Russia in vantaggio, ma con ostacoli economici e strategici: il conflitto a un bivio
La guerra in Ucraina tocca i 1000 giorni, tra offensive russe e difficoltà strutturali del Cremlino. L’Institute for the Study of War analizza le sfide per Mosca e Kiev
La Russia avanza su più fronti nel conflitto ucraino, mantenendo l’iniziativa e costringendo Kiev a una posizione difensiva. Secondo George Barros, analista dell’Institute for the Study of War (Isw), questa dinamica potrebbe risultare fatale per l’Ucraina se non verrà invertita. Le forze russe premono su Kupiansk, nel nord-est, e mirano a Kurakhove a sud, mentre consolidano i guadagni nella regione di Donetsk.
Tuttavia, il prezzo pagato da Mosca per i suoi limitati progressi è elevato: cinque divisioni di carri armati perse per avanzare appena 40 km in un anno. Inoltre, problemi economici interni mettono sotto pressione il Cremlino: inflazione in crescita, difficoltà nel reperire forza lavoro e tassi di interesse al 21%. La recente mobilitazione parziale ha causato un’emigrazione massiccia, aggravando la carenza di uomini.
L’Isw avverte che, senza un cambiamento nel ritmo del conflitto, Mosca potrebbe trovarsi in crisi entro 12-18 mesi. Al contempo, il supporto occidentale a Kiev potrebbe rivelarsi decisivo nel determinare l’esito della guerra. “Gli alleati di Kiev possono decidere se i russi vinceranno o perderanno”, conclude Barros, aprendo un interrogativo sul futuro di questo lungo conflitto.
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(con fonte AdnKronos)
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