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Il premier Mario Draghi annuncia le dimissioni in Consiglio dei ministri. Dopo il non voto del M5S alla fiducia sul dl Aiuti e il colloquio di un’ora al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio ha comunicato ai ministri l’intenzione di lasciare la guida dell’esecutivo. Per Draghi, che rassegnerà le dimissioni “questa sera”, sarebbe “venuto meno il patto fiducia alla base dell’azione dell’esecutivo”.

LE PAROLOE DI DRAGHI IN CDM

“Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico”, le parole di Draghi in Cdm.

“La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più – ha spiegato – È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”.

Quindi Draghi ha proseguito: “Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”.

“Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”, ha concluso.

Centrodestra alla finestra

Berlusconi, Salvini e Meloni stanno alla finestra. L’orizzonte per tutti e tre oramai sono le elezioni, ma i leader del centrodestra valutano le variabili in campo, con i primi due che essendo – almeno ad oggi – al governo aspettano di capire cosa decideranno Mattarella e Draghi, che ora hanno in mano la palla, dopo lo strappo del M5S. Forza Italia e Lega si muovono ad elastico: Berlusconi oscilla tra il “pronti per le urne” al “disponibili a proseguire con questo governo”. “Forza Italia – fa sapere il Cavaliere in una nota – in continuità con l’atteggiamento di responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, attende con rispetto le determinazioni del presidente Draghi e le indicazioni che darà il capo dello Stato“.

Più di lotta le parole di Salvini e dei salviniani, come il vice Lorenzo Fontana che parla di “situazione grave e complicata”. “Siamo preoccupati, stupiti, attenderemo quello che avverrà, quello che vorrà fare il presidente Draghi, ma non possiamo accettare che il parlamento sia bloccato”, avverte il vicesegretario della Lega, ricordando come “questa situazione così come è non può andare avanti, le scelte saranno condivise con il centrodestra, e chiaramente, per noi, non c’è nessun timore di dare, eventualmente, la parola a italiani”.

Il voto invece è la strada obbligata che indica Giorgia Meloni: “Basta liti e giochi di Palazzo sulla pelle dell’Italia e degli italiani: abbiano il coraggio e la dignità di presentarsi al cospetto dei cittadini”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia con una richiesta che è diretta a tutte le forze di maggioranza. Su Twitter sintetizza: “Basta temporeggiare. La parola torni agli italiani. Elezioni subito”. Per la leader dell’opposizione non serve attendere l’esito del colloquio al Quirinale, con le decisioni del capo dello Stato. Il voto non ha alternative. Più complessa la posizione degli alleati Berlusconi e Salvini

(AdnKronos)

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