
Simulazione choc a Palermo: la preside si scusa per spari a salve davanti a bimbi
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Dopo la simulazione di un arresto con spari a salve in una scuola, Lucia Sorce ammette l’inappropriatezza dell’iniziativa e si assume la responsabilità
Un’esercitazione che doveva essere educativa si è trasformata in un caso che ha scosso Palermo. All’Istituto comprensivo statale ‘Rita Borsellino’, durante una giornata dedicata all’educazione stradale per bambini dai 3 ai 7 anni, è stata inscenata la cattura di un malvivente con l’intervento della Polizia municipale, l’unità cinofila e spari a salve. L’iniziativa, pensata come un gioco, ha suscitato polemiche e indignazione tra genitori e docenti.
Lucia Sorce, dirigente scolastico dell’istituto da 18 anni, ha espresso rammarico e piena assunzione di responsabilità: “Chiedo scusa a tutti. È stato un errore umano, una leggerezza inaccettabile. La proposta era inadatta, ma non è stata fatta in cattiva fede.”
L’attività, svolta nel cortile del plesso Ferrara, è partita con una lezione di educazione stradale, affrontando temi come attraversare la strada e difendersi dai cani randagi. Tuttavia, dopo la lezione, è stata proposta la simulazione dell’arresto di un ladro. La preside riconosce che l’idea è stata accolta con superficialità anche dalle insegnanti: “Non mi era stato detto che ci sarebbero stati spari o una scena così esplicita. Un’attività simile si sarebbe potuta svolgere in modo più adeguato, senza esporre i bambini a scenari così inappropriati.”
La preside sottolinea la necessità di avere uno sguardo critico: “Come scuola, dobbiamo garantire ai bambini scenari che li aiutino a crescere, non a banalizzare la violenza.”
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(con fonte AdnKronos)