Israele recupera i corpi di 6 ostaggi: il caso di Rafah e le reazioni
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I sei ostaggi israeliani assassinati da Hamas, sono stati recuperati in un tunnel a Rafah
Questa mattina, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi israeliani in un tunnel a Rafah, nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, si trova l’israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, insieme a Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lubnov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 25 anni. Il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, ha dichiarato che gli ostaggi sono stati “brutalmente assassinati” da Hamas poco prima dell’arrivo delle truppe israeliane.
Gli ostaggi erano stati rapiti il 7 ottobre durante un festival musicale vicino al Kibbutz Re’im e dal Kibbutz Be’eri. I corpi sono stati trovati durante i combattimenti a Rafah, a circa un chilometro dal tunnel da cui era stato salvato Farhan al-Qadi. L’IDF, operando con cautela, ha iniziato a ispezionare un complesso di tunnel fino al ritrovamento dei corpi nel pomeriggio. I corpi sono stati successivamente trasportati in Israele per l’identificazione.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso il suo profondo cordoglio e ha elogiato il coraggio dei genitori di Goldberg-Polin, affermando che hanno dimostrato una straordinaria forza di fronte all’inimmaginabile.
Attualmente, 97 dei 251 ostaggi rapiti il 7 ottobre rimangono a Gaza, inclusi i corpi di almeno 33 morti confermati dall’IDF. Durante una tregua a fine novembre, Hamas ha liberato 105 civili e quattro ostaggi erano stati liberati prima di allora. Inoltre, due civili israeliani e i corpi di due soldati delle IDF, rapiti nel 2014, sono ancora detenuti da Hamas.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha descritto il dolore nazionale provocato dalla scoperta dei corpi e ha espresso il suo dolore alle famiglie delle vittime, condannando Hamas per i crimini contro l’umanità e sottolineando l’impegno di Israele per riportare a casa gli ostaggi.
Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha duramente criticato il governo per la sua gestione della crisi, accusando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu di non fare abbastanza per salvare gli ostaggi e di concentrarsi più sulla politica interna che sui negoziati con Hamas. Lapid ha affermato che il governo sta “seppellendo gli ostaggi” anziché fare progressi concreti per il loro rilascio.
Il Forum degli Ostaggi e delle Famiglie dei Dispersi ha dichiarato che i sei ostaggi assassinati sarebbero probabilmente ancora vivi se il governo israeliano avesse raggiunto un accordo con Hamas. Il forum ha esortato a un’azione immediata per riportare a casa gli ostaggi ancora vivi e i resti dei caduti, esprimendo una forte critica alla gestione della crisi da parte delle autorità israeliane.
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(con fonte AdnKronos)
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