
Zelensky accusa la Russia di bruciare i volti dei soldati nordcoreani morti in Ucraina
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Il presidente ucraino denuncia pratiche scioccanti da parte delle truppe russe e critica i negoziati senza il coinvolgimento dell’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato una grave accusa contro la Russia, affermando che le forze russe stanno bruciando i volti dei soldati nordcoreani caduti in battaglia in Ucraina per nascondere la loro presenza. Zelensky ha pubblicato un video su Twitter denunciando la pratica e dichiarando: “Questa follia deve essere fermata”. Secondo il leader ucraino, Mosca sta cercando di cancellare le prove dell’uso di soldati nordcoreani nel conflitto.
Nel corso di una conversazione con i lettori di Le Parisien, Zelensky ha ribadito che nessun Paese o leader può negoziare con Vladimir Putin senza il coinvolgimento dell’Ucraina, poiché è Kiev la principale vittima del conflitto. Ha sottolineato che qualsiasi trattativa deve tenere conto della volontà ucraina, aggiungendo che il futuro del Paese dipenderà anche dall’adesione alla Nato e all’Unione Europea.
Il premier ungherese Viktor Orbán, che ha proposto un cessate il fuoco con la Russia, ha evitato di rispondere direttamente alle critiche di Zelensky, sottolineando che spetta all’Ucraina decidere se accettare la proposta. Orbán ha avanzato la proposta durante una recente conversazione con Putin, ma Zelensky ha liquidato l’iniziativa come una manovra di pubbliche relazioni.
Intanto, sul fronte bellico, il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver preso il controllo di altri due insediamenti nella regione di Donetsk, mentre in Europa la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ricordato l’impatto delle sanzioni contro Mosca. Von der Leyen ha evidenziato come il rublo sia ai minimi dall’inizio del conflitto e ha anticipato ulteriori misure restrittive contro la Russia.
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(con fonte AdnKronos)