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Compie vent’anni Amici di Doccia, l’associazione culturale senza fini di lucro che dal 2003 promuove la ricerca, lo studio, la conservazione e valorizzazione dell’antica porcellana Ginori, una delle prime ad essere prodotte in Italia e tra le più prestigiose in Europa. Per festeggiare questo importante traguardo l’associazione ha ideato e promosso Memorie squisite: la storia Ginori, un racconto itinerante che lo scrittore e drammaturgo Luca Scarlini porterà in cinque grandi città dal 26 settembre al 29 novembre 2023, raccontando la vicenda della manifattura in alcuni dei luoghi più strettamente legati ad essa. Il ciclo è organizzato in collaborazione con il Museo Poldi Pezzoli a Milano, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Musei Capitolini a Roma e Palazzo Madama a Torino, con il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino e della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia. “Lo scopo dell’iniziativa – dice Livia Frescobaldi, presidente degli Amici di Doccia – è quello di suscitare la curiosità e l’interesse del pubblico sull’incredibile storia della porcellana Ginori e abbiamo pensato che le mille vicende narrate da Scarlini, così avvincenti da sembrare uscite dalla migliore delle serie televisive, fossero assolutamente perfette per questo scopo”.

È una storia tutta toscana quella della porcellana Ginori, iniziata nel 1737 sulle colline di Sesto Fiorentino. Qui, confinante con la tenuta di sua proprietà, il marchese Carlo Ginori (Firenze, 1702-Livorno, 1757) acquistò la Villa Buondelmonti dove fondò la Manifattura di Doccia, così chiamata dal nome della località in cui si trovava, che ben presto divenne una delle più prolifiche e rinomate. E proprio in quella villa storica, adesso sede della Biblioteca Comunale Ernesto Ragionieri, martedì 26 settembre 2023 alle 18 si terrà la prima delle cinque tappe del progetto.

Il tour proseguirà mercoledì 11 ottobre 2023 a Firenze, nel cortile di Palazzo Ginori, la principale residenza della famiglia nel capoluogo toscano, che può essere a tutti gli effetti considerata la “culla” della porcellana di Doccia. In questo edificio, infatti, nella prima metà del Settecento fu fondato un gabinetto di chimica e fisica, dove vennero condotti i numerosi esperimenti necessari a trovare la giusta ricetta per l’impasto delle porcellane. Il marchese Ginori sottoponeva qui i campioni di terre ad analisi chimiche e a prove sulle alte temperature, servendosi della preziosa lente ustoria, di fattura fiorentina, tutt’ora conservata nel cortile.

Ad ospitare il monologo di Luca Scarlini saranno poi due grandi istituzioni museali che, all’interno delle rispettive collezioni, custodiscono preziosissime ceramiche. Venerdì 27 ottobre l’evento avrà luogo presso l’Orangerie del Museo Poldi Pezzoli di Milano e mercoledì 8 novembre si svolgerà invece a Roma, Musei Capitolini, Pinacoteca, sala Pietro da Cortona. Il 29 novembre 2023 gli appuntamenti di Memorie squisite si chiuderanno a Torino, nella sala delle Feste di Palazzo Madama, che da sempre collabora con gli Amici di Doccia e che ha ospitato negli anni alcune significative esposizioni, come quella intitolata “Gio Ponti e la Richard-Ginori: l’eleganza della modernità”, tenutasi tra 2015 e il 2016, che ha permesso al pubblico di ammirare le straordinarie invenzioni di Gio Ponti, create nel decennio 1923 -1933, quando l’architetto e designer italiano divenne direttore artistico della fabbrica di Sesto Fiorentino.

Nata in Cina durante l’epoca Tang, tra il 600 e il 900 d.C., la porcellana fu importata in Europa nel Cinquecento, dai Portoghesi prima e dagli Olandesi poi. Di lì a poco, di pari passo con il diffondersi della moda per le bevande di lusso come il caffè, il tè e la cioccolata, nel nostro continente nacque una vera e propria maladie de la porcelaine, che ossessionò molti regnanti, a cominciare dai Medici. In Italia, dopo la breve esperienza a Venezia con la fabbrica Vezzi, la porcellana trovò il suo centro di produzione proprio nella celebre Manifattura di Doccia, che trasformò il borgo rurale di Sesto Fiorentino in un proficuo centro lavorativo di stampo industriale e, come afferma Luca Scarlini, contribuì “a dare all’Italia un’immagine d’eccellenza internazionale, ancor prima che il Paese diventasse unito”. Il successo della Ginori fu dovuto anche al fatto che attinse alle collezioni d’arte fiorentine, traendo repliche in porcellana a grandezza naturale di celebri opere come la Venere de’ Medici o l’Amore e Psiche, capolavori unici al mondo, anche per le eccezionali dimensioni, che nessuna altra manifattura di porcellana europea era mai riuscita a raggiungere. “Gli oggetti quotidiani – conclude Luca Scarlini parlando di questo ciclo di incontri – sono i più misteriosi perché scompaiono nel paesaggio, si fondono alla natura. Indagando le loro storie si scoprono i segreti degli uomini, le loro fantasie, i loro sogni, le loro chimere”.

“Saremo ancora qui tra 20 anni? – si chiede infine Livia Frescobaldi – Non ci interessa, pensiamo al presente e ad offrire il nostro contributo per accrescere l’interesse verso questa magnifica eccellenza italiana a livello internazionale, convinti che debba essere per noi fonte di un sano orgoglio nazionale, in attesa che riapra il Museo di Doccia, affidato alla Fondazione Ginori che ci permette di guardare al suo futuro con maggiore ottimismo.”

Il ciclo di eventi è reso possibile grazie al prezioso contributo di Bonhams, Carlo Colli, Alessandra di Castro, Lionardo Lorenzo e Alessandra Ginori Lisci, Ginori 1735 e Unicoop Firenze.

Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito sino ad esaurimento posti. Per il solo incontro dell’11 ottobre a Palazzo Ginori, vista la capienza limitata, è obbligatoria la prenotazione, scrivendo a info@amicididoccia.it. I posti verranno assegnati secondo l’ordine di arrivo della prenotazione.

 

 

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