Colloqui Russia Ucraina, progressi limitati secondo gli USA
Colloqui Russia Ucraina, Washington parla di passi avanti ma senza intese sui territori
I colloqui Russia Ucraina mostrano “alcuni progressi”, secondo il segretario di Stato americano Marco Rubio, che ha descritto a Fox News uno scenario ancora fragile ma non del tutto bloccato. L’obiettivo di Washington, ha spiegato, è definire garanzie che consentano a Kiev di ricostruire la propria economia e tornare a “prosperare come Paese”. Non è chiaro se le sue parole siano state registrate dopo il vertice di Mosca tra Vladimir Putin e l’inviato speciale americano Steve Witkoff, atteso oggi a Kiev insieme a Jared Kushner per un incontro con Volodymyr Zelensky.
Il nodo territoriale resta irrisolto nei colloqui Russia Ucraina
La trattativa sembra essersi impantanata sulla questione più sensibile: i territori occupati. Donald Trump, intervenendo durante una riunione di governo alla Casa Bianca, ha definito la situazione “un casino”, sottolineando che il confronto con Mosca non ha prodotto soluzioni concrete dopo oltre cinque ore di discussione.
Dalla capitale russa, il consigliere diplomatico Yuri Ushakov ha parlato di un incontro “costruttivo” ma senza “soluzioni di compromesso”. Alcuni punti sarebbero stati condivisi, altri criticati apertamente, pur ribadendo da entrambe le parti la volontà di proseguire il negoziato. “Sul tema dei territori non c’è ancora una scelta”, ha ammesso Ushakov, aggiungendo che alcune proposte americane restano “discutibili ma utili”.
Documenti riservati e proposte USA sul tavolo
Secondo il Cremlino, dopo la prima versione del piano di pace statunitense, la Russia avrebbe ricevuto altri quattro documenti, tutti legati a una risoluzione a lungo termine della crisi. I contenuti restano riservati.
I colloqui arrivano poche ore dopo le dichiarazioni di Putin, che aveva affermato: “Se l’Europa vuole scatenare una guerra, noi siamo pronti, adesso”, accusando i leader europei di bloccare il percorso negoziale promosso dagli Stati Uniti.
Timori europei e pressioni militari sul campo
L’Europa teme un’intesa separata tra Washington e Mosca o che Kiev venga spinta a concessioni eccessive. Il piano americano di 28 punti, diffuso settimane fa, era apparso così vicino alle richieste del Cremlino da alimentare sospetti di influenza russa nella sua stesura, ipotesi respinta dagli Stati Uniti.
Nel frattempo, la pressione militare russa si intensifica. Putin ha definito Pokrovsk, città dell’est che Mosca sostiene di aver conquistato, un “punto d’appoggio” per portare avanti gli obiettivi dell’operazione militare. Kiev vive un momento delicato: avanzate russe a novembre, scandali di corruzione che hanno portato alle dimissioni del capo negoziatore ucraino, e nuovi attacchi con droni e missili che hanno lasciato senza corrente centinaia di migliaia di persone. Zelensky accusa Mosca di voler “spezzare” la resistenza del Paese.
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(con fonte AdnKronos) colloqui Russia Ucraina
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