America sono “concentrati sull’aiutare gli ucraini a difendere il loro territorio e a riconquistare terreno”. Per questo, “stiamo guardando a sistemi d’arma di alleati e partner che gli ucraini già sanno come utilizzare. Un buon esempio è il sistema di difesa aerea S-300 che la Slovacchia ha mandato questa settimana. E lo hanno mandato perché gli Usa forniranno una batteria di missili Patriot per rimpiazzarlo”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, oggi in un’intervista alla Cbs.

ORE 16.31 – “Zelensky fa il presidente dell’Ucraina ed è giusto che tenga unito un popolo e che richiami tutti a non abbassare la guardia e a non scendere nell’indifferenza dopo cinquanta giorni di guerra, perché nel mondo ci si può abituare a tutto”. Così all’Adnkronos il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi ha commentato il ripetuto appello di Volodymyr Zelensky a imporre un embargo energetico alla Federazione russa.

ORE 16.18 – “La Nato è un’alleanza difensiva che non prevede la fornitura di armamenti. E’ una decisione che spetta ai singoli paesi membri”. Noi “siamo al 100% con la Nato e l’Unione Europea, ma non forniamo le armi”. Lo ha affermato il portavoce di Viktor Orban Zoltan Kovaks nel corso della trasmissione ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata.

ORE 16.04 – “Posso dire con sicurezza che al risultato delle elezioni in Ungheria della scorsa settimana ha contribuito la nostra posizione sulla guerra. Siamo molto orgogliosi di questo risultato”. Lo ha affermato il portavoce di Viktor Orban Zoltan Kovaks nel corso della trasmissione ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata.

ORE 15.57 – Il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha chiamato oggi il popolo a raccogliersi intorno alle autorità e i leader a ricordare le loro responsabilità e ad essere sempre pronti a servire il loro popolo, durante una cerimonia religiosa nella chiesa dell’Intercessione della Theotòkos, a Mosca. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Possa il Signore aiutare tutti noi in questo periodo difficile per la nostra madrepatria per unirci tutti, anche attorno alle autorità, e le autorità a sentire la responsabilità per il popolo, l’umiltà e ad essere pronti a servirlo. Allora ci sarà nel nostro popolo una vera solidarietà e la capacità di respingere i nemici, sia interni che esterni”, ha detto tra l’altro il patriarca della Chiesa ortodossa, secondo la Tass.

ORE 15.55 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà domani un incontro virtuale con il premier indiano Narendra Modi. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in una nota, secondo cui i due leader discuteranno dell'”ulteriore approfondimento dei legami tra i nostri governi, le nostre economie e i nostri popoli”. L’incontro rientra anche nelle “strette consultazioni sulle conseguenze della guerra brutale della Russia contro l’Ucraina e per mitigare l’impatto destabilizzante sulle forniture globali di generi alimentari e sul mercato delle materie prime”. L’India non ha finora condannato la guerra in Ucraina, astenendosi all’Onu e non aderendo alle sanzioni, e nei giorni scorsi ha ospitato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, con cui ha discusso della possibilità di aumentare le importazioni di petrolio da Mosca e di creare un meccanismo di scambio rubli-rupie per aggirare l’esclusione dal sistema Swift.

ORE 15.52 – “La guerra è iniziata dalla Russia. Non si tratta solo di diritti umani, ma di relazioni internazionali. Siamo convinti che la guerra non possa essere la soluzione. La guerra è sempre una violazione dei diritti umani e per questo ci stiamo prendendo cura di tutti i rifugiati”. Lo ha affermato il portavoce di Viktor Orban Zoltan Kovaks nel corso della trasmissione ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata. “L’Ungheria è dalla parte della pace -ha aggiunto Kovaks – La posizione dell’Ungheria è diversa, abbiamo deciso di non offrire armamenti e nessun soldato perché questo va contro la nostra politica interna, ma accoglieremo tutti quelli che arriveranno”.

ORE 15.41 – La Lettonia blocca al confine 152 camion provenienti da Russia e Bielorussia. Sono entrate in vigore da ieri, 9 aprile, le sanzioni che prevedono che ai camion con targa russa e bielorussa sia vietato attraversare i confini dell’Unione Europea. Lo riporta il canale informativo ucraino Unian.

PRE 15.25 – “L’odio deve perdere, la libertà deve vincere. Prima in Ucraina, poi ovunque la tirannia cercherà di alzare la testa”. Lo afferma, in un post sul suo canale Telegram, il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, mostrando alcune foto della distruzione di palazzi e di superstiti in Ucraina.

ORE 15.19 – Nella regione russa di Penza è stato creato un campo per i deportati di Mariupol dall’Ucraina. Lo denuncia la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. Secondo Denisova, “nel campo ci sono più di 400 cittadini ucraini: per lo più donne e 147 bambini di tutte le età”. Le persone “vivono nel campo da diverse settimane, non hanno vestiti, scarpe, biancheria intima necessari”, denuncia la commissaria per i diritti umani.

ORE 15.03 – L’Aeronautica ucraina ha abbattuto un caccia russo SU-34 mentre si preparava a bombardare Mykolaiv. Lo hanno reso noto fonti militari di Kiev, precisando che gli ‘invasori’ stanno cercando di rafforzare le loro posizioni in direzione della città, ma le truppe ucraine stanno continuando a distruggere “le risorse nemiche”.

ORE 15.01 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato nel corso di un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “gli atroci crimini di guerra commessi dai militari russi” a Bucha e in altre località dell’Ucraina. A darne notizia è stata la viceportavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann. Scholz ha anche espresso solidarietà e pieno appoggio della Germania al popolo ucraino. La Germania, assieme ai suoi alleati, farà tutto quanto è in suo potere per garantire che si indaghi a fondo sui crimini e se ne rintraccino gli autori perché possano essere chiamati a rispondere davanti ai tribunali nazionali ed internazionali.

ORE 14.44 – Pyongyang prende posizione nella crisi Ucraina schierandosi a fianco della Russia, contro le sanzioni a Mosca e contro Joe Biden, che attacca personalmente parlando della sua “senilità” e “dei suoi lapsus”. In un commento della Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, si denuncia il fatto che la questione ucraina sia diventata improvvisamente una questione di diritti umani, e così è stato – si sottolinea – perché i media statunitensi e occidentali hanno bollato il caso come un crimine di guerra, nel quadro di un complotto- si argomenta ancora – politicamente motivato e volto a diffamare la Russia ed ottenere il crollo del suo regime.

ORE 14.33 – Vladimir Putin e Alexander Lukashenko si vedranno martedì al cosmodromo di Vostochny, nella regione di Amur. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

ORE 14.24 – La Russia e l’Ucraina hanno effettuato ieri un terzo scambio di prigionieri. Lo ha annunciato su Telegram la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. “Dodici militari stanno tornando a casa, inclusa una donna ufficiale. Abbiamo anche assicurato il rilascio di 14 civili, comprese nove donne. In totale, 26 delle nostre persone”, ha scritto la Vereschuk.

ORE 14.07 – “Ho parlato con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen della sua recente visita a Kiev e dell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Siamo determinati a continuare a rafforzare il nostro sostegno all’Ucraina. Nato e Ue sono uniti, solidali con il popolo ucraino”. A scriverlo, su Twitter, è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

ORE 14.03 – “Oggi a Mariupol uno degli alti ufficiali delle truppe di frontiera è stato circondato da nemici e ferito. Si è fatto esplodere insieme alla stazione radio in modo che non arrivasse al nemico”. Lo ha detto durante il briefing quotidiano Alexei Arestovich, consigliere della presidenza ucraina di Zelensky. Arestovich ha poi ringraziato tutte le guardie di frontiera, che “sono state le prime ad incontrare le truppe nemiche”. “Nessuna di loro si è mai allontanata dalle sue postazioni dall’inizio della guerra su vasta scala, tutte hanno accettato la battaglia”, ha aggiunto.

ORE 13.54 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che le sue forze hanno effettuato attacchi missilistici nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk, Mykolaiv e Kharkiv. Il portavoce del ministero, generale Igor Konashenkov, ha affermato che “durante la notte nel villaggio di Zvonetske – nella regione di Dnipropetrovsk – missili marittimi ad alta precisione hanno distrutto il quartier generale e la base del battaglione nazionalista di Dnipro, dove l’altro giorno sono arrivati rinforzi di mercenari stranieri. Missili lanciati dall’aria ad alta precisione nell’area dell’insediamento di Stara Bohdanivka, nella regione di Mykolaiv e nell’aeroporto militare di Chuhuiv [nella regione di Kharkiv] hanno distrutto i lanciatori dei sistemi missilistici antiaerei S-300 ucraini identificati nelle ricognizioni”.

ORE 15.53 – “È arrivato il momento che i paesi della Nato scelgano il blocco verso cui gravitano. Non potete sedervi su due sedie, dovete prendere una decisione. Volete che il vostro popolo affronti quello che affronta il popolo ucraino adesso? Se no, allora unitevi a noi come fratelli d’armi, aiutateci, accettateci”. Lo ha detto il Presidente della Verkhovna Rada Ruslan Stefanchuk alla sessione primaverile dei comitati permanenti dell’Assemblea parlamentare della Nato. “Ora è il momento delle decisioni responsabili e delle azioni decisive. E questo significa che è tempo delle grandi vittorie”, ha aggiunto Stefanchuk.

ORE 13.41 – Israele ha lanciato un ponte aereo umanitario con l’Ucraina. Sei voli cargo porteranno nelle prossime settimane cibo, medicinali e altri generi di prima necessità. Lo riporta il sito italiano del canale informativo Ucraine Now. Il primo volo, secondo quanto si apprende dal sito, è già atterrato nel Paese.

ORE 13.23 – La tedesca Rheinmetall annuncia che quindici carri armati leggeri “Marder” potrebbero essere pronti per la consegna in Ucraina nel giro di quattro mesi e altri, per un totale di 35, entro fine anno. A dare la notizia è oggi la ‘Bild’, citata dal Guardian, che riporta anche il commento del giornalista di Politico Europe Hans von der Burchard: “Troppo tardi per l’Ucraina?”.

ORE 13.05 – “L’impatto di questa guerra sulle famiglie italiane è devastante, non fortunatamente per l’aspetto militare ma sicuramente per l’aspetto economico”. A dichiararlo, prima di annunciare la visita in programma per domani in Algeria per la firma di un accordo sul gas, è stato da Maddaloni il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

ORE 12.58 – L’esercito russo ha annunciato oggi la distruzione di una base militare nell’est del Paese, sede del battaglione Dniepr, che ospitava “mercenari stranieri”. Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, ha dato notizia di un attacco con missili ad alta precisione lanciati dal mare” contro la base la notte scorsa, dopo l’arrivo di “rinforzi di mercenari stranieri”.

ORE 12.54 – A Mariupol, una guardia di frontiera si sarebbe fatta saltare in aria dopo essere stata circondata dai soldati russi davanti ad una stazione radio, perché non fosse raggiunta dalle forze nemiche. Lo riferiscono fonti ucraine, fra le quali il canale informativo ‘Ucraine Now’. Secondo quanto riportato dal sito, le ultime parole alla stazione radio della guardia sarebbero state ‘Gloria all’Ucraina!’.

ORE 12. 47 – “Per volere la pace bisogna essere in due: Putin non sta dimostrando di volere la pace, in questo momento sta dimostrando di voler semplicemente continuare una guerra”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Maddaloni per un saluto agli operatori della Croce Rossa e l’inaugurazione del Punto di ascolto per la comunità straniera. “Ed è per questo – ha aggiunto – che abbiamo dato tutto il supporto che serviva e serve al popolo ucraino per difendersi. E il popolo ucraino difendendosi sta difendendo anche l’Ue, i confini dell’Ue e della Nato”.

ORE 12.41 – “Ho avuto un colloquio telefonico con Olaf Scholz. Abbiamo sottolineato che tutti i responsabili dei crimini di guerra devono essere identificati e puniti. Abbiamo anche discusso delle sanzioni contro la Russia, del sostegno finanziario e per la difesa all’Ucraina”. Lo ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo della sua telefonata con il cancelliere tedesco.

ORE 12.36 – “Domani mattina con il presidente Draghi sarò in Algeria. Firmeremo un accordo importante sul gas, un accordo che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali ricatti russi sul gas”. Ad annunciarlo, da Maddaloni, è stato il ministro degli Esteri Luigi di Maio. “Purtroppo – ha aggiunto – siamo in ritardo come paese dovevamo diversificare molto prima. Ma abbiamo tanti partner e amici nel mondo”.

ORE 12.15 – Volodymyr Zelensky ribadisce il suo impegno per una soluzione diplomatica della guerra con la Russia, nonostante la Russia abbia “torturato” il suo Paese. In un’intervista all’agenzia di stampa Ap rilanciata sul suo canale Telegram, ha detto: “La gente accetterà la pace in ogni caso. La gente vuole che questa guerra finisca. Alle nostre condizioni, condizioni di indipendenza”.
E poi Zelensky ha aggiunto: “Sì, dobbiamo combattere, ma lottare per la vita. Non puoi combattere per la polvere quando non c’è nulla”. Il presidente ha riconosciuto che “è difficile, emotivamente difficile, nessuno vuole negoziare con persone che hanno torturato la nostra nazione. Ma non possiamo decidere per milioni di persone che vogliono fermare la guerra”.

ORE 12.07 – “Si ripongano le armi e si inizi una tregua pasquale, ma non per ricaricare le armi e riprendere a combattere, una tregua per arrivare alla pace attraverso un vero negoziato, disposti anche a qualche sacrificio per il bene della gente. Infatti, che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”. Lo ha detto il Papa parlando in piazza San Pietro dopo la messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore.

ORE 12.04 – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) non è riuscito la settimana scorsa a raggiungere la città di Mariupol per cinque giorni. A renderlo noto è stato Pascal Hundt, del Cicr, citato da Sky News. Nell’ultimo tentativo, un convoglio è riuscito ad arrivare a venti chilometri dalla città assediata prima di essere costretto a tornare indietro a causa della situazione di caos.

ORE 11.55 – Decine di corpi seppelliti in quella che appare essere una fossa comune sono stati rinvenuti nei pressi di Kiev. Lo ha denunciato il capo del villaggio di Buzova, dove è avvenuto il ritrovamento. Secondo Taras Didych, la fossa comune è stata scoperta nei pressi di una stazione di servizio. Il numero delle vittime non è stato ancora reso noto.

ORE 11.45 – Julian Lennon, il figlio della leggenda dei Beatles John Lennon, ha cantato per la prima volta pubblicamente il brano ‘Imagine’, durante un concerto di beneficenza a sostegno dell’Ucraina. L’artista ha cosi rotto un giuramento storico fatto in precedenza, quello di non eseguire mai questo brano in pubblico a meno che non ci fosse “la fine del mondo”. Lennon ha aderito alla campagna Global Citizen StandUpForUkraine.

ORE 11.25 – “Ieri sera il proprietario del marchio Zlatogor (marca ucraina di vodka celebre, tra le altre cose, per il packaging di molti prodotti a forma di khalasnikov e fucili, ndr) Nikolay Petrenko è stato rapito da sconosciuti in mimetica dalla sua stessa casa, nel villaggio di Kozin”. Lo rende noto, nel suo canale Telegram, il deputato ucraino Oleksandr Dubinsky. “La casa è stata derubata”, aggiunge Dubinsky.

ORE 11.12 – Sono nove i corridoi umanitari concordati per permettere alla popolazione civile di lasciare la regione orientale dell’Ucraina. Ad annunciarlo è stata la vicepremier Iryna Vereshchuk, precisando su Telegram che tutte le vie individuate come corridoi nella regione di Luhansk “saranno in funzione fino a quando resterà in vigore il cessate il fuoco delle truppe di occupazione russe”.

ORE 11.17 – “Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, 220 civili sono stati uccisi e 739 feriti in bombardamenti nella regione del Donetsk. Il numero delle vittime di Mariupol e Volnovaka è attualmente sconosciuto”. Lo afferma il governatore del Donetsk Pavlo Kyrycenko. “Ogni giorno -aggiunge Kyrycenko- alle 9 viene osservato un minuto di silenzio a livello nazionale per onorare la memoria delle persone uccise dall’aggressione armata della Federazione Russa. La Russia porta morte e distruzione”.

ORE 10.49 – La giornalista di ‘Belsat TV’ Ekaterina Andreeva, che protestò in diretta con un cartello contro Putin nel corso di un telegiornale russo, sarebbe accusata di tradimento in Bielorussia e rischierebbe fino a 15 anni di carcere. Lo riportano i media ucraini, tra cui Ateo Breaking.

ORE 10.37 – Le truppe russe avrebbero sparato su Kharkiv 66 volte nelle ultime 24 ore, ferendo nove persone. Lo riporta il canale informativo ucraino Suspilne, citando le parole del capo dell’Ova (l’amministrazione regionale militare) di Kharkiv, Oleg Sinegubov.

ORE 10.23 – “La Russia sostiene da anni i partiti filo-russi in Europa. Sì, sono marginali. Ma cercano ancora di dividere la società. L’Europa deve capire: non c’è alternativa alla coalizione anti-Putin. Flirtare con i partiti pro-Putin è invitare a casa vostra la ‘russa pace barbarica'”. Lo afferma, in un post diffuso sui suoi canali social, Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del presidente Zelensky.

ORE 10.13 – Secondo quanto riportano le fonti ucraine, sono 19.300 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra, 152 gli aerei distrutti, 137 gli elicotteri, 722 i carri armati. E ancora, sempre secondo quanto riferito dalle forze armate ucraine e postato dalle diverse chat Telegram -che non è possibile verificare in modo indipendente- sono 342 i pezzi di artiglieria e 1.384 i veicoli eliminati.

ORE 9.50 – La procura minorile ucraina ha denunciato la morte di 177 bambini ed il ferimento di altri 336 nel corso degli attacchi sferrati dalla Russia dall’inizio dell’invasione del paese. La maggior parte di questi casi sono avvenuti nella regione della capitale Kiev, seguita da Donetsk, Kharkiv, Chernihiv. La stessa procura ha reso noto che 938 istituti scolastici sono stati danneggiati dall’inizio dell’invasione, 87 dei quali sono stati distrutti.

ORE 9.37 – L’Ucraina afferma di essere pronta a sostenere “una grande battaglia” nella parte orientale del suo territorio. “L’Ucraina è pronta per grandi battaglie. l’Ucraina deve vincerle, anche nel Donbass”, ha affermato il consigliere presidenziale Mykhaïlo Podoliak, citato dall’agenzia di stampa Interfax-Ukraine. “E quando succederà l’Ucraina avrà una posizione più forte nei negoziati, il che le consentirà di dettare certe condizioni”.

ORE 9.27 – “L’Ucraina prevarrà e si rialzerà ancora più forte. E l’Ue continuerà a sostenervi, in ogni fase del processo”. A scriverlo, su Twitter, è stato l’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell.

ORE 9.09 – Un altro comandante militare russo sarebbe rimasto ucciso in combattimento in Ucraina. Ne dà notizia il Guardian, riportando il tweet di ‘Visegrad 24’. “Il colonnello russo Alexander Bespalov, comandante del 59° reggimento carri della Guardia è stato ucciso in battaglia dall’esercito ucraino”. Si tratterebbe del nono colonnello morto in Ucraina dall’invasione del 24 febbraio. Secondo quanto riporta il sito britannico citando media locali, venerdì ci sono stati i funerali di Bespalov nella città russa di Ozersk.

ORE 8.55 – Per far fronte alle perdite riportate sul terreno e in vista di quella che si annuncia come una nuova importante offensiva nella regione orientale del Donbass, Mosca starebbe richiamando in servizio i soldati congedati a partire dal 2012. A riferirne è l’intelligence britannica nel suo ultimo rapporto. La Russia, prosegue, starebbe inoltre cercando di reclutare militari nella regione della Transnistria, a maggioranza russofona e che si è proclamata indipendente dalla Moldavia nel 1990.

ORE 8.44 – Gli abitanti della regione orientale ucraina di Luhansk potranno lasciare oggi la zona grazie a nove treni messi a disposizione della popolazione locale per l’evacuazione dei civili. Ad annunciarlo è stato il governatore, Serhiy Gaidai su Telegram, precisando che la maggior parte dei convogli viaggerà in direzione occidentale, verso città quali ad esempio Leopoli. A riferirne è il Guardian.

ORE 8.14 – Sta per succedere “un inferno”. Ne è certo Serhiy Haidai, governatore della provincia di Luhansk, nel Donbass, intervistato dal ‘Corriere della Sera’. “Per cantare vittoria Putin deve conquistare tutto il Donbass, soprattutto dopo la sconfitta di Kiev. Parla di “liberazione” ma vuole il nostro territorio per questioni strategiche e per le sue miniere. Da queste parti la nostra difesa è più forte, quindi per raggiungere l’obiettivo distruggeranno tutto. Vogliono cancellarci dalla faccia della terra, ma noi resisteremo”.

ORE 8.12 – Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina hanno attraversato il confine polacco-ucraino circa 2,6 milioni di persone. Il dato aggiornato al 9.04.22 è fornito dall’ambasciata polacca di Roma. Nel paese sono arrivati cittadini di oltre 180 paesi, molti dei quali extraeuropei, per esempio Uzbekistan (7359), India (6025), Stati Uniti (4261), Vietnam (2974), Nigeria (2737), Afghanistan (1864), Algeria (1756), Marocco (1755), Pakistan (1568), Iran (1541), Siria (1409). Il paese ha realizzato 40 punti di accoglienza dove i rifugiati possono ricevere informazioni sul soggiorno e 148 punti di informazione per i rifugiati in tutta la Polonia.

ORE 7.54 – Immagini satellitari raccolte e analizzate da Maxar Technologies mostrano quello che appare essere un convoglio militare russo lungo circa 13 Km diretto verso sud attraverso la città di Velkyi Burluk, nell’Ucraina orientale, l’8 aprile. La città si trova a est di Kharkiv, vicino al confine con la Russia. A riferirne è la Cnn, precisando che le immagini mostrano “veicoli blindati, camion con artiglieria e attrezzature di supporto” che compongono il convoglio, secondo quanto riferito da Maxar.

ORE 7.40 – L’Ucraina ha vietato tutte le importazioni dalla Russia, uno dei suoi principali partner commerciali prima della guerra, con un volume annuale del valore di circa 6 miliardi di dollari, e ha invitato altri paesi a seguire l’esempio.

ORE 7.31 – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha annunciato che l’Alleanza Atlantica sta valutando la possibilità di dispiegare una presenza permanente di truppe lungo il confine orientale dell’Alleanza in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. “Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, la guerra ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato deve adattarsi a questa nuova realtà. Ed è esattamente quello che stiamo facendo”, ha detto Stoltenberg in un’intervista con il quotidiano britannico “The Telegraph”.

ORE 7.15 – Dopo il ritiro russo dalla parte settentrionale dell’Ucraina sono emerse prove di come siano stati presi di mira in modo sproporzionato i civili. Ad affermarlo è il ministero della Difesa britannico, che cita i rapporti di intelligence. “La partenza russa dal nord dell’Ucraina – afferma nella sua nota la Difesa di Londra aggiornando i dati di intelligence – lascia le prove di una sproporzionata presa di mira dei non combattenti, inclusa la presenza di fosse comuni, il fatale uso di ostaggi come scudi umani, il fatto che siano state minate infrastrutture civili”: tra I bersagli degli attacchi figurano anche “infrastrutture, con un alto rischio di danni collaterali per i civili, tra cui un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne”. Nel rapporto si cita inoltre l’uso da parte delle forze russe di ordigni esplosivi improvvisati “al fine di provocare vittime, incidere sul morale e restringere la libertà di movimento degli ucraini”.

(AdnKronos)

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