
Aggiornamento – Vittoria sicura per Nicușor Dan al secondo turno delle presidenziali in Romania
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Con il 99% dei voti scrutinati, il sindaco di Bucarest supera l’avversario di estrema destra George Simion, conquistando oltre il 54% delle preferenze
Vittoria certa per Nicușor Dan nel secondo turno delle presidenziali in Romania. Con il 99% dei voti scrutinati, il sindaco liberale e indipendente di Bucarest ha ottenuto il 54,79% dei consensi, superando il 45,21% del suo sfidante di estrema destra, George Simion. La notizia ha già scatenato festeggiamenti tra i sostenitori di Dan, che secondo gli organizzatori della sua campagna elettorale ha ormai raggiunto una vittoria matematica.
La notizia della prima ora – Con un’affluenza record del 65%, il sindaco europeista di Bucarest sembra avanti sugli exit poll, ma il leader nazionalista George Simion si dichiara vincitore. Intanto Bucarest denuncia interferenze russe nel voto
Nicusor Dan si avvicina a una possibile vittoria nel secondo turno delle presidenziali in Romania. Con il 49,8% dei voti scrutinati, il candidato europeista guida con il 50,4% contro il 49,6% dello sfidante nazionalista George Simion, secondo quanto riportato dal Guardian.
Il primo exit poll di Avangarde per Tvr1 dà Dan al 54,9%, Simion al 45,1%, mentre un secondo exit poll conferma il vantaggio con 54,1% contro 45,9%. L’alta affluenza, al 65%, sembra aver favorito il sindaco di Bucarest, ma il Guardian ricorda come al primo turno gli exit poll sottostimarono di 10 punti il risultato di Simion, che poi vinse nettamente.
Il leader nazionalista Simion contesta l’affidabilità delle rilevazioni, dichiarandosi già presidente e sostenendo di avere almeno 400mila voti in più rispetto a Dan. Il sindaco di Bucarest ha invece invitato al dialogo, affermando che “i romeni vogliono il dialogo, non l’odio”, lodando la forza della società romena.
Nel frattempo, il governo di Bucarest denuncia una campagna virale di disinformazione, ritenuta una nuova ingerenza russa volta a influenzare il voto. La tensione cresce anche dopo le accuse del fondatore di Telegram, Pavel Durov, che ha parlato di un tentativo della Francia di silenziare le voci conservatrici, accuse respinte con fermezza da Parigi.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)