
Israele pronto a colpire i siti nucleari iraniani: cresce la tensione con gli Stati Uniti
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Intelligence americana segnala preparativi militari di Tel Aviv mentre Trump tenta la via diplomatica con Teheran
Gli Stati Uniti hanno ricevuto nuove informazioni di intelligence secondo cui Israele si starebbe preparando a colpire gli impianti nucleari iraniani. Lo riferisce la Cnn, citando fonti governative americane a conoscenza dei dati riservati. La notizia arriva in un momento delicato per l’amministrazione Trump, impegnata in trattative con Teheran per cercare una soluzione diplomatica al programma nucleare iraniano.
Negli ultimi mesi, la possibilità di un attacco militare israeliano è cresciuta sensibilmente. Secondo le fonti, il primo ministro Benjamin Netanyahu sarebbe sempre più frustrato dalla linea americana, in particolare dalla disponibilità di Washington a negoziare un accordo che non preveda l’eliminazione completa dell’uranio arricchito in possesso dell’Iran. Una scelta che, secondo l’intelligence, potrebbe aumentare la determinazione di Israele a procedere autonomamente con un’azione preventiva.
All’interno del governo statunitense permane tuttavia una forte incertezza. Non è chiaro se la leadership israeliana abbia preso una decisione definitiva, e i funzionari Usa sarebbero divisi sulla reale probabilità di un attacco. Tutto dipenderebbe dall’esito dei negoziati tra gli Stati Uniti e l’Iran e dalla percezione israeliana della loro efficacia.
A destare preoccupazione sono anche segnali concreti osservati dai servizi di intelligence, tra cui comunicazioni intercettate e movimenti militari israeliani compatibili con i preparativi per un’operazione aerea. Le fonti citate ritengono che Tel Aviv stia valutando seriamente la possibilità di un attacco diretto ai siti nucleari iraniani.
Un’azione del genere rischierebbe però di destabilizzare ulteriormente il Medio Oriente, già segnato dalle conseguenze della guerra nelle Striscia iniziata nel 2023. Washington è sul piede di guerra contro Netanyahu per la condizione umanitaria a Gaza; una operazione sull’Iran potrebbe esacerbare i rapporti con gli Usa, che potrebbero decidere di non aiutare più lo storico alleato.
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(con fonte AdnKronos)
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