
Kim Jong-un e la “Terza Guerra Mondiale”: Corea Nord tra alleanze e minacce
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Il leader nordcoreano sostiene la Russia in Ucraina, intensifica le tensioni con Seul e accusa l’Occidente di alimentare il conflitto globale
La Corea del Nord, guidata da Kim Jong-un, intensifica il suo ruolo sulla scena geopolitica globale. Il leader nordcoreano ha definito l’attuale contesto internazionale una “premessa per una Terza Guerra Mondiale”, accusando l’Occidente di usare l’Ucraina e Israele come pedine per destabilizzare la Russia. Mentre sostiene Vladimir Putin con l’invio di migliaia di soldati, Pyongyang alza il livello di scontro anche nei confronti di Seul e Washington, con minacce dirette e un’accelerazione nello sviluppo delle proprie capacità nucleari.
Kim ha ordinato ai suoi militari di concentrarsi sulla “piena preparazione alla guerra”, sottolineando la necessità di rafforzare “senza limiti” le forze di autodifesa. Secondo l’intelligence sudcoreana e ucraina, oltre 10.000 soldati nordcoreani, molti appartenenti a unità d’élite come gli Storm Corps, sono stati inviati in Russia per combattere al fianco delle truppe di Mosca nel conflitto ucraino. Questi reparti, secondo l’esperto Michael Madden, sono addestrati a tollerare condizioni estreme sia fisiche che psicologiche, compensando così la mancanza di esperienza sul campo.
Nonostante le difficoltà linguistiche e le differenze nei sistemi militari, le truppe nordcoreane potrebbero rivelarsi utili per Mosca. Analisti come Chun In-bum, generale sudcoreano in pensione, ritengono che, rispetto alle reclute russe spesso poco addestrate, i soldati nordcoreani siano più motivati e disciplinati. Tuttavia, il loro coinvolgimento non è privo di rischi: i primi scontri con le forze ucraine nel Kursk mostrano la possibilità di un rapido adattamento al campo di battaglia.
La collaborazione con la Russia potrebbe inoltre garantire a Pyongyang vantaggi economici e tecnologici. L’intelligence sudcoreana stima che i soldati nordcoreani ricevano 2.000 dollari al mese, gran parte dei quali destinati alle casse del regime. In cambio, la Corea del Nord potrebbe ottenere accesso a tecnologie militari avanzate, rafforzando le sue ambizioni nucleari e missilistiche.
Con una retorica sempre più aggressiva, Kim accusa gli Stati Uniti di ampliare i conflitti globali per “testare nuove strategie di guerra”. Secondo Pyongyang, il supporto occidentale all’Ucraina e a Israele sta aggravando le tensioni internazionali, mentre la Corea del Nord si posiziona come alleato strategico della Russia. Il patto di mutua difesa tra i due Paesi segna un passo importante verso un’alleanza militare sempre più solida, destinata a influenzare gli equilibri geopolitici.
L’analista Andrei Lankov, del Korea Risk Group, osserva che per il regime di Kim l’invio di truppe è anche un’opportunità economica cruciale. Tuttavia, rimangono dubbi sulla reale efficacia delle forze nordcoreane in un conflitto moderno. Mentre la Corea del Nord rafforza la sua presenza nello scacchiere internazionale, la comunità globale resta in allerta, temendo un’ulteriore escalation di violenza.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)