
Conclave: inizia oggi 7 maggio il “viaggio” per eleggere il 267esimo Papa
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Alle 16.30 l’ingresso nella Cappella Sistina: 133 cardinali chiamati a scegliere il successore di Francesco
Si apre oggi, 7 maggio 2025, il Conclave per l’elezione del 267esimo Papa, a seguito della morte di Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso.
Alle 16.15, nella Cappella Paolina, partirà la processione dei 133 cardinali elettori, guidata dal cardinale Pietro Parolin, il più anziano di nomina, che presiederà l’intero Conclave. Dopo l’invocazione allo Spirito Santo, verrà pronunciato l’“Extra omnes” da monsignor Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche.
Sotto gli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina, in un ambiente blindato e schermato, inizierà la votazione: ogni cardinale scriverà su una scheda il nome scelto e la formula “Eligo in Summum Pontificem”. Per l’elezione occorrono 89 voti, cioè i due terzi dell’assemblea.
La prima fumata è attesa per stasera intorno alle 19. Se non ci sarà l’elezione, sarà nera. Nei giorni successivi si terranno due votazioni al giorno, con fumate alle 12 e alle 17.30. Solo con la maggioranza qualificata e la successiva accettazione da parte dell’eletto si produrrà la fumata bianca che annuncerà al mondo il nome del nuovo Pontefice.
Il sistema di combustione delle schede, attivo dal 2005, prevede l’uso di cartucce chimiche: perclorato di potassio, antracene e zolfo per il fumo nero; lattosio e clorato di potassio per quello bianco.
Lunedì, durante la doppia congregazione, i cardinali hanno delineato il profilo desiderato per il prossimo Papa: una figura vicina, guida concreta e ponte di comunione in un mondo segnato da crisi e disorientamento, secondo quanto riferito dal portavoce Matteo Bruni.
La storia suggerisce che un’elezione proprio oggi sia improbabile. Guardando ai precedenti:
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Paolo VI fu eletto in 3 giorni,
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Giovanni Paolo I in 2 giorni,
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Giovanni Paolo II in 3 giorni,
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Benedetto XVI al secondo giorno,
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Francesco al secondo giorno, al quinto scrutinio.
I cardinali risiedono a Casa Santa Marta, le cui stanze sono state assegnate per sorteggio. Alcuni alloggiano nell’edificio adiacente di Santa Marta vecchia. Ogni volta che si sposteranno verso la Sistina, lo faranno a piedi o in bus percorrendo circa un chilometro. I telefoni cellulari sono oscurati in tutte le aree sensibili al fine di garantire la segretezza del processo.
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(con fonte AdnKronos)
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