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Schiacciante vittoria dei Tories alle elezioni del 12 dicembre: il leader dei conservatori e premier ha assicurato che entro il 31 gennaio ci sarà la Brexit senza se e senza ma.

I cittadini di Sua Maestà hanno deciso e in maniera netta e precisa: mandato a Boris Johnson. I conservatori hanno stravinto le elezioni del 12 dicembre e ottenuto la maggioranza al Parlamento britannico, conquistando almeno 359 seggi su 650, quando ancora il dato ufficiale non è definitivo ma poco si scosterà da quanto descritto, visto che lo spoglio continua ma mancano ancora poche sezioni. Raggiante Boris Johnson: “Il 31 gennaio, senza se e senza ma sarà Brexit”, forte del mandato ricevuto e avendo quel margine abbondante per approvare la legislazione necessaria, il Withdrawal Agreement Bill.

La notizia della prima ora

La Gran Bretagna va al voto per le elezioni politiche. Oggi si vota in Gb, e la battaglia è tutta riguardante la Brexit, visto che i due leader dei maggiori partiti, sono su fronti opposti riguardo all’abbandono e le modalità dell’uscita dall’Ue.

Ci siamo: il dodici dicembre è arrivato e con esso il giorno del voto per i cittadini di Sua Maestà. E’ vero quelle del Regno Unito di oggi sono elezioni politiche, ma essendoci in ballo il futuro della Gran Bretagna dopo l’uscita dall’Europa, oggi è come se si votasse ancora una volta per la Brexit.

Come un nuovo referendum sulla Brexit

Una specie di nuovo referendum, che, stando ai sondaggi, vede favoriti i Tories del premier Boris Johnson in testa con un margine di almeno 10 punti percentuali sui Laburisti di Corbyn, ma la partita si giocherà soprattutto sul superamento o meno della maggioranza assoluta dei seggi: per poter governare da soli ci vogliono 326 posti “occupati” dagli uomini di Johnson; solo cosi il primo ministro inglese potrà essere certo di realizzare il suo programma elettorale “Realizziamo la Brexit secondo i termini già negoziati con l’Europa”.

Scenari possibili

Se dovessero avere questa maggioranza i Tories, quasi certamente si andrà spediti verso l’uscita dalla Ue rispettando la scadenza prevista del 31 gennaio prossimo. In caso contrario dovrà vedersela con i Laburisti, il cui leader Corbyn chiede un nuovo rinvio, per negoziare un accordo nuovo di zecca. Tutto ora sta nelle matite dei sudditi di Elisabetta II.

 

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