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I russi continuano a cancellare l’identità ucraina, distruggendo tutte le infrastrutture del paese, non disdegnando neppure il bombardamento di palazzi di civile abitazione. L’obiettivo risulta sempre più chiaro: Putin non vuole che rimanga nulla del paese che ha deciso di invadere. Costi quel che costi, l’Ucraina va piegata e umiliata, mentre l’occidente non fa altra che guardare questo massacro, per paura che si inneschi un conflitto mondiale ma soprattutto nucleare, che metterebbe fine al pianeta, vista la quantità di testate nucleari in possesso sia dei russi che dagli americani. Intanto lentamente Kiev e le altre città ucraine sotto assedio dell’invasore, spariscono di ora in ora. Inizia una nuova notte che darà i natali a un nuovo giorno di guerra, il diciannovesimo dal 24  febbraio scorso, quando l’inquilino del Cremlino ha deciso di massacrare gli ucraini. Ecco in basso nella timeline, il riassunto della giornata odierna, 13 marzo, diciottesimo giorno di guerra

—————- > TIMELINE < —————-

ORE 22.05 – “Dobbiamo soprattutto concentrarci sui beni di prima necessità. I problemi più pressanti sono l’acqua, generi alimentari e farmaci, soprattutto nelle città che sono circondate dalle truppe”. Lo ha detto in collegamento con Che tempo che fa (Rai 3) l’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo.

ORE 21.47 – La priorità della Cina è impedire che la “situazione tesa” in Ucraina subisca un’ulteriore escalation o “diventi fuori controllo”. Così l’ambasciata cinese negli Stati Uniti replica alle notizie di stampa riguardo alla richiesta russa di assistenza militare a Pechino. “L’attuale situazione in Ucraina è veramente sconcertante” ha affermato il portavoce dell’ambasciata, Liu Pengyu.

ORE 21.38 – “Io lo spero, perché purtroppo gli sforzi negoziali avviati da Israele e dalla Turchia non hanno sortito gli effetti attesi”. Così in collegamento con Che tempo che fa (Rai 3), l’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo ha risposto alla domanda se l’incontro tra Cina e Stati Uniti a Roma sia importante.

ORE 21.32 – “Inizialmente c’erano 2.000 italiani presenti in Ucraina, ora ne sono rimasti circa 400”. Lo ha fatto sapere l’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo, collegato da Leopoli con Che tempo che fa (Rai 3). Zazo ha sottolineato “un aspetto molto interessante: molti degli italiani rimasti vogliono rimanere in Ucraina, perché la loro vita l’hanno fatta qui, hanno ha moglie e figli”. “Poi purtroppo – ha aggiunto l’ambasciatore – ci sono anche alcune persone che sono rimaste intrappolate e hanno difficoltà a lasciare il Paese. Per noi questo è un grande problema. Stiamo cercando di fare il nostro meglio”.

ORE 21. 24 – La Russia ha chiesto alla Cina di fornire equipaggiamento militare a sostegno dell’invasione in Ucraina. Lo riporta in esclusiva il Financial Times. La richiesta ha alimentato le preoccupazioni della Casa Bianca riguardo alla possibilità che Pechino possa compromettere lo sforzo occidentale teso a sostenere le forze ucraine nella difesa del loro Paese.

ORE 21.16 – Dall’inizio della guerra in Ucraina, le truppe russe hanno distrutto sette ospedali e ne hanno danneggiati 104. A causa dei bombardamenti sono stati uccisi sei operatori sanitari. Lo riferisce sul suo canale Telegram il giornale ucraino Pravda.

ORE 21.03 – “Credo che Putin stia facendo i conti con i piani sbagliati e la scommessa persa, una scommessa secondo cui tutto si sarebbe risolto in pochi giorni. Ciò non è avvenuto e credo che oggi sia di fronte a un dilemma. Spero che questo dilemma sia risolto in maniera ragionevole, e che si torni a confrontarsi diplomaticamente”. E’ quanto ha sottolineato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervistato a ‘Che tempo che fa’.

ORE 20.58 – Creare una no fly zone in Ucraina “significherebbe entrare in guerra con la Russia, quindi è un’opzione assolutamente non perseguibile. Tutta l’Europa e la nato stessa l’ahho sempre esclusa “. Lo ha detto, intervistato a ‘Che tempo che fa’, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
ORE 20.46 – A Volnovaha, città sotto il controllo russo, situata nell’oblast di Dontetsk, gli occupanti hanno ucciso il cappellano dell’esercito Platon Morgunov. Lo rende noto la Chiesa ortodossa ucraina.

ORE 20.35 – “Putin pensava di andare verso una guerra lampo conclusa in pochi giorni, la caduta di Zelensky e la capitolazione dell’Ucraina. In realtà per una serie di ragioni, innanzitutto la resistenza eroica delle forze armate e della popolazione ucraina, insieme con altre situazioni, legate anche alla scarsa organizzazione dell’offensiva russa, ha portato a una situazione di stasi. Oggi siamo in una situazione diversa, in cui Putin ha deciso di innalzare l’attività militare, e i bombardamenti che hanno riempito drammaticamente le cronache di questi giorni ne danno contezza”. Lo ha detto a ‘Che tempo che fa’ il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

ORE 20.26 – Telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Nel colloquio, riferisce Zelensky in un tweet, si è discusso dell'”aumento del sostegno finanziario” all’Ucraina e delle sanzioni per mettere pressione all'”aggressore” russo. “Particolare attenzione è stata dedicata ai futuro processo negoziale sull’adesione dell’Ucraina alla Ue”, riferisce il presidente ucraino.

ORE 20.19 – Il Fondo monetario internazionale non ritiene più che un default della Russia sia improbabile, ha dichiarato la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, in una intervista alla Cbs, precisando che “Mosca ha il denaro per onorare il suo debito, ma non può accedervi”. Sempre a causa delle sanzioni introdotte dopo l’inzio della guerra contro l’Ucraina, la Russia rischia ora “una profonda recessione”, ha aggiunto Georgieva, citando il valore del rublo, “già diminuito in modo significativo” come il potere d’acquisto dei russi. Le riserve di valuta straniera della banca centrale sono in larga misura bloccate, e questo rende la stabilizzazione della moneta più difficile.

ORE 20.12 – Un pullman di orfani ucraini arriverà questa notte a Cassina de’ Pecchi, nel Milanese. A quanto apprende l’Adnkronos, sul bus, che alle 16 ha superato il confine tra Polonia e Repubblica Ceca, viaggiano 47 persone, tra tutori legali (una decina circa), bambini e alcune mamme con figli in fuga dalla guerra. I bambini sono 34 e hanno un’età compresa tra i due e i 18 anni. Uno di loro ha una disabilità motoria. L’orfanotrofio in cui abitavano è a Zaporizhzhia, la città dell’Ucraina sud-orientale, in cui si trova la centrale nucleare più grande d’Europa.

ORE 19.54 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito in un tweet di avere avuto stamani una telefonata con il premier britannico Boris Johnson e quello ceco Petr Fiala. Nella conversazione si è discusso della “lotta popolare contro l’aggressione russa” e “degli attacchi criminali russi contro i civili”. Nella conversazione Zelensky ha ringraziato i partner per il loro “importante sostegno”.

ORE 19.50 – Un nuovo round di negoziati fra Russia e Ucraina si terrà domani in collegamento video, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

ORE 19.43 – Evacuate 1.600 persone dalla regione di Luhansk. Lo comunica Serhii Haidai governatore dell’amministrazione regionale di Luhansk. Ora le persone sono al sicuro, in viaggio verso l’Ucraina dell’ovest, fa sapere il governatore.

ORE 19.30 – Il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio si recherà domani in Romania e in Moldova, due tra i Paesi frontalieri dell’Ucraina che stanno accogliendo il maggior numero di rifugiati in fuga dalla guerra, rende noto la Farnesina.

ORE 19. 06 – Il Fondo monetario internazionale non ritiene più che un default della Russia sia improbabile, ha dichiarato la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, in una intervista alla Cbs, precisando che “Mosca ha il denaro per onorare il suo debito, ma non può accedervi”. Sempre a causa delle sanzioni introdotte dopo l’inzio della guerra contro l’Ucraina, la Russia rischia ora “una profonda recessione”, ha aggiunto Georgieva, citando il valore del rublo, “già diminuito in modo significativo” come il potere d’acquisto dei russi. Le riserve di valuta straniera della banca centrale sono in larga misura bloccate, e questo rende la stabilizzazione della moneta più difficile.

ORE 18.30 – Fallito di nuovo il corridoio umanitario a Mariupol. I russi hanno iniziato a bombardare il corridoio umanitario dall’aria, ci sono molte vittime civili. Lo riporta attraverso il suo canale Telegram l’Ukrayinska Pravda.

Il ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Iryna Vereshchuk ha affermato che la colonna è rimasta a Berdyansk e cercherà di sfondare nuovamente a Mariupol domani mattina.

ORE 18.07 – E’ di 7 morti il bilancio del bombardamento di ieri dell’aeroporto militare di Kropyvnytskyi. Lo rende noto attraverso Telegram Andriy Raikovych, amministrazione statale regionale di Kirovohrad.

ORE 17.24 – Nuova telefonata tra Dmytro Kuleba e il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Ne dà conto con un tweet il ministro degli Esteri ucraino, riferendo che nel colloquio “entrambi abbiamo concordato che occorre fare di più per fermare l’aggressione russa e punire la Russia per i suoi crimini”. Kuleba si dice “grato” agli Stati Uniti per essersi schierati “fermamente” dalla parte del popolo ucraino. “L’Ucraina vincerà”, conclude.

 

ORE 17.09 – Almeno 596 civili ucraini sono morti e 1.067 sono rimasti feriti a causa dell’invasione russa dell’Ucraina dall’inizio del conflitto, secondo l’ultimo bilancio aggiornato dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, pubblicato oggi. I morti sono stati identificati in 124 uomini, 85 donne, dieci ragazzi e sei ragazze, oltre a 27 bambini e 344 adulti in attesa di identificazione. I feriti sono stati identificati in 97 uomini, 69 donne, 14 ragazze e quattro ragazzi, oltre a 39 bambini e 844 adulti in attesa di identificazione.

ORE 16.58 – Bombe sono state sganciate dai militari russi sul villaggio di Dergachi, vicino a Kharkiv.

ORE 16.51 – A causa delle sanzioni occidentali la Russia non può accedere a 300 miliardi di dollari di proprie riserve finanziarie. Lo ha detto il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, intervenendo sull’emittente statale Rossiya-1. “Sono circa la metà delle riserve che abbiamo – ha spiegato – abbiamo in totale riserve per 640 miliardi di dollari. Al momento non possiamo usare circa 300 miliardi di dollari di queste riserve”, ha aggiunto.

ORE 16.43 – Migliaia di persone sono scese in piazza a Berlino per manifestare a favore dell’Ucraina e contro l’invasione russa. I manifestanti hanno marciato dal centro della città alla Porta di Brandeburgo. Il celebre monumento è stato un luogo simbolo della divisione delle due Germanie e della Guerra Fredda, con l’Europa divisa tra la sfera d’influenza occidentale e quella russa.

ORE 16.37 – “Dolore e sgomento per la morte di Brent Renaud, giornalista del New York Times. Un cronista coraggioso, morto sul campo, raccontando l’atrocità di una guerra assurda. Brent è l’ennesima vittima di un conflitto incomprensibile. Cordoglio alla famiglia e un pensiero ai tanti giornalisti inviati che rischiano la loro vita per informarci su quanto sta a accadendo in Ucraina”. Così Giorgia Meloni, presidente di Fdi.

ORE 16.28 – Quasi un migliaio di persone, per lo più ucraine, stanno manifestando contro la guerra a Milano. Il corteo, partito dalla Stazione Centrale, ha raggiunto piazza della Repubblica e da lì ha imboccato i bastioni in direzione Porta Venezia.

ORE 16.14 – “Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network i nostri militari, le loro attrezzature o qualsiasi cosa che indichi la loro posizione! È molto importante”. Lo comunica in un video il primo cittadino Oleksandr Mrkuscyn, dopo l’uccisione di Brent Renaud e il ferimento di suoi due colleghi.

ORE 16.09 – Sono 22 i bombardamenti subiti dalla città di Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il consiglio comunale su Telegram, aggiungendo che dall’inizio della guerra si contano 2.187 residenti morti.

ORE 15.59 – Gli Stati Uniti sono “preoccupati” dal rischio di un’escalation nucleare da parte della Russia, ma al momento non vedono le ragioni per cambiare la propria postura riguardo alle armi atomiche. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan intervenendo sulla Cnn.

ORE 15.48 – Per agevolare il negoziato tra russi e ucraini al tavolo “servono attori terzi”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Mezz’ora in più su Rai3. “Noi abbiamo bisogno a quel tavolo delle Nazioni Unite, dell’Unhcr e della Croce Rossa internazionale che è un attore fondamentale”, ha aggiunto.

ORE 15.37 – Attacco aereo su una scuola nella regione di Mykolaiv. Ne ha dato notizia il governatore dell’amministrazione statale di Mykolaiv, Vitalii Kim, con un video postato sul suo canale Telegram.

ORE 15.26 – Il Consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan vedrà domani a Roma l’inviato diplomatico cinese Yang Jiechi, con il quale discuterà “dell’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina sulla sicurezza regionale e globale”. E’ quanto si legge in una dichiarazione di Emily Horne, portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza.

ORE 15.21 – A Bucha vicino Kiev, 67 vittime civili sono state sepolte in una fossa comune. Lo riporta il sito dell’agenzia di stampa ucraina Unian. I corpi erano avvolti in sacchi di plastica neri. I 67 residenti della città – riporta l’agenzia – non sono sopravvissuti all’arrivo della ‘misura russa’. Alcune vittime sono state identificate.

ORE 15.13 – Il leader spirituale della Chiesa ortodossa, il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, ha chiesto oggi la fine della guerra “ingiusta” in Ucraina, ma anche espresso “ammirazione per la potente resistenza contro l’invasore”. Un discorso che si pone in contrasto con l’omelia del patriarca di Mosca Kirill che ha giustificato la guerra.ORE 15.09 – Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian ha conferma un nuovo pacchetto di misure restrittive contro la Russia, che, ha affermato alla radio France Inter, entrerà in vigore oggi. “Le importazioni di prodotti siderurgici dalla Russia, le esportazioni di beni di lusso in Russia, qualsiasi investimento nella produzione di petrolio e nelle raffinerie in Russia saranno bandite. Anche l’elenco delle sanzioni degli oligarchi sarà ampliato”, ha aggiunto.

ORE 15.03 – “Kiev ha lanciato un appello alle città gemellate alla Capitale ucraina per sollevare la questione chiusura dei cieli sull’Ucraina a livello dei loro governi o per fornire all’Ucraina aerei militari e sistemi di difesa aerea per difendere il nostro Stato”. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il sindaco di Kiev, l’ex pugile Vitalij Klyčko.

ORE 14.57 – La notizia dell’uccisione del giornalista americano Brent Renaud in Ucraina “è – per la Casa Bianca- orribile e scioccante”. “L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo”, ha affermato il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”, ha aggiunto.

ORE 14.44 – “La Russia ha usato munizioni al fosforo bianco nell’attacco contro Popasna, nella regione di Luhansk”. Lo ha denunciato la deputata ucraina Inna Sovsun su Twitter, ribadendo la richiesta alla Nato di imporre una no-fly zone.

ORE 14.36 – “Stavamo attraversando il primo ponte a Irpin con altri colleghi, per filmare i rifugiati in fuga. Si è avvicinata un’auto che ci ha chiesto se volevamo andare con loro per passare il secondo ponte, abbiamo superato il checkpoint e ci hanno sparato contro. Brent è stato ferito e lo abbiamo dovuto lasciare indietro per fuggire. Sono stato portato qui da un’ambulanza. Ho visto che gli hanno sparato al collo, ma non so che fine abbia fatto”. E’ il racconto che fa il giornalista ferito, portato all’ospedale di Kjiv, in un video diffuso sui social.

ORE 14.30 – Sono stati fatti “progressi sostanziali” dalle delegazioni di Russia e Ucraina rispetto alla fase iniziale dei negoziati. Lo ha dichiarato uno dei negoziatori russi, Leonid Slutsky, citato dall’agenzia Sputnik. Secondo Slutsky, “presto” le parti potrebbero riuscire a raggiungere una posizione comune.

ORE 14.20 – Centinaia di persone sono di nuovo scese in piazza oggi nella Kherson occupata dai russi, sventolando bandiere ucraine, in segno di protesta. “Kherson è ucraina”, lo slogan scandito dai manifestanti. Le forze di occupazione intenderebbero organizzare un referendum con cui sostenere la nascita di una Repubblica popolare di Kherson, sul modello di quanto attuato nel 2014 a Luhansk e Donetsk, ha denunciato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

ORE 14.13 – Brent Renaud, giornalista del New York Times, è stato ucciso da soldati della Russia. Lo ha reso noto il capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Sui social media sono state diffuse foto dei documenti del cronista e l’immagine di un cadavere. Renaud, secondo le news diffuse da Nebitov, è stato ucciso a Irpin, nell’hinterland di Kiev. Nello stesso post pubblicato sui social Nebitov ha parlato di un altro giornalista ferito: sono in corso operazioni per portare via il secondo reporter dalla zona dei combattimenti.
Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all’uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

ORE 14.05 – Sono 2.698.280 i rifugiati scappati dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sul suo sito internet dedicato alla questione. Secondo i dati dell’Unhcr, sono 100.733 i rifugiati in più rispetto a ieri. Le prime previsioni dell’Onu indicavano in quattro milioni le persone che avrebbero potuto fuggire dall’Ucraina a causa della guerra, ma per l’Unchr queste stime vanno riviste necessariamente verso l’alto

ORE 13.48 – Circa un milione di persone sono prive di fornitura del gas in Ucraina. Lo ha reso noto su Twitter la compagnia nazionale per il gas Gtsou, annunciando che il personale sta cercando di ripristinare le strutture di distribuzione danneggiate dai bombardamenti russi nel sud est a Donetsk, Luhansk e Mykolaiv. Un centro di distribuzione è stato chiuso a Prybuzke, villaggio nel centro del paese, per i danni estesi alle strutture, mentre gli ingegneri non hanno potuto raggiungere un impianto danneggiato a Bashtanka (vicino Mikolaiv) a causa dei pesanti bombardamenti.

ORE 13.36 – Una bomba inesplosa da 500 chili è stata portata fuori da un edificio residenziale nella regione di Cernihiv e messa in sicurezza. Lo rendono noto sui canali Telegram le forze armate ucraine con un video poi diffuso anche da Anton Gerashenko, ministro della Difesa di Kiev.

ORE 13.28 – Il capo della diplomazia europea Josep Borrell si è scagliato oggi contro il rapimento da parte russa dei sindaci delle città ucraine di Melitopol e Dniprorudne. I sequestri sono “un altro attacco alle istituzioni democratiche in Ucraina”, ha scritto su Twitter, accusando Mosca di voler imporre “illegittime strutture di governo alternative” nel paese.

ORE 13.22 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sentito al telefono il suo omologo polacco Andrzej Duda ed il primo ministro bulgaro Kiril Petkov dopo l’attacco di questa mattina contro una base militare nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. In un tweet, Zelensky ha dichiarato di aver informato Duda e Petkov su come procede la difesa del Paese e sui “crimini commessi dall’aggressore russo. Apprezziamo – ha aggiunto – l’assistenza fornita ed il supporto dell’Ue per l’integrazione dell’Ucraina”.

ORE 13.13 – Fra le oltre 200 persone già arrestate in Russia in coincidenza con un’altra domenica di proteste contro la guerra, ci sono anche nove giornalisti, fermati a San Pietroburgo, rende noto la piattaforma Avtovaz Live, citata dal Moscow Times.

ORE 13.07 – “Abbiamo ripetutamente affermato che nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e il presidente Zelensky. Ma dobbiamo capire quale dovrebbe essere il risultato di questo incontro e cosa verrà discusso”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando in un punto stampa le dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a proposito di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina.

ORE 13.02 – “Non vi è alcuna giustificazione” per l’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid, in occasione della sua visita a Bucarest, dove ha incontrato il collega rumeno Bogdan Arescu. “Esortiamo la Russia al cessate il fuoco e a cercare di risolvere i problemi al tavolo del negoziato”, Israele farà di tutto per mediare in vista di una soluzione pacifica per questa “violenta tragedia”, ha proseguito Lapid, citato da Times of Israel.

ORE 12.53 – Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo in almeno 23 città della Russia, rende noto l’organizzazione indipendente Ovd-Info. Le persone fermate sono, a ora, già oltre 200. Aleksei Navalny, dal carcere in cui è detenuto da oltre un anno, venerdì ha chiesto ai russi di scendere in piazza nelle loro città ogni domenica alle 14 (ora locale).

ORE 12.44 – “E’ domenica ma chi ci fa caso ora. Otto anni di una lunga guerra all’Est, 18 giorni dall’aggressione russa su larga scala nell’Ucraina e quasi 13mila degli occupanti uccisi in 18 giorni: un numero maggiore di quanti ne abbia persi in entrambe guerre cecene”. Lo dice il presidente ucraino Zelensky in un video pubblicato ora sul suo canale Telegram.

ORE 12.37 – Ha 69 anni Sergei Loiko, ed è un giornalista russo che finora ha lavorato per media americani. Adesso invece ha imbracciato il fucile per difendere l’Ucraina, diventando un modello con cui le forze armate ucraine invitano volontari da tutto il mondo a unirsi all’esercito. “Sono venuto qui in Ucraina, nelle periferie di Kiev per difenderla dalla mia patria, da Putin, dall’Hitler dei nostri tempi – ha detto – Sapete perché ho preso la decisione di diventare un soldato? Perché questa è una battaglia biblica. Questa è la lotta di Armageddon tra il bene e il male. Era facile per me scegliere da che parte stare, perché questa è una lotta tra la luce е l’oscurità”.

ORE 12.27 – “Ci sono varie proposte sul tavolo dei negoziati ora. Comprese quelle sull’accordo politico e, soprattutto, sull’accordo militare. Intendo il cessate il fuoco, la formula del cessate il fuoco e il ritiro delle truppe. Tutto ciò viene elaborato dai gruppi di lavoro. Non appena saranno sviluppato il formato giuridico, sarà programmato un incontro: il quarto round di colloqui. Questo è possibile domani, dopodomani (14-15 marzo)”. Lo annuncia via Telegram Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente Zelensky e negoziatore per l’Ucraina.

ORE 12.19 – La Turchia “non ha cambiato posizione” sulle sanzioni contro la Russia e non si unirà all’Occidente nell’imporre misure restrittive. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, nel suo discorso di chiusura del Forum sulla diplomazia ad Antalya. “Le sanzioni non risolveranno il problema”, ha spiegato.

ORE 12.13 – Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha annunciato che Ankara ha chiesto l’aiuto del capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, per evacuare i cittadini turchi che si sono rifugiati nella moschea di Mariupol, città dell’Ucraina meridionale sotto assedio.

ORE 12.08 – Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank. E’ quanto si legge nel bollettino delle Forze armate ucraine sul totale delle perdite russe aggiornato a questa mattina.

ORE 12.01 – “Il 70% di Irpin è sotto il controllo degli ucraini, nel restante 30% ci sono i combattimenti”. Lo comunica in un video il sindaco, Oleksandr Mrkuscyn.

ORE 11.54 – Se la Russia userà armi chimiche in Ucraina, la Nato potrebbe riconsiderare la sua decisione di non intervenire direttamente nel conflitto. Lo ha detto oggi il presidente polacco, Andrzej Duda , intervistato dalla Bbc. “Se mi chiedete se Putin può usare armi chimiche, penso che possa fare qualsiasi cosa, specialmente perché è in una situazione difficile. Politicamente ha già perso la guerra e militarmente non lo stata vincendo”, ha commentato.

ORE 11.47 – E’ salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, citato dai media locali.

ORE 11.37 – “Il nemico ha delineato dove concentrare i suoi sforzi, nella zona dell’operazione speciale delle forze armate ucraine, ovvero al confine con le repubbliche indipendentiste. Ma riusciamo a resistere. Nella notte abbiamo distrutto una grande quantità di uomini e mezzi russi”. Lo ha annunciato nel briefing quotidiano il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich. Nella regione di Kherson, a Mariupil, Kharkiv, Chernihiv, Sumy stanno resistendo. Abbiamo fermato il nemico al nord e vicino a Kharkiv e ora i russi stanno facendo raggruppamento. In questo momento non ci sono combattimenti attivi nella zona. I russi sono passati, ora, agli attacchi aerei nella regione di Lviv, un razzo è stato inviato dal Mar Nero con missili da crociera ma in generale la situazione è sotto controllo in tutto il paese”.

ORE 11.29 – A Kiev ci sono scorte di cibo sufficiente per due settimane per i due milioni di cittadini che sono rimasti in città. Lo comunica su Telegram l’amministrazione comunale della città. “La città si è preparata per possibili azioni in caso di blocco. Quei due milioni di cittadini che non hanno lasciato le loro case – si legge nel messaggio – non saranno lasciati soli nel caso in cui la situazione peggiori. Le autorità cittadine, in collaborazione con le imprese, hanno fatto del loro meglio per aprire negozi e farmacie. E i prezzi sono stati mantenuti a un livello accessibile”.

ORE 11.21 – Nove persone sono rimaste uccise da alcuni proiettili di artiglieria che hanno colpito un supermercato a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaliy Kim, citato dai media locali.

ORE 11.10 – Il presidente russo, Vladimir Putin, “dobbiamo considerarlo come un pazzo” ed è “difficile prevedere cosa un pazzo farà dopo” aver invaso l’Ucraina. Lo ha dichiarato a Sky News Leonid Volkov, stretto collaboratore del dissidente russo Alexei Navalny. Putin è “malefico, come il veleno”, ha proseguito Volkov chiedendosi “cosa penseranno e diranno le persone di noi tra 10 o 20 anni? La Russia diventerà la Germania nazista del 21mo secolo?”. “Il futuro del nostro Paese ora è molto, molto confuso”, ha aggiunto il collaboratore di Navalny, auspicando che Putin venga rovesciato dalla sua cerchia ristretta. “Questa è probabilmente l’unica possibilità, ma è abbastanza fattibile perché l’élite è chiaramente scontenta di quello che sta succedendo”, ha concluso.

ORE 10.58 – “La Farnesina, come più volte ribadito nei giorni scorsi anche tramite avvisi dell’Unità di crisi, ha raccomandato agli italiani presenti in Russia di lasciare il Paese. Inoltre – si legge in una nota – in relazione alle notizie riportate oggi sul quotidiano ‘La Stampa’, si ribadisce che la Farnesina non ha mai consigliato alle imprese italiane di rimanere in Russia”. “L’ambasciata italiana a Mosca, come tutte le ambasciate italiane nel mondo, rimane a disposizione per sostenere connazionali e imprese italiane. L’Italia sostiene fortemente le sanzioni inflitte alla Russia, sanzioni che mirano a colpire pesantemente l’economia russa”, prosegue la nota.

ORE 10.40 – Dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati uccisi 85 bambini ed oltre 100 sono stati feriti. Lo ha riferito l’ufficio stampa del procuratore generale, secondo cui la maggior parte delle vittime si trovava nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Sumy, Kherson, Mykolaiv e Zhytomyr.

ORE 10.34 – Un bombardamento aereo ha danneggiato lo storico monastero ortodosso del Santo Dormition Sviatogirsk Lavra, nella regione orientale di Donestk. Lo denuncia su Telegram il parlamento ucraino, citato dalla Cnn. Ben 520 persone, fra cui 200 bambini, si erano rifugiati nel monastero. Ci sono molti feriti, alcuni portati nell’ospedale di Sviatogirsk, altri curati sul posto. Per fortuna non vi sono morti.

ORE 10.23 – Sono 20 le persone rimaste uccise nell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il Guardian, citando i servizi di emergenza ucraini. Il bilancio fornito dal governatore di Leopoli è invece di 9 morti e 57 feriti.

ORE 10.18 – Il gruppo hacker internazionale Anoympus ha lanciato un appello ai russi perché rovescino il regime di Vladimir Putin, mettendo così fine all’invasione dell’Ucraina. “Il modo più pacifico per mettere fine al conflitto è che il popolo russo si sollevi contro Putin”, dichiara un uomo con il volto nascosto dalla maschera di Guy Fawkes, il simbolo di Anonymous, in un video messaggio in russo diffuso dall’account Twitter del gruppo.

ORE 10.13 – Una nuova sindaca filo-russa, la deputata locale Galina Danilchenko, è stata nominata a Melitopol, città ucraina sotto controllo russo e dove ieri i militati hanno “rapito” il sindaco eletto, Ivan Fedorov. La sindaca ha fatto appello agli abitanti della città dell’Ucraina meridionale ad “adattarsi alla nuova realtà” e ha chiesto lo stop alle manifestazioni contro la presenza di truppe russe, sottolineando che ci sono ancora a Melitopol persone che potrebbero tentare di destabilizzare “la situazione”.

ORE 10.04 – Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Maveev, è stato rapito. Lo annuncia sull sua pagina facebook il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh.

ORE 9.53 – Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito Sky News, ricordando come l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento, abbia indicato Odessa come il prossimo obiettivo dei russi.

ORE 9.41 – Nove ospedali, tra cui quello pediatrico di Mariupol, sono stati colpiti e danneggiati dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. Lo conferma il Washington Post, che spiega di aver esaminato più di 500 tra video e foto, rivisto post messi dagli ospedali sui social, parlato con testimoni e dipendenti degli ospedali e confrontato le notizie raccolte con i rapporti delle autorità ucraine, delle Nazioni Unite, dell’Oms, di Human Rights Watch e dell’Acled, un’organizzazione che monitora i conflitti nel mondo. Ci sono state vittime in almeno tre degli attacchi verificati dal Washington Post e tre delle strutture colpite servivano specificatamente donne e bambini.

ORE 9.37 – Istruttori militari stranieri si trovano nella base militare ucraina di Yavoriv, non lontana dal confine con la Polonia, nelle scorse ore presa di mira con missili dall’esercito russo. Lo ha comunicato su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, accusando Mosca di aver compiuto un “attacco terroristico”.

ORE 9.28 – E’ di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, sottolineando che contro la base sono stati lanciati 30 razzi.

ORE 9.20 – Un macchinista è morto e un altro è rimasto ferito dalle schegge di un proiettile che hanno colpito un treno passeggeri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Secondo il Kyiv Independent, il treno – diretto a Lyman – è stato colpito da schegge di proiettile vicino alla stazione di Brusyn, a nord di Slovyansk.

ORE 9.08 – La Lituania sarà il prossimo Paese che il presidente russo Vladimir Putin tenterà di conquistare se dovesse “vincere” la guerra in Ucraina. Lo ha annunciato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, citato dai media locali. “La Federazione Russa non si fermerà. Hanno il prossimo obiettivo: se vinceranno sul nostro territorio, il prossimo Paese che Putin vorrà conquistare sarà la Lituania”, ha detto Danilov.

ORE 8.59 – La Russia sta pagando “un alto prezzo” per ogni progresso militare a causa della “strenua resistenza” da parte delle forze armate ucraine. Lo ha riferito l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento della situazione sul terreno. Secondo gli 007, le forze russe stanno tentando di circondare le forze ucraine nell’est del Paese, mentre avanzano in direzione di Kharkiv nel nord e Mariupol nel sud. I russi, inoltre, stanno avanzando per circondare Mykolaiv e sembrano dirigersi verso Odessa.

ORE 8.43 – “Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, respingendo le affermazioni del governo russo secondo cui gli Stati Uniti hanno gestito laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di armi biologiche. “Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e l’insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore”, ha detto Stoltenberg al quotidiano Welt am Sonntag.

ORE 8.30 – Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutte dall’inizio dell’offensiva militare. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa Tass. Secondo il maggior generale Igor Konashenkov, nelle ultime 24 ore la difesa aerea russa ha abbattuto anche un aereo Su-24 dell’aviazione ucraina e due droni per un totale di 99 aerei militari e 128 velivoli senza pilota.

ORE 8.20 – Il comando militare della regionale di Leopoli ha confermato che è stato colpito con otto missili il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza (Ipsc l’acronimo in inglese) a Yavoriv, vicino al confine con la Polonia. Come riporta la Bbc, si tratta di una base distante 30 chilometri da Leopoli, creata nel 2007 per addestrare le forze armate ucraine, soprattutto per le missioni di peacekeeping. Ospita regolarmente anche truppe internazionali. Un documento della Nato sul centro dichiara che nell’Ipsc si addestrano allo sminamento i militari ucraini e di altre nazioni. La Bbc precisa che la base è una delle due in Ucraina dove si svolgono esercitazioni militari internazionali.

ORE 8.02 – “S e pensate che Putin si fermerà, andrà sempre peggio. Non lo accetterà e non abbiamo nessuno che gli parli. Avevate qualcuno che poteva parlare con lui ed ero io”. Lo ha dichiarato l’ex presidente americano, Donald Trump, in un passaggio del suo comizio a Florence, nella Carolina del Sud, dedicato alla crisi in Ucraina. Trump, riportano i media americani, ha criticato la gestione da parte del presidente Joe Biden del ruolo degli Stati Uniti nel conflitto tra Russia e Ucraina, dicendosi convinto della possibilità che possa scoppiare una terza guerra mondiale. E ha aggiunto: “Nessuno mai è stato più duro di me con la Russia. Sono quello che ha fermato l’oleodotto, che ha imposto tutte le sanzioni e che non ha attaccato durante la nostra Amministrazione”. L’ex presidente ha quindi sottolineato di essere stato “l’unico presidente in quasi quattro decenni a non portare l’America in nuovi conflitti”.

ORE 7.53 – “Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, sinceramente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo”. Lo ha scritto in un tweet il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

ORE 7.40 – Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent. Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo. Martsinkiv ha quindi esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.

ORE 7.30 “Tutti i corridoi umanitari concordati hanno funzionato. Sono state evacuate 12.729 persone. Il convoglio umanitario arriverà a Mariupol nel pomeriggio. A causa della complessità del percorso hanno dovuto passare la notte a Berdyansk”. Lo ha detto nella notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

ORE 7.10 – Un attacco è stato lanciato dalla Russia contro la base militare ucraina di Yavoriv, vicino al confine con la Polonia. Lo ha riferito il comando militare della regione di Leopoli sul proprio canale Telegram, precisando che sono stati lanciati otto missili contro la base nota come Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza.

ORE 7 – Diverse esplosioni sono state registrate a Leopoli e Kherson, rispettivamente nell’ovest e nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il Kyiv Independent. Altri media locali hanno riportato la notizia che otto missili sono stati lanciati contro Leopoli e che è stato colpito anche l’International Center for Peacekeeping and Security. Secondo il deputato di Leopoli, Igor Zinkevych, le esplosioni delle ultime ore sono state provocate dalla contraerea ucraina entrata in azione contro i missili russi. “Tutte le unità militari stanno funzionando al massimo, ulteriori informazioni saranno fornite dal governatore della regione”, ha dichiarato.

(AdnKronos)

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