Sanzioni alla Russia, Kallas spinge l’Ue: “Siamo vicini all’accordo”
Dopo l’ultimatum di Trump a Mosca, l’Alta rappresentante Ue rilancia il pressing per varare il 18° pacchetto di sanzioni
Bruxelles – L’Unione europea è “molto vicina” a trovare l’intesa sul 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia. A dirlo è l’Alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas, che si dice fiduciosa su un possibile accordo “già oggi”, anche se ammette che “c’è ancora del lavoro da fare”.
L’intervento di Kallas arriva a poche ore dall’ultimatum lanciato da Donald Trump a Vladimir Putin, con la minaccia di dazi del 100% sull’economia russa se entro 50 giorni non verrà raggiunto un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina. “È un buon segno che gli Stati Uniti abbiano capito che la Russia non vuole la pace”, ha dichiarato Kallas, auspicando che anche Washington si muova per adottare nuove misure restrittive.
Trump: “Dazi alla Russia, armi all’Ucraina”
Nel corso dell’incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte, Trump ha ribadito la linea dura verso Mosca e annunciato un massiccio invio di armi a Kiev, interamente finanziato dagli alleati europei.
“È tutto: sono i Patriots. Sono tutti quanti. È una dotazione completa”, ha detto il presidente americano, riferendosi ai missili Patriot richiesti da tempo dall’Ucraina per difendersi dagli attacchi aerei russi.
Trump ha parlato di un “accordo molto importante” raggiunto con la Nato per il trasferimento rapido degli equipaggiamenti sul campo di battaglia. Allo stesso tempo ha espresso delusione verso Putin, aggiungendo però di non aver ancora “chiuso con lui”.
Mosca replica: “Ultimatum teatrale”
Le parole di Trump hanno suscitato una reazione sprezzante dal Cremlino. Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, ha commentato su X: “Trump ha lanciato un ultimatum teatrale al Cremlino. Ma alla Russia non interessano le sue dichiarazioni”.
Zelensky: “La nostra terra, i nostri valori”
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha celebrato il Giorno del Battesimo della Rus’-Ucraina con un messaggio rivolto al popolo: “Gli ucraini erano qui, sono qui e resteranno qui. Su questa terra la vita trionfa, i nostri valori prevalgono. Gloria all’Ucraina!”.
Il messaggio di Zelensky arriva mentre l’Occidente rafforza la pressione diplomatica ed economica su Mosca, nel tentativo di rompere lo stallo negoziale e porre fine al conflitto con un accordo duraturo.
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(con fonte AdnKronos)
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