Mistero omicidio di Saman Abbas: è stata la madre a ucciderla?
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Nelle motivazioni della sentenza emessa dalla Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia, emerge che la madre di Saman potrebbe essere materialmente stata lei a uccidere la figlia
Non è escluso che a uccidere materialmente Saman Abbas, la 18enne pakistana assassinata a Novellara, sia stata la madre. È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza emessa dalla Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia, che ha condannato all’ergastolo i genitori e lo zio della giovane.
Secondo quanto riportato nei documenti della Corte, non esistono prove certe che indichino Danish Hasnain, lo zio di Saman, come l’unico responsabile dell’atto che ha portato alla morte della ragazza. La scomparsa temporanea dalla vista delle telecamere di Nazia Shaheen, la madre, mentre Saman era ancora viva, alimenta il sospetto sul suo coinvolgimento nell’omicidio.
La Corte d’Assise di Reggio Emilia ha anche sollevato dubbi sul possibile coinvolgimento del padre, Shabbar Abbas, il quale è stato visto lasciare nuovamente la casa sei minuti dopo mezzanotte, tornando con uno zaino simile a quello precedentemente portato da Saman.
Sebbene restino incertezze sull’esatto ruolo di ciascun membro della famiglia nell’omicidio di Saman Abbas, la Corte ritiene che esistano numerosi indizi convergenti che implicano pienamente i genitori e lo zio nella sua morte.
Tuttavia, la Corte sottolinea che la famiglia era legata a tradizioni senza mostrare in passato segnali di violenza o intransigenza. Gli inquirenti non avevano previsto un contesto così drammatico, non essendoci stati episodi precedenti di violenza.
In merito alla fuga di Saman Abbas e alla sua relazione con Ayoub Saqib, la Corte osserva che la giovane si allontanava spesso dalla comunità per incontrare il suo connazionale, nonostante i tentativi di mediazione. Saqib è stato descritto come ostile alle regole della comunità.
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(con fonte AdnKronos)