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Il leader supremo rompe il silenzio da un bunker a Teheran. Nel mirino le minacce di Trump: “Sappiamo dov’è, per ora non lo uccidiamo”

Dopo giorni di silenzio, l’Ayatollah Ali Khamenei è riapparso con un messaggio video destinato a infiammare ulteriormente il conflitto in corso tra Iran e Israele. “Israele ha commesso un errore enorme e sarà punito. Il presidente degli Stati Uniti ci minaccia, ma l’Iran non si arrenderà mai”, ha dichiarato l’86enne Guida Suprema iraniana in tono fermo, ma visibilmente provato.

Nel video, trasmesso dai canali ufficiali iraniani, Khamenei accusa apertamente Israele di aver dato avvio alla guerra e conferma che Teheran risponderà con fermezza. Il leader ha definito “inaccettabile” la richiesta di resa lanciata da Donald Trump, che nei giorni scorsi ha invocato una capitolazione incondizionata da parte dell’Iran.

Fonti interne all’Iran riferiscono che Khamenei si troverebbe da giorni in un bunker nell’area nord-orientale di Teheran, un rifugio protetto in seguito all’intensificarsi delle tensioni e al rischio di attacchi mirati. A confermare l’ipotesi, anche la qualità del filmato: l’immagine mostra il leader seduto davanti a una tenda anonima, con un audio disturbato da un eco metallico e privo di accorgimenti tecnici, elementi che lasciano intendere la registrazione da un ambiente schermato.

Da parte sua, il presidente Donald Trump ha ribadito che Stati Uniti e Israele conoscono la posizione di Khamenei: “Sappiamo dov’è, per ora non lo uccidiamo”, ha detto in un’intervista. Parole che aumentano la tensione diplomatica e militare tra le due potenze.

Nel filmato, Khamenei appare visibilmente affaticato, con un tono meno vigoroso rispetto alle sue ultime apparizioni pubbliche. Tuttavia, il messaggio è chiaro: Teheran non intende retrocedere e si prepara a colpire, alimentando uno scenario di crescente instabilità in Medio Oriente.

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