Netanyahu conferma: “La guerra non è finita, Gaza sarà smilitarizzata”
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Il premier israeliano Netanyahu annuncia alla Knesset l’obiettivo di disarmare Hamas e che Gaza sarà smilitarizzata
“La guerra non è finita”. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha aperto il suo discorso alla Knesset, riportato dal Times of Israel. Il leader israeliano ha avvertito che Hamas “non ha rinunciato all’obiettivo di distruggerci” e ha ribadito l’impegno di Israele: “Gaza sarà smilitarizzata. Accadrà nel modo più semplice o in quello più difficile – ma accadrà”.
Netanyahu ha sottolineato la necessità di far rispettare gli accordi di tregua nella Striscia di Gaza e in Libano, citando gli attacchi quotidiani contro Hezbollah. “Vedete cosa accade ogni giorno in Libano”, ha aggiunto.
Incontri con la Casa Bianca e fase due dell’accordo
Oggi il premier ha incontrato l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff. La fase due dell’accordo, come precisato dalla portavoce Shosh Bedrosian, prevede il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la garanzia che il gruppo non avrà alcun ruolo futuro. Il piano include anche la possibile istituzione di una forza internazionale di stabilizzazione, attualmente in fase di discussione.
Pena di morte per terroristi e posizione della Knesset
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha annunciato che la proposta di legge sulla pena di morte per terroristi sarà approvata rapidamente dalla Knesset. La norma obbligherebbe i tribunali a imporre la pena capitale per omicidi motivati da cause nazionaliste, scoraggiando rapimenti e terrorismo. Ben Gvir ha invitato la coalizione e i partiti “sionisti” a sostenere il disegno di legge, criticando i legislatori arabi contrari, accusati di “difendere i terroristi”.
Restituzione delle salme e ostaggi a Gaza
Israele ha consegnato alle autorità di Gaza altre 15 salme palestinesi, dopo quella del tenente Hadar Goldin, ucciso durante la guerra del 2014. La mediazione è stata curata dal Comitato internazionale della Croce Rossa. Sale così a 315 il numero di corpi restituiti nell’ambito dell’accordo che prevede la consegna di 15 salme per ogni ostaggio; restano ancora i corpi di quattro ostaggi a Gaza.
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(con fonte AdnKronos)
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