
Trump contro Zelensky: ogni mezzo è buono per destabilizzare la leadership ucraina
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L’amministrazione Trump continua l’attacco a Zelensky, suggerendone l’esilio in Francia e lo fa inviando ai media americani, come delle vere bombe, queste bordate destabilizzanti
Continua l’offensiva dell’amministrazione Trump nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riportato dal New York Post, il presidente ucraino ha sempre meno sostenitori alla Casa Bianca, con alcuni membri dell’entourage di Trump che suggeriscono persino che Zelensky debba lasciare l’Ucraina e trasferirsi in esilio in Francia. Secondo queste fonti, il deterioramento delle relazioni tra Trump e Zelensky rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia.
Le tensioni tra i due leader sono evidenti da mesi, e una fonte interna alla Casa Bianca ha dichiarato che il peggioramento dei rapporti non è una sorpresa. Già da tempo circolava l’idea di nuove elezioni in Ucraina e di una leadership alternativa per il paese, tanto da consigliare che “la soluzione migliore per Zelensky e per il mondo è che vada subito in Francia”.
Zelensky rifiuta le proposte statunitensi: la tensione continua
Il fuoco incrociato contro Zelensky è ormai costante. Il presidente ucraino è reo di aver rifiutato una proposta degli Stati Uniti che prevedeva la cessione del 50% delle terre rare dell’Ucraina, risorse strategiche fondamentali. In risposta, Trump ha etichettato Zelensky come un “dittatore”, mentre quest’ultimo ha accusato il leader americano di vivere in uno “spazio di disinformazione”. Nonostante le divergenze, Zelensky ha dichiarato che Kiev è pronta a negoziare con gli Stati Uniti per un accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie, soprattutto dopo la fine del conflitto con la Russia.
La Cina e il suo ruolo nella crisi ucraina
Sul fronte diplomatico, la Cina si propone come un attore attivo nella risoluzione politica della crisi ucraina. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha dichiarato durante un incontro del G20 a Johannesburg che Pechino è pronta a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione del conflitto. In un incontro con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, Wang Yi ha sottolineato che le relazioni tra Cina e Russia stanno evolvendo verso una nuova dimensione. I due ministri si incontreranno presto a Mosca per discutere ulteriori passi diplomatici.
L’Europa e il sostegno all’Ucraina secondo Scholz
Nel frattempo, in Europa, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito la necessità di sostenere l’Ucraina anche dopo un eventuale cessate il fuoco. In un’intervista alla ZDF, Scholz ha ammesso che la fine delle ostilità è ancora lontana, ma ha sottolineato l’importanza di garantire che Kiev non venga lasciata sola. Il cancelliere ha aperto alla possibilità di un coinvolgimento di truppe internazionali in Ucraina, nel caso si raggiunga un cessate il fuoco, pur specificando che resta da capire se ciò sarà effettivamente necessario.
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(con fonte AdnKronos)
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