
Putin gioca d’astuzia con Trump sull’Ucraina: nessuna concessione, solo tattica
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La telefonata tra i due leader è parte della strategia russa per frenare i negoziati reali e sfruttare l’approccio diplomatico di Washington
La recente telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump conferma la linea tattica adottata dal Cremlino nel contesto dei contatti tra Russia e Stati Uniti iniziati a febbraio: offrire segnali di disponibilità senza compiere alcuna vera concessione. Secondo analisti internazionali, il presidente russo mira a ritardare ogni negoziato concreto sul conflitto in Ucraina, mentre lascia a Trump lo spazio per rivendicare un’apparente vittoria diplomatica.
L’analista Ivan Preobrazhensky, intervistato dal Moscow Times, ha sottolineato come le due ore di colloquio tra i due leader non abbiano prodotto alcun passo avanti reale. “Non ci sono stati colloqui concreti su un cessate il fuoco – afferma –. La Russia continua a rifiutare ogni trattativa credibile. L’obiettivo di Putin è guadagnare tempo, mantenere aperto un canale con Trump e rimandare il momento in cui l’Ucraina possa avviare negoziati seri”.
Secondo Tatyana Stanovaya, del Carnegie Russia Eurasia Center, il presidente russo sta cercando di proporre a Trump risultati simbolici che possano essere spacciati come successi senza modificare in nulla la sua posizione strategica. Una tregua, infatti, sarebbe eventualmente concessa solo a precise condizioni, tra cui il congelamento degli aiuti militari occidentali a Kiev e l’interruzione del reclutamento da parte ucraina.
Nel frattempo, la Russia punta a riportare l’Ucraina al tavolo di Istanbul, nella speranza di chiudere il fronte diplomatico prima che si apra davvero. Ma non è un’offerta reale di pace: è una dilazione calcolata, con l’orizzonte delle prossime scadenze internazionali. A giugno, gli Stati Uniti dovranno decidere se proseguire il sostegno militare a Kiev, e la Nato si riunirà all’Aja per fissare la sua strategia futura.
Secondo l’analista Aleksandr Morozov, anche se il focus della telefonata con Trump è stato in parte economico, il Cremlino è consapevole che la finestra per manipolare il rapporto con Washington è breve. “Putin lo sa bene: il tempo gioca contro di lui. Ma intanto cerca di sfruttarlo tutto”.
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(con fonte AdnKronos)
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