Funerale di Vanessa Ballan: un grido muto contro la piaga dei femminicidi
Il dolore pervade Castelfranco Veneto durante i funerali di Vanessa Ballan, la giovane di 26 anni incinta di tre mesi, brutalmente uccisa il 19 dicembre dallo stalker Bujar Fandaj. La bara bianca, i fiori colorati e i nastrini rossi diventano un grido muto contro la piaga dei femminicidi.
Partecipanti e Commossi Onori: Presenti il Marito, i Genitori e il Governatore del Veneto
Il marito Nicola, i genitori e gli amici stretti seguono la bara all’interno del duomo di Castelfranco Veneto. Tra i presenti, anche il governatore del Veneto Luca Zaia. L’atmosfera è carica di tristezza e indignazione.
Le Parole del Governatore Luca Zaia: “Una Tragedia Senza Senso”
Il governatore Zaia commenta la tragedia definendola “troppo grande” e priva di senso. Sottolinea la brutalità dell’uccisione di Vanessa e del nascituro che portava in grembo. Monsignor Tomasi chiede silenzio rispetto alla tragedia, sottolineando la necessità di cercare giustizia senza rinunciare all’impegno per una società che respinga la violenza sulle donne.
Ricordi di Vanessa e l’Amara Consapevolezza: “A Cosa Servono le Leggi?”
Colleghi di Vanessa ricordano la vittima con affetto e sorriso. Una collega rivela che lo stalker, Bujar Fandaj, era un cliente abituale al supermercato, ma il suo sguardo faceva nascere timori. Emergono lacrime e rabbia, con l’amara domanda su quale sia l’efficacia delle leggi di fronte a tragedie così inimmaginabili.
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(con fonte AdnKronos)
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