Nuovo Dpcm al 6 marzo: le misure di Draghi anche a Pasqua
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Misure, regole e restrizioni a Pasqua con il nuovo Dpcm in arrivo il 6 marzo – il primo firmato dal premier Mario Draghi – e in vigore per un mese fino al 6 aprile. Norme e divieti dovranno arginare la diffusione del coronavirus in Italia e contrastare le varianti del covid, mentre l’indice Rt si avvia a superare 1 e si attende domani l’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
Pasqua, misure e restrizioni
Le restrizioni riguarderanno anche Pasqua e Pasquetta, domenica 4 aprile e lunedì 5 aprile. A delineare il provvedimento è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Senato e alla Camera: “Non possiamo allentare le misure, non ci sono le condizioni epidemiologiche”, ha detto in una giornata caratterizzata da 16.424 contagi e 318 morti, con un tasso di positività del 4,8%. Le parole di Speranza fanno ipotizzare il mantenimento delle chiusure per cinema, teatri, palestre e piscine, in un quadro caratterizzato da 25 zone rosse distribuite in 5 regioni e dall’introduzione della zona arancione ‘rafforzata’.
Zona arancione rafforzata
Alle regole tipiche della zona arancione si aggiungono, ad esempio nella provincia di Brescia, ulteriori misure: la chiusura di scuole elementari, infanzia e nidi, il divieto di recarsi nelle seconde case, l’utilizzo obbligatorio dello smart working e la chiusura delle attività universitarie in presenza.
Il quadro delineato da Speranza è chiaro. “La cabina di regia evidenzia che per la terza settimana consecutiva si confermano segnali di tendenza ad un graduale incremento dell’evoluzione epidemiologica. L’incidenza settimanale supera la soglia di 200 casi per 100mila abitanti in 3 regioni. E’ lontana dal livello che consentirebbe l’identificazione e il tracciamento dei contatti sul territorio nazionale. Abbiamo le terapie intensive in 5 regioni sopra la soglia critica del 30%, mediamente a livello nazionale sono occupate al 24%. Negli ultimi giorni si consolida l’aumento complessivo del numero delle persone ricoverate”, ha detto il ministro.
Indice Rt sopra 1?
“L’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici nell’ultimo rilevamento è a 0,99, in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che va oltre 1. Dieci regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1, in aumento rispetto alla settimana precedente. Questo significa che l’Rt con le misure in vigore si avvia a superare la soglia di 1”, ha aggiunto.
Allarme Molise
Tra le regioni, spicca l’allarme del Molise. “La situazione è grave e gli ospedali sono in forte affanno. Le terapie intensive sono piene e credo che si attiveranno altre richieste di Cross, il trasferimento di pazienti in altre Regioni”, ha detto all’Adnkronos Salute da David Di Lello, presidente del sindacato degli anestesisti-rianimatori Aaori-Emac della regione facendo il punto sull’emergenza covid Covid. “Temiamo che questa seconda ondata si possa diffondere dalla zona costiera a quella interna della provincia di Isernia. Quindi – ha affermato Di Lello – non è il caso di allentare le misure, anzi dobbiamo prepararci ad affrontare una situazione peggiore con un aumento dei casi legati alla diffusione delle varianti”.
(AdnKronos)
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