
Aumento prezzi alimentari: beni primari alle stelle
L’aumento dei prezzi dei beni alimentari essenziali, come pane, pasta e burro, sta avendo un impatto significativo sulle famiglie italiane, con rincari medi al doppio dell’inflazione. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf), i prezzi dei prodotti alimentari essenziali sono aumentati del 14% a giugno 2023 rispetto a giugno 2022, a fronte di un tasso di inflazione del 7,6% a maggio. In particolare, i costi di pane, pasta, riso, zucchero, pomodori pachino, cono gelato surgelato e fettine di formaggio fuso sono aumentati tra il 22% e il 39%.
Questi aumenti dei prezzi non sono giustificati, poiché i prezzi sono già aumentati pesantemente nel 2022. Tuttavia, questi rincari colpiscono maggiormente i redditi bassi, decurtando il potere di acquisto già eroso dalla crisi economica. L’associazione Federconsumatori chiede un cambio di rotta per evitare ripercussioni sempre più pesanti sull’intero sistema economico.
Per far fronte alla situazione, l’associazione Federconsumatori propone due soluzioni: incrementare il potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso con una detassazione dei salari e rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, e aumentare la tassazione sugli extraprofitti delle aziende, indirizzando tali fondi a sostegno delle famiglie. Queste misure sono fondamentali per evitare un calo della domanda e un impatto negativo sull’intero sistema economico.
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(con fonte AdnKronos)