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Violenti scontri tra manifestanti e polizia davanti alla residenza del primo ministro israeliano. Nove arresti e un medico in ospedale
Violenti scontri sono scoppiati vicino alla residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una manifestazione di protesta. La polizia ha arrestato nove persone, tra cui, secondo i media, un parente di uno degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas. Video online mostrano la polizia usare idranti per disperdere i manifestanti, considerati radunati illegalmente. Un medico è stato colpito durante gli scontri ed è stato portato in ospedale.
La protesta è iniziata dopo che decine di migliaia di persone si erano radunate davanti alla Knesset, chiedendo elezioni anticipate e un accordo sugli ostaggi con Hamas. La manifestazione ha attirato molta attenzione, soprattutto in seguito alle recenti rivelazioni riguardo un documento redatto dalla Direzione dei servizi segreti militari dell’IDF.
Secondo l’emittente pubblica Kan, il documento del 19 settembre avvertiva che Hamas stava pianificando un’invasione su larga scala di Israele, con la cattura di un gran numero di ostaggi. Il rapporto stimava tra 200 e 250 il numero di ostaggi che sarebbero stati presi. Durante l’attacco del 7 ottobre, effettivamente sono stati catturati 251 ostaggi, e oltre 1.200 persone, per lo più civili, sono state uccise.
Il documento è stato portato all’attenzione di alti funzionari dell’intelligence, specialmente quelli della Divisione di Gaza. Tuttavia, il governo e i vertici militari hanno dichiarato di non essere stati avvisati di un’invasione imminente programmata. The Times of Israel ha riportato che lo scenario più estremo previsto dalla Divisione di Gaza prima del 7 ottobre era un’infiltrazione di decine di terroristi, molto meno dei circa 3.000 che hanno effettivamente attraversato il confine per l’assalto.
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(con fonte AdnKronos)