
Vaticano, Parolin: “Non è certo l’incontro tra JD Vance e Papa Leone XIV”
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Il segretario di Stato vaticano esprime dubbi sui tempi e le modalità dell’eventuale colloquio. Intanto preoccupazione per la pace in Ucraina e per la crisi economica della Santa Sede
L’incontro tra il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, e Papa Francesco Prevost previsto per lunedì prossimo resta in forse. A dirlo è stato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine di un evento a Roma. “Non lo so – ha spiegato – perché il problema è che vi sono tante delegazioni. I tempi sono stretti, quindi si tratterà di vedere se c’è spazio per un incontro di questo tipo. Adesso il protocollo sta lavorando, ma non ho notizie dell’ultima ora. Immagino che Vance desidererà vedere il Papa e avere un colloquio con lui. Ora è proprio una questione tecnica”.
Sul fronte internazionale, Parolin ha espresso forte preoccupazione per il fallimento dei colloqui di pace in corso a Istanbul tra Russia e Ucraina, segnati da reciproche accuse e tensioni. “Tutto questo è tragico – ha commentato –. Speravamo potesse avviarsi un processo, magari lento ma positivo, verso una soluzione pacifica del conflitto. Siamo di nuovo agli inizi. Adesso vedremo che fare, ma è una situazione molto difficile e molto drammatica”.
La Santa Sede, ha ricordato il cardinale, continua a offrire la propria disponibilità a favorire un dialogo tra le parti: “In concreto, credo significhi mettere a disposizione la Santa Sede per un incontro tra le due parti, che perlomeno si parlino. È più che altro una disponibilità di luogo. La Santa Sede potrebbe essere molto indicata, con tutte le discrezioni del caso”.
Diversa, invece, la valutazione sulla situazione in Medio Oriente, e in particolare a Gaza: “Non mi pare ci siano le condizioni per un incontro a livello di Santa Sede – ha detto Parolin –. Siamo sempre disposti a facilitare, ma questo aiuto può prendere forme diverse. Non è detto sia una mediazione in senso stretto, possono essere dei buoni uffici”.
Infine, il segretario di Stato ha lanciato un appello in merito alle finanze vaticane, segnalando un calo delle donazioni, in particolare per l’Obolo di San Pietro. “C’è questo grido di allarme sulla situazione economica, soprattutto per le donazioni da parte dei fedeli. Speriamo che la situazione si riprenda e che i fedeli cattolici sentano la responsabilità di contribuire al governo della Chiesa”.
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(con fonte AdnKronos)
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