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Grazie alla protesta portata avanti da Greta Thunberg, l’inquinamento ambientale è diventato uno dei trend topic di questo periodo. È bene che sia così visto che il nostro pianeta sta soffrendo a causa del nostro comportamento poco attento a ciò che ci circonda. La situazione delle temperature atmosferiche sta precipitando come ci ricorda costantemente lo scioglimento dei ghiacciai. Inoltre, l’uso incontrollato della plastica ha rovinato le coste e i mari con ripercussioni fortissime anche sugli animali.

Sebbene molto vada fatto a livello legislativo, ci sono dei comportamenti che possiamo adottare nel quotidiano e che possono aiutare la natura, evitando lo spreco spropositato di risorse.

Ci sono tante piccole azioni da compiere all’interno delle nostre case. Fare la differenziata, cercare di non lasciare le luci, la tv o il computer accesi se non siamo nella stanza, chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci laviamo i denti, ci insaponiamo nella doccia o mettiamo il detersivo sui piatti. Sono tutte buone abitudini che non ci costano assolutamente nulla, solo un po’ più di attenzione e di presa di consapevolezza.

Un discorso particolare merita l’uso degli elettrodomestici che sono diventati una parte fondamentale della nostra vita e che consumano molto sia a livello di energia che di acqua (parliamo di lavatrici e di lavastoviglie). Limitare lo spreco di risorse è possibile, anche in questo caso basta esserne consapevoli. È meglio acquistare elettrodomestici appartenenti alla classe energetica A o superiori e usarli solo quando è strettamente necessario, senza abusarne. Ad esempio, è meglio attivare lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie quando sono piene invece di fare molti lavaggi a metà o semi-vuoti. Si può anche provare a fare manualmente alcuni lavori senza usare energia.

Attenzione quando gli elettrodomestici si rompono e sono fuori garanzia. Molto spesso, si evita di chiamare un tecnico per provare a riparare il guasto, si butta via il vecchio apparecchio e se ne compra uno nuovo, magari il modello di ultima generazione. Questo è un atteggiamento molto scorretto dal punto di vista ecologico. Non sempre “guasto” è sinonimo di “rotto in maniera definitiva”. Se un frigorifero non raffredda ma il congelatore funziona, è impensabile buttare via l’intero apparecchio! Innanzitutto perché lo smaltimento di un elettrodomestico non è semplice anche quando viene fatta a norma di legge (cosa che, purtroppo, spesso non avviene). Inoltre, la produzione di un apparecchio elettronico causa emissioni di CO2 nell’ambiente che sono altamente dannose. Se la produzione è incontrollata a causa di un’elevata domanda da parte dei consumatori, aumenta anche l’inquinamento.

Un buon proposito del 2020 potrebbe essere quello di camminare di più, usando meno le automobili. Sfruttare le belle giornate per andare a piedi a lavoro o a fare dei servizi (se le distanze lo consentono, ovviamente) è un’idea vincente per limitare le emissioni di CO2 nell’aria. È anche una scelta salutare in quanto condurre uno stile di vita sedentario non fa affatto bene all’organismo.

Riciclare significa anche accettare oggetti di seconda mano senza pretendere sempre le ultime uscite. Viviamo in una società che ci ha abituato ad avere tanto, spesso troppo. Iniziare ad eliminare il superfluo o ad accogliere qualcosa di già usato può essere un’altra cosa su cui riflettere per aiutare la natura in questo nuovo decennio.

 

 

 

(AS)

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