
Putin annuncia una tregua per Pasqua: “Stop alle operazioni militari fino al 21 aprile”
Il presidente russo ordina la sospensione temporanea delle ostilità. Scambio di 246 prigionieri per parte. Fonti Cnn: Trump pronto a riconoscere la Crimea come russa nella proposta di pace
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato oggi, sabato 19 aprile, una tregua temporanea nella guerra in Ucraina in occasione della Pasqua ortodossa. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, le operazioni militari saranno sospese dalle 18 (ora di Mosca) di oggi fino alla mezzanotte del 21 aprile. “Il mio ordine è di fermare tutte le azioni militari per questo periodo”, ha dichiarato il capo del Cremlino durante un incontro con il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov.
Putin ha però avvertito che le forze armate russe dovranno rimanere in stato di allerta per eventuali violazioni da parte ucraina. “Le nostre truppe devono essere pronte a respingere qualsiasi provocazione o aggressione da parte del nemico”, ha sottolineato, aggiungendo che la reazione di Kiev dimostrerà se “vuole veramente la pace o meno”.
Ampio scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina
Nelle stesse ore, il ministero della Difesa russo ha comunicato un nuovo scambio di prigionieri con l’Ucraina: 246 soldati russi sono stati restituiti da Kiev e altrettanti prigionieri ucraini sono stati consegnati a Mosca. Il comunicato, diffuso tramite i canali social del ministero, ha anche annunciato un’ulteriore iniziativa umanitaria: lo scambio di 31 ucraini feriti in cambio di 15 prigionieri russi bisognosi di cure mediche urgenti.
La proposta Usa: riconoscere la Crimea come russa
Secondo quanto riferito dalla CNN, l’amministrazione Trump è pronta a riconoscere il controllo russo della Crimea come parte della proposta americana per una risoluzione del conflitto. Il piano, discusso con funzionari europei e ucraini a Parigi, includerebbe anche un cessate il fuoco lungo le attuali linee del fronte.
La Crimea è sotto controllo russo dal 2014, a seguito di un’annessione considerata illegale dalla comunità internazionale. Altre quattro regioni (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) sono state occupate parzialmente nel corso dell’invasione russa del 2022 e annesse unilateralmente da Mosca dopo referendum non riconosciuti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito a marzo che Kiev non accetterà mai la perdita di territori occupati, definendo questa la “linea rossa” invalicabile per qualsiasi trattativa.
Gerasimov: “Riconquistato il 99,5% della regione di Kursk”
Durante l’incontro con Putin, il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov ha affermato che le forze russe hanno ripreso quasi interamente il controllo della regione di Kursk, precedentemente penetrata dall’esercito ucraino. “La maggior parte del territorio è stata ora liberata: si tratta di 1.260 chilometri quadrati, il 99,5% della zona occupata”, ha dichiarato.
L’annuncio arriva mentre le incursioni ucraine lungo il confine russo continuano, alimentando nuove tensioni in un conflitto che, nonostante i tentativi di mediazione, resta lontano da una soluzione definitiva.
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(con fonte AdnKronos)
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