Gaza: Israele accetta proposta cessate il fuoco Usa, ora palla è in mano a Hamas
Antony Blinken annuncia che Israele ha accettato l’ultima proposta per un cessate il fuoco; le trattative proseguono mentre aumentano le tensioni e gli scontri nella regione
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che Israele ha accettato la recente proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza, lasciando ora a Hamas la decisione di aderire al piano. Durante una conferenza stampa al termine di incontri con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il presidente israeliano Isaac Herzog, Blinken ha confermato che “Netanyahu mi ha assicurato che Israele ha accettato il nuovo accordo sugli ostaggi presentato la scorsa settimana”, aggiungendo che la palla ora è in mano a Hamas.
Gallant ha ribadito l’impegno dell’apparato di difesa israeliano nel continuare le operazioni a Gaza finché non saranno raggiunti gli obiettivi della guerra, ovvero il ritorno degli ostaggi e lo smantellamento di Hamas. Ha sottolineato l’importanza della pressione militare continua su Hamas, affiancata dalla pressione politica degli Stati Uniti.
Nel frattempo, la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha indicato che i team stanno proseguendo con il lavoro tecnico e i negoziatori si incontreranno al Cairo entro la fine della settimana. Benjamin Netanyahu, in un video diffuso dopo l’incontro con Blinken, ha espresso apprezzamento per l’approccio degli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di ottenere il rilascio di un numero massimo di ostaggi vivi.
Sul fronte delle operazioni militari, Gallant ha ordinato alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di richiamare i riservisti precedentemente esentati, mentre le IDF hanno annunciato l’espansione dell’operazione di terra a Khan Yunis e Deir el-Balah. In un tragico incidente, un soldato delle IDF di 21 anni è morto a seguito di un errore di targeting durante un attacco aereo israeliano. Inoltre, le forze israeliane hanno distrutto un tunnel lungo circa un chilometro e mezzo nella zona di Khan Yunis, trovando al suo interno armi e attrezzature.
Hamas ha rivendicato la responsabilità dell’attacco a Tel Aviv di ieri, dove un camion è esploso a causa di un potente ordigno. L’attacco è stato descritto come un atto di terrorismo dalle autorità israeliane, che stanno ancora indagando sull’identità dell’attentatore, presumibilmente palestinese della Cisgiordania.
A livello internazionale, l’Iran ha dichiarato che la rappresaglia per l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran è “legittima” e ha avvertito che risponderà duramente contro le azioni di Israele. I media libanesi riportano che le forze israeliane hanno condotto raid aerei nel nord-est del Libano contro depositi di armi di Hezbollah, e un attacco con drone nel sud del Libano ha ucciso un importante membro dell’unità di Hezbollah preposta al lancio di razzi. Altri raid hanno colpito una cellula di Hezbollah a Taybeh.
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