Sciopero nazionale dei treni martedì 6 maggio: possibili disagi dalle 9:00 alle 17:00
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Stop del personale di Trenitalia, Trenord, Tper e Gruppo FS per il mancato rinnovo del contratto collettivo. Garantiti i servizi minimi, ma previsti ritardi e cancellazioni
Domani, martedì 6 maggio 2025, è previsto uno sciopero nazionale del personale ferroviario che potrebbe causare cancellazioni e variazioni ai treni dalle 9:00 alle 17:00. L’agitazione coinvolge il personale del Gruppo FS Italiane, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, come annunciato dalle principali sigle sindacali di settore: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie.
Il motivo principale della protesta è il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre un anno e mezzo. Una situazione che, secondo l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), colpisce direttamente gli utenti: “Sono 85mila i lavoratori coinvolti, ma a pagarne le conseguenze saranno circa 6 milioni di passeggeri quotidiani”, denuncia il presidente Vincenzo Donvito Maxia.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato oggi un tavolo di confronto per cercare di avviare un dialogo costruttivo con le parti. Secondo una nota del Mit, l’obiettivo è approfondire le ragioni delle proteste e individuare una possibile mediazione. Intanto, il mese di maggio si preannuncia particolarmente critico per il settore, con otto scioperi già proclamati nel solo comparto trasporti.
Durante la fascia oraria dello sciopero, Trenitalia garantirà comunque i servizi minimi, pubblicando l’elenco dei treni assicurati. Le corse già in viaggio al momento dell’inizio della protesta raggiungeranno la destinazione finale solo se compatibile con un’ora dall’inizio dello sciopero; altrimenti, potrebbero fermarsi in stazioni intermedie.
I passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono richiedere il rimborso del biglietto o riprogrammare il viaggio a condizioni simili, secondo la disponibilità di posti. Per i treni Intercity e Frecce, la richiesta di rimborso è possibile fino all’orario di partenza previsto, mentre per i treni regionali il termine è fissato entro le 24:00 del giorno precedente lo sciopero.
Critico il commento dell’Aduc sullo stallo tra governo, sindacati e Fs: “Una situazione ‘oscena’ che si ripete ciclicamente, con gli utenti trattati come massa di manovra. Un gioco al ribasso tra parti in conflitto d’interesse”, ha affermato Donvito Maxia.
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(con fonte AdnKronos)
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