
Merz: “La guerra durerà a lungo, l’Ucraina deve continuare a difendersi”
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Il cancelliere tedesco Friedrich Merz avverte che la guerra sarà ancora lunga e difende la revoca delle restrizioni sull’uso delle armi. Intanto la Russia rilancia sul memorandum di pace, ma accusa Kiev di sabotare i negoziati. Trump valuta nuove misure punitive
Un conflitto che durerà ancora a lungo, con implicazioni che superano i confini dell’Ucraina. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz non si fa illusioni sulla possibilità di una soluzione rapida alla guerra tra Russia e Ucraina. «Dovremo prepararci a una durata prolungata del conflitto», ha dichiarato dopo l’incontro con il premier finlandese Petteri Orpo a Turku, sottolineando come i conflitti, nella storia, siano spesso terminati solo per esaurimento militare o economico delle parti. «Siamo ancora lontani da questo punto», ha aggiunto.
Per Merz, la posta in gioco non è solo l’integrità territoriale ucraina, ma l’ordine politico costruito con Mosca dopo il 1990, ora messo seriamente in discussione. Ha inoltre ribadito il sostegno a Kiev, giustificando la revoca delle limitazioni sull’uso delle armi tedesche a lungo raggio: «Solo chi può colpire le basi nemiche può davvero difendersi».
Mosca lavora a un memorandum di pace
Da Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha annunciato che la Russia sta elaborando un memorandum con i principi e la tempistica di un possibile trattato di pace, che sarà poi trasmesso a Kiev. «Speriamo che anche l’Ucraina risponda con una propria proposta», ha detto, confermando il coinvolgimento diretto del ministro Lavrov nella stesura del documento.
Nel frattempo, il Cremlino ha accusato l’Ucraina di aver intensificato gli attacchi aerei per ostacolare i negoziati. I raid russi del fine settimana – che hanno provocato 13 morti – sarebbero stati una risposta agli attacchi con droni ucraini contro obiettivi in territorio russo. Il ministero della Difesa ha dichiarato che proseguiranno gli attacchi “massicci” in risposta a «ogni provocazione o azione terroristica del regime di Kiev», specificando che i bersagli sono esclusivamente militari o legati al settore della difesa.
Trump irritato da Putin: valuta nuove sanzioni
Anche dagli Stati Uniti giungono segnali di tensione. Secondo il Wall Street Journal, Donald Trump starebbe valutando nuove sanzioni contro la Russia, deluso dall’andamento dei negoziati e dagli attacchi missilistici russi in corso. Le sanzioni non dovrebbero colpire il settore bancario, ma includerebbero misure mirate per forzare Putin a un cessate il fuoco di 30 giorni, proposta sostenuta dall’Ucraina ma finora respinta da Mosca.
Fonti vicine alla Casa Bianca spiegano che Trump è sempre più irritato: «Lo conosco da tempo – ha detto parlando di Putin – ma non mi piace quello che sta facendo: lancia missili sulle città mentre siamo nel mezzo di trattative». La portavoce presidenziale Karoline Leavitt ha confermato che il presidente «vuole un accordo negoziale e tiene aperte tutte le opzioni».
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(con fonte AdnKronos)
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