
La finta tregua di Pasqua di Putin: 387 attacchi in 6 ore, Kiev denuncia
L’annuncio del cessate il fuoco da parte di Putin si trasforma in una tregua solo formale: centinaia di attacchi russi tra sabato e domenica
Kyiv, 20 aprile – La promessa di Vladimir Putin di sospendere le operazioni militari per celebrare la Pasqua si è rivelata un gesto simbolico senza riscontro sul campo. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tra le 18 di sabato e la mezzanotte, l’esercito russo ha compiuto 387 attacchi e 19 assalti, utilizzando anche 290 droni. “Una falsa impressione di cessate il fuoco”, ha scritto Zelensky su Telegram, riportando i dati del comandante in capo Syrsky.
I combattimenti sono stati registrati in diverse zone del fronte, tra cui Starobilsk, Pokrovske, Novopavlivka e Stepove. Anche nella regione russa di Kursk si sono verificati attacchi di artiglieria e utilizzo di droni. “I nostri soldati stanno rispondendo ovunque nel modo che il nemico merita”, ha dichiarato il presidente ucraino, rilanciando la proposta di estendere il cessate il fuoco per 30 giorni oltre la mezzanotte del 20 aprile.
Trump lancia un ultimatum, Putin risponde con un gesto simbolico
La tregua pasquale, annunciata da Putin sabato pomeriggio con validità fino alle 23 italiane di domenica, è stata definita da Mosca un “test” per valutare la reale volontà di pace dell’Ucraina. Ma a Kiev il gesto è stato accolto con scetticismo, considerato tardivo e non rispettato.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti il presidente Donald Trump ha inviato un messaggio diretto a Mosca e Kyiv. “Se una delle due parti rende impossibile l’accordo di pace, diremo loro che sono sciocchi e persone orribili, e ce ne andremo”, ha dichiarato. Un ultimatum che, secondo analisti, avrebbe spinto il Cremlino a tentare un’azione mediatica in occasione della Pasqua.
Putin alla messa con Sobyanin, guidata dal Patriarca Kirill
Mentre sul campo infuriavano gli scontri, Putin ha preso parte nella notte tra sabato e domenica alla tradizionale funzione pasquale nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, insieme al sindaco Sergei Sobyanin. La cerimonia è stata officiata dal Patriarca Kirill, figura chiave nel sostegno religioso e ideologico alla guerra. Le immagini ufficiali lo mostrano in abito scuro con la consueta cravatta rossa, in piedi con una candela accesa, a fianco del sindaco della capitale.
Nonostante il gesto pubblico, il conflitto continua senza segnali concreti di distensione, mentre le proposte ucraine per una tregua duratura restano senza risposta effettiva.
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(con fonte AdnKronos)
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