Coronavirus: in Italia oltre 20.400 morti. Oms: “10 volte più letale d’influenza”
Sono 20465 i morti in Italia nella crisi coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 566 decessi, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile. I guariti, in totale, sono 35435. I casi attualmente positivi sono 103616. In isolamento domiciliare 72333 persone, mentre 28023 sono ricoverate con sintomi (+176). I pazienti in terapia intensiva sono 3260: il numero continua a calare (-83).
Oms: “10 volte più letale dell’influenza”
“Le prove fornite da alcuni Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, di come si comporta, di come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che Covid19 si diffonde velocemente e sappiamo che è letale, dieci volte più letale del virus responsabile della pandemia di influenza del 2009”. Lo ha detto in un briefing con i giornalisti a Ginevra il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino sicuro ed efficace sono necessari per interrompere pienamente la trasmissione”, ha aggiunto.
“Sappiamo che in alcuni Paesi i casi di Covid19 raddoppiano ogni tre/quattro giorni”. Mentre la diffusione del virus “accelera molto rapidamente, si riduce molto lentamente. In altre parole il calo è molto più lento dell’aumento”.
La fine delle restrizioni decise nelle settimane scorse nell’ambito della lotta alla pandemia di coronavirus “dovrebbero essere basate anzitutto sulla protezione della salute umana e guidate da quello che conosciamo sul coronavirus e su come si comporta”, ha aggiunto.
“Come abbiamo detto molte volte prima – ha sottolineato – questo è un virus nuovo ed è la prima pandemia causata da un coronavirus. Stiamo tutti imparando e aggiustando la nostra strategia, sulla base delle ultime prove disponibili. Possiamo solo dire quello che conosciamo e possiamo solo agire sulla base di quello che conosciamo”.
“Lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino sicuro ed efficace sono necessari per interrompere pienamente la trasmissione” del coronavirus, ha poi ribadito l’Oms nel briefing a Ginevra.
“Le mascherine non sono alternative al lockdown”, ha poi chiarito il direttore esecutivo dell’Oms, Mike Ryan, in un briefing a Ginevra, parlando del ritorno della gente al lavoro. “Non vogliamo che le persone debbano fare scelte difficili, pensando che indossare la mascherina sia la stessa cosa che stare a casa e riferire alle autorità che sei malato. E’ qualcosa a cui prestare attenzione”.
In ogni caso domani l’Organizzazione mondiale della sanità pubblicherà la strategia aggiornata “per sostenere i Paesi” nelle loro decisioni sulla revoca delle restrizioni, una strategia che riassume “quello che abbiamo imparato e come procedere”. Strategia che terrà conto di “sei criteri: la trasmissione del virus deve essere controllata, i sistemi sanitari devono essere in grado di rilevare, testare, isolare e trattare ogni caso di Covis19 e tracciare ogni contatto, i rischi di diffusione dell’epidemia in strutture come le case di cura devono essere ridotti al minimo, devono essere adottate misure di prevenzione nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli altri posti dove devono recarsi le persone, bisogna essere in grado di gestire i casi importati, e serve piena consapevolezza da parte delle comunità nell’adeguarsi alle ‘nuove norme'”.
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