Corea del Sud: il presidente Yoon Suk Yeol rinuncia a presentarsi in Parlamento
Alta tensione politica a Seul: accuse per la legge marziale, sospensioni ai vertici militari e proteste di massa in arrivo
Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha deciso di non recarsi all’Assemblea nazionale, dove era atteso tra cori di protesta al grido di “Impeachment, impeachment!”. La decisione, resa nota da fonti della sicurezza e del Parlamento, ha aumentato il clima di tensione politica nel Paese, già scosso da accuse di abuso di potere e rischio di una legge marziale.
Han Dong-hoon, leader del partito di governo People Power Party, ha chiesto la rimozione di Yoon, accusandolo di aver ordinato l’arresto di politici di spicco e di non aver condannato atti illegali dei vertici militari. “C’è un rischio significativo che la legge marziale venga reimposta, mettendo a rischio la Repubblica di Corea e i suoi cittadini”, ha dichiarato Han.
Intanto, il ministero della Difesa ha sospeso tre alti ufficiali coinvolti nelle operazioni legate all’imposizione della legge marziale. I comandanti delle forze speciali, della difesa di Seul e del controspionaggio sono stati sollevati dai loro incarichi, con l’accusa di aver agito su presunti ordini illegittimi del presidente.
La situazione sarà ulteriormente complicata domani, quando il Parlamento voterà una mozione di impeachment contro Yoon. Sono attese proteste di massa a Seul, con migliaia di manifestanti che si riuniranno nei pressi dell’Assemblea nazionale, mentre la Confederazione sindacale coreana ha programmato un raduno seguito da un corteo.
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(con fonte AdnKronos)
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