
Israele: sciopero generale e proteste per la liberazione degli Ostaggi di Gaza
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Tensione alle stelle in Israele con manifestazioni di massa e uno sciopero generale che paralizza il paese. Netanyahu preoccupato di fronte alla pressione crescente per la liberazione degli ostaggi
La tensione in Israele ha raggiunto nuovi picchi oggi, 1 settembre 2024, con manifestazioni di massa e uno sciopero generale proclamato per chiedere la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre. Secondo il Forum delle famiglie degli ostaggi, circa 700.000 persone sono scese in piazza in tutto il paese, con oltre mezzo milione di manifestanti solo a Tel Aviv. L’autostrada Aylon di Tel Aviv è stata invasa al grido di “Bibi uccide gli ostaggi”, in un chiaro attacco al premier Benjamin Netanyahu, che secondo fonti della CNN è “preoccupato” dalla situazione.
Le proteste non si sono limitate a Tel Aviv: cortei si sono tenuti anche a Gerusalemme, Haifa, Ra’anana, Be’er Sheva, Kfar Saba, Kiryat Bialik, Afula, Ness Ziona e Binyamina. Gli scontri tra manifestanti e polizia hanno portato all’arresto di una ventina di persone, aumentando ulteriormente la tensione nel paese.
A complicare ulteriormente il quadro, il ritrovamento dei corpi di sei giovani uccisi in un tunnel a Rafah ha gettato benzina sul fuoco, aggravando la crisi e alimentando il senso di urgenza e rabbia tra la popolazione. Il capo della Histadrut, la principale organizzazione sindacale israeliana, Arnon Bar-David, ha proclamato uno sciopero generale per oggi, in risposta alle richieste del Forum delle famiglie degli ostaggi.
“Un accordo è più importante di qualsiasi altra cosa”, ha dichiarato Bar-David, sottolineando come i negoziati per la liberazione degli ostaggi siano bloccati “a causa di considerazioni politiche”. Il leader sindacale ha aggiunto che, a partire dalle 6 del mattino di domani, l’intero mercato del lavoro in Israele si fermerà, con conseguenze particolarmente pesanti per l’aeroporto internazionale Ben-Gurion di Tel Aviv, che sospenderà le attività dalle 8.
Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha chiesto l’intervento del procuratore generale Gali Baharav-Miara per emanare una precettazione generale e fermare lo sciopero con ingiunzioni immediate, in un disperato tentativo di controllare una situazione che sembra sempre più fuori dal controllo del governo.
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(con fonte AdnKronos)
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